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«Forse le sto dipingendo un quadro troppo nero della realtà. Nonostante tutto, c’è molto fermento nel mondo scientifico: negli ultimi dieci anni abbiamo fatto alcune scoperte storiche.»

«Me ne citi qualcuna» la esortò Oscar.

«Be’, ora sappiamo che l’ottanta per cento della biomassa terrestre è sotterranea.»

Oscar scrollò le spalle. «Okay.»

«Sappiamo che c’è vita batterica nello spazio interstellare» aggiunse Greta. «Deve riconoscere che questa è una scoperta importante.»

«Certo.»

«Nel corso di questo secolo si sono verificati molti progressi nel campo della medicina. Abbiamo sconfitto quasi completamente il cancro. Abbiamo trovato la cura per l’AIDS. Possiamo rimediare ai danni causati dagli pseudo-estrogeni» proseguì Greta. «Abbiamo trovato cure a effetto immediato contro la dipendenza da cocaina ed eroina.»

«È un vero peccato che non sia stato ancora trovato nulla contro l’alcolismo, però.»

«Possiamo rigenerare i nervi lesi. Ormai abbiamo topi di laboratorio più intelligenti dei cani.»

«Oh, e naturalmente c’è la teoria della distorsione cosmica» aggiunse Oscar. Risero entrambi. Sembrava impossibile che potessero aver trascurato quella teoria anche solo per un istante.

«Cambiamo prospettiva» suggerì Oscar. «Mi parli del Collaboratorio. Che cosa fa di tanto importante per l’America da essere unico, insostituibile?»

«Be’, prima di tutto ci sono i nostri archivi genetici, naturalmente. Il motivo per cui siamo famosi in tutto il mondo.»

«Hmmm» commentò Oscar. «Riconosco che raccogliere tutti quegli esemplari in giro per il mondo deve essere stato molto difficile e costoso. Ma con le tecniche moderne, non potreste duplicare i loro geni e diffonderli un po’ dappertutto?»

«Ma questo è il luogo più logico per conservarli. Noi disponiamo delle cripte e della gigantesca cupola di sicurezza.»

«Avete davvero bisogno di una cupola di sicurezza? L’ingegneria genetica, al giorno d’oggi, è una scienza sicura.»

«Be’, certo, ma se l’America dovesse aver bisogno di una struttura per una guerra biologica di classe IV, ne abbiamo una proprio qui.» Greta fece una pausa. «E abbiamo anche strutture di alto livello per l’agricoltura. Qui vengono portate avanti moltissime ricerche relative alle piante coltivabili. I ricchi le mangiano ancora. E inoltre amano gli animali rari.»

«I ricchi mangiano colture naturali» precisò Oscar.

«La nostra ricerca biotecnologica ha dato vita a intere nuove industrie» insistette Greta. «Consideri soltanto quello che abbiamo fatto per trasformare la Louisiana.»

«Già» replicò Oscar. «Pensa che dovrei sottolineare questo particolare durante le udienze del Senato?»

Greta si accigliò.

Oscar annuì. «Lasci che io sia sincero con lei, Greta, come lei ha fatto con me. Lasci che le parli un po’ dell’accoglienza che probabilmente le verrà riservata dal Congresso appena eletto. Il paese non ha un soldo, le vostre spese di amministrazione sono troppo elevate. Qui ci sono più di duemila persone sul libro paga federale. Non generate alcun profitto, a parte conquistarvi il favore di celebrità di passaggio che omaggiate con graziosi animaletti rari. Non rivestite alcun interesse sul piano militare o della sicurezza nazionale. La rivoluzione biotecnologica non è più una scoperta d’avanguardia, è diventata un’industria come tutte le altre. Dunque, cosa avete fatto per noi ultimamente?»

«Stiamo proteggendo e salvaguardando il patrimonio naturale del pianeta» replicò Greta. «Siamo conservazionisti.»

«Andiamo. Siete ingegneri genetici, non avete niente a che fare con la ‘natura’.»

«Il senatore Dougal non ha mai criticato un afflusso costante di fondi federali in Texas. Abbiamo sempre goduto dell’appoggio della delegazione del Texas.»

«Dougal ormai è acqua passata» ribatté Oscar. «Lei sa quanti ciclotroni c’erano un tempo negli Stati Uniti?»

«Ciclotroni?» chiese Greta.

«Un acceleratore di particelle, una sorta di primitivo, gigantesco klystron» spiegò Oscar. «Erano enormi, costosi e prestigiosi laboratori federali, ma sono scomparsi ormai da molto tempo. Mi piacerebbe lottare per evitare la chiusura di questo posto, ma abbiamo bisogno di motivazioni valide. Ci servono spiegazioni che possa comprendere anche un profano.»

«Che posso dirle? Noi non siamo esperti in pubbliche relazioni, siamo solo degli umili scienziati.»

«Lei deve fare qualcosa, Greta. Non può sperare di sopravvivere basandosi sulla mera inerzia burocratica. Lei deve cercare di montare un caso pubblico.»

Greta rifletté seriamente su quel consiglio. «La conoscenza è intrinsecamente preziosa, anche se non può essere venduta» commentò infine. «E neppure utilizzata. La conoscenza è un bene assoluto. La ricerca della verità è vitale. È una caratteristica fondamentale delle civiltà umane. La conoscenza è necessaria perfino quando l’economia e il governo versano in condizioni disastrose.»

Anche Oscar rifletté. «’La conoscenza saprà farti superare periodi di povertà molto meglio di quanto il denaro saprà farti vivere in tempi dominati dall’ignoranza’. Be’, deve esserci della verità in questo. Mi piace il suono di queste parole. È una retorica molto attuale.»

«I federali devono appoggiarci, perché se non lo fanno, lo farà Huey! Green Huey capisce l’importanza di questo posto, sa quello che facciamo qui. Non c’è alcun dubbio che lui ci appoggerà.»

«Apprezzo anche questo punto di vista» replicò Oscar.

«Almeno noi ci guadagniamo da vivere in questo caos» aggiunse Greta. «Lo si può sempre definire uno sforzo per la creazione di posti di lavoro. Forse potrebbe sostenere che siamo tutti malati e che il lavoro in laboratorio è la nostra terapia di gruppo. Forse potrebbe dichiarare questo posto un parco nazionale!»

«Ora sta iniziando a pensare sul serio» commentò Oscar, compiaciuto. «Va molto bene.»

«Ma cosa ci guadagna lei in tutto questo?» gli chiese Greta a bruciapelo.

«È una domanda giusta.» Oscar sorrise trionfalmente. «Diciamo semplicemente che, da quando l’ho incontrata, sono rimasto conquistato.»

Greta lo fissò. «Senza dubbio lei non si aspetterà che noi crediamo che intende adoperarsi per salvarci la pelle solo perché sta flirtando con me. Non che questo mi dispiaccia. Ma se io devo fare la donna fatale per salvare una struttura federale che vale milioni e milioni di dollari, allora il paese è in una situazione molto peggiore di quel che immaginavo.»

Oscar sorrise. «Posso flirtare e lavorare nello stesso tempo. Sto imparando molto da questa conversazione, la trovo estremamente utile. Per esempio, il modo in cui ha toccato i capelli dietro l’orecchio sinistro mentre diceva, ‘Forse potrebbe sostenere che siamo tutti malati e che il lavoro in laboratorio è la nostra terapia di gruppo’. È stato un momento bellissimo, una piccola scintilla di fuoco personale nel bel mezzo di una sterile discussione politica. Se ci fosse stata una telecamera, si sarebbe trattato di una scena magnifica.»

Greta lo fissò. «È questo che lei pensa di me? È così che mi vede? È così, vero? In questo momento lei è assolutamente sincero.»

«Naturalmente. Ho bisogno di conoscerla meglio. Voglio capirla. Sto imparando molto. Vede, vengo da parte del suo governo e sono qui per aiutarla.»

«Be’, io voglio conoscere meglio lei e così non uscirà da questo laboratorio prima che io abbia prelevato qualche campione di sangue. E vorrei anche fare qualche esame delle piastrine e qualche test reattivo.»

«Lo vede, abbiamo davvero delle cose in comune.»

«Se escludiamo il fatto che ancora non capisco perché sta facendo tutto questo.»

«Le posso dire subito in cosa credo» spiegò Oscar. «Io sono un patriota.»

Greta gli rivolse un’occhiata imbarazzata.