Lei riuscì ad esibire un timido sorriso. — Anch'io ho dei momenti simili, Flinx. Li abbiamo tutti. Io voglio solo che noi due stiamo insieme. Credo che se restiamo insieme e se tu arriverai a provare per me quello che io provo per te, non c'è nulla che non possiamo affrontare. Io ho accesso a rapporti segreti. La mia autorizzazione di sicurezza mi offre ampia libertà. La Coldstripe potrà anche essere piccola, ma abbiamo ottimi contatti.
Flinx stava scuotendo la testa. — Non riuscirai mai ad avere accesso ai resoconti della Chiesa che riguardano la Società. C'è un imperativo morale che lo impedisce. Lo so, ci ho provato. Puoi avere accesso alle copie governative con bustarelle e coercizioni, ma non puoi fare lo stesso con la Chiesa.
— Ce la faremo. Tutto è possibile quando si è innamorati.
— Sei così sicura di essere innamorata?
— Non molli di un centimetro, vero?
— Non posso permettermelo. Lo sei?
— Non ne sono sicura, ora. Pensavo di esserlo, ma… quando mai si è veramente sicuri? — Sorrise. — Ecco, vedi, non sei il solo che si lascia turbare da quello che accade dentro di lui. Quello che non capisco è perché continui a respingermi quando tutto quello che voglio è capire e aiutarti. Perché non vuoi lasciare che ti aiuti?
— Perché sono pericoloso. Non è forse ovvio?
— No, non lo è. Il fatto che qualcuno abbia giocherellato con i tuoi geni prima della tua nascita, se poi è vero, non ti rende una minaccia. Quando ti guardo, tutto quello che vedo è un uomo giovane, insicuro di sé e del suo futuro, che ha abbandonato la sua strada per aiutarmi quando ero nei guai, mentre avrebbe potuto facilmente ignorarmi e continuare felice e contento. Un giovane che ha rischiato la sua vita per salvare quella di una sconosciuta. Un uomo che è dolce, gentile e intelligente, anche se ogni tanto un po' cinico. Perché dovrei scorgere una minaccia in tutto questo?
— Perché non sai cosa potrei fare. Perché io non so cosa potrei fare. — Stava quasi supplicandola, desiderava mantenere la distanza che si era creata tra loro, ma al tempo stesso non voleva spaventarla.
— I Meliorare volevano migliorare l'umanità, se non ricordo male. Se la tua mente riflette la tua etica, allora non ho nulla da temere.
— Clarity, tu non vuoi capire, vero?
— Tu hai detto che non potevo. Aiutami a capire, Flinx. — Fece un passo verso di lui, poi si fermò. Voleva disperatamente prenderlo tra le braccia, per confortarlo e dirgli che qualunque cosa ci fosse, tutto sarebbe finito bene. Eppure, allo stesso tempo, non poteva dimenticare che lui l'aveva avvertita che forse era meglio non farlo.
Entrambi erano lacerati tra quello che desiderava il loro cuore e quello che dettava la logica, anche se per ragioni diverse. Avrebbero potuto definire ogni cosa in quel momento, avrebbero potuto mutare il corso della loro vita, in un modo o nell'altro, ma a quel punto la conversazione venne interrotta.
CAPITOLO DECIMO
L'esplosione sembrò riecheggiare all'infinito per le gallerie e i corridoi. Le lampade a fluorescenza chimica appese ai soffitti e alle pareti non si spensero né si abbassarono, poiché ognuna era indipendente dall'altra.
Una seconda esplosione seguì quasi subito. Veniva dall'ingresso della caverna della Coldstripe, al di là dei laboratori e delle aree abitative.
— Un incidente — urlò Clarity.
Flinx scosse il capo. — Non credo. — Aveva riconosciuto la detonazione di una carica di demolizione, ma non volle allarmarla finché non fosse stato assolutamente certo.
E al tempo stesso si malediceva per essere stato uno sciocco troppo fiducioso. A bordo del Teacher c'erano delle armi e lui le aveva lasciate là, sicuro di poter consegnare Clarity ai suoi colleghi e poi andarsene subito. Si era aspettato ostinazione da parte dei rapitori, ma non una simile rapidità. E la visita all'installazione gli aveva dato un senso di falsa sicurezza che adesso era stato rudemente infranto. Nessuna installazione era impenetrabile. Tse-Mallory sarebbe stato molto deluso di lui. Quel vecchio ce l'aveva messa tutta per inculcare nella testa del suo giovane amico le tattiche e le strategie, oltre che le scienze umane e letterarie.
— La nostra civiltà è fondata sulla legge e la ragione — aveva detto una volta a Flinx, — ma non dimenticare mai che le forze delle tenebre sciamano ai suoi margini, sondando la stabilità, sempre alla ricerca di uno spiraglio. E non sto parlando solo degli AAnn. Temo loro molto meno di quanto non tema la corruzione interna e il decadimento morale di coloro per i quali l'etica è solo un concetto scomodo. Devi sempre stare in guardia da costoro. Si insinuano nella civiltà come un raffreddore maligno e, prima che tu te ne accorga, si è trasformato in polmonite. Può colpire gli individui con la stessa facilità con cui colpisce le istituzioni.
«È per questa ragione che esiste la Chiesa Unita, per fornire guida morale e soccorso a coloro che ne hanno bisogno. Non è perfetta e i cappellani lo sanno.»
Ho bisogno di una pistola, non di persuasione morale, adesso, si disse Flinx, mentre lui e Clarity correvano mano nella mano nel corridoio.
Grida confuse e urla di panico si fondevano con gli ultimi echi delle esplosioni. — I tuoi amici sono tornati a prenderti! — gridò in quel tremendo frastuono.
— Impossibile! Non possono in alcun modo aver superato la barriera di sicurezza portuale.
Pip ronzava accanto al suo padrone, scandagliando con gli occhi il corridoio davanti a loro. — E se fossero entrati da un'altra parte? — le chiese.
— Non c'è nessun'altra parte — insistette lei. — Le migliori navette VTL avrebbero al massimo cinquanta per cento di possibilità di atterrare fuori dalla pista. E le probabilità per un decollo sarebbero ancora minori. In quanto all'installazione, c'è un unico ingresso e hai visto la saracinesca sotto cui abbiamo dovuto passare. Ci vorrebbe un colpo sparato da una nave da guerra per riuscire a penetrarla. Tutti entrano da quell'ingresso.
— Da quando sono qui, non ho sentito parlare d'altro che del sistema di caverne di Longtunnel e di quanto sia esteso. Se riuscissero ad atterrare sani e salvi, non potrebbero riuscire a trovare o ad allargare un'altra entrata? Ci devono essere altre aperture sulla superficie oltre a quella che viene utilizzata come ingresso ufficiale del porto.
— Forse. Sì, immagino che sarebbe possibile. Chiunque ci provasse, dovrebbe arrivare con l'attrezzatura completa da speleologo: funi, luci, tutto quanto. Ci sono pozzi orribili e burroni terrificanti, ma potrebbero anche farcela, se fossero abbastanza determinati.
— O abbastanza fanatici. — Mentre svoltavano un angolo, una terza esplosione, meno forte delle altre due, risuonò in fondo alla galleria. Flinx si arrestò appena in tempo.
La carica seguente esplose proprio davanti a loro, leggermente sulla destra, ma abbastanza vicina per riuscire ad avvertire la vampata di calore e vedere il lampo. Per fortuna, in quel punto il soffitto era stato accuratamente ripulito, altrimenti avrebbero rischiato di venir colpiti da qualche stalattite. La forza dell'esplosione fu però sufficiente a far cadere delle rocce dal soffitto e a buttarli a terra.
— Stai bene? — Mentre aiutava Clarity a rialzarsi, Flinx ebbe una fugace visione di una donna alta e bionda in tuta mimetica che entrava correndo in una stanza la cui porta era stata divelta. Parecchie altre figure, vestite allo stesso modo, ma più piccole di lei, la seguirono. Alcuni sembravano decisamente troppo vecchi per darsi ad attività simili, ma tant'è, il fanatismo non ha età.
Avevano usato le tute per infiltrarsi nell'installazione, ma ora che erano stati scoperti, avevano gettato indietro i cappucci per poter vedere e sentire meglio.
Nel corridoio giacevano due corpi. Uno gemeva e si rotolava sul pavimento, tenendosi stretto il braccio sinistro. Clarity si slanciò verso di lui, ma Flinx la afferrò per trattenerla.