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Dopo la presentazione di Oscar vi fu un lungo silenzio. La commissione di emergenza lo fissò con assoluto stupore. Al momento, il comitato consisteva in Greta, il suo confidente e principale sostenitore Albert Gazzaniga, Oscar stesso, Yosh Pelicanos, il capitano Burningboy e un altro rappresentante dei Moderatori — un ragazzo chiamato Ombahway Tuddy Flagboy.

«Oscar tu sei incredibile» commentò infine Greta. «Hai un talento grandioso per fare sembrare plausibili anche le cose impossibili.»

«E cosa c’è di impossibile in questo?»

«Tutto. Questa è una struttura federale! I Moderatori l’hanno invasa con la forza. La stanno occupando. Sono qui illegalmente. Non possiamo aiutarli, non possiamo permetterlo! Una volta che il presidente avrà inviato qui le sue truppe, saremo tutti smascherati come collaborazionisti. Saremo arrestati. Saremo licenziati. No, anche peggio. Saremo purgati.»

«Questo non è mai successo in Louisiana» le fece notare Oscar. «Perché dovrebbe accadere qui?»

Gazzaniga intervenne: «Perché il Congresso e i comitati di emergenza non hanno mai voluto quella base aerea in Louisiana e dunque non si sono mai preoccupati di agire.»

«E a loro non importa neppure di noi» gli assicurò Oscar. «È vero che il presidente ha manifestato il suo interesse, ma adesso è passata un’intera settimana. Una settimana, durante una crisi militare, è un’eternità. E qui non ci sono truppe federali. Perché qui non c’è alcuna crisi militare. La crisi militare del presidente è in Olanda, non nel Texas orientale. Non manderà truppe all’interno del paese quando la guerra fredda con gli olandesi rischia di scaldarsi. Se avessimo un po’ più di buon senso, ci renderemmo conto che i Moderatori sono le nostre truppe. Loro sono meglio delle truppe federali. Sono veri soldati e, inoltre, possono nutrirci.»

«Non possiamo permetterci migliaia di ospiti non paganti» replicò Pelicanos.

«Yosh, dimentica per un attimo le questioni contabili. Noi non dobbiamo ‘permetterceli’. Sono loro che si stanno permettendo noi. Loro possono nutrirci e vestirci; quanto a noi, dobbiamo soltanto condividere con loro il nostro rifugio e dare loro una copertura politica. Questa è la vera bellezza dello stato di emergenza, capisci? Qui dentro possiamo andare avanti per sempre! Questa è l’apoteosi del nostro sciopero. Durante lo sciopero, ci siamo rifiutati di fare qualsiasi cosa che non riguardasse il proseguimento dei nostri esperimenti scientifici. Adesso che abbiamo proclamato lo stato di emergenza, gli scienziati possono continuare a svolgere il lavoro, mentre i Moderatori assumeranno il ruolo di una popolazione che li appoggia e li mantiene. Ignoreremo qualsiasi altra cosa! Tutto quello che ci ha irritato in passato uscirà fuori dai nostri radar. Tutte quelle assurde richieste commerciali, la supervisione governativa e gli appaltatori corrotti… adesso è tutto finito. Non hanno più alcuna importanza.»

«Ma i nomadi non capiscono la scienza» commentò Gazzaniga. «Perché dovrebbero sfamare degli scienziati, quando potrebbero semplicemente saccheggiare questo posto e andarsene?»

«Ehi!» esclamò Burningboy. «Io capisco la scienza, amico! Wernher Von Braun! Un esempio perfetto. Il dottor Von Braun ebbe la fortuna di trovare un mucchio di carne da macello, come avete fatto voi! ‘Se non li uso io, finiranno a Dachau in ogni caso, dunque posso anche tritarne qualcuno, mentre costruisco i miei razzi V-2!»

«Ma di cosa diavolo sta parlando?» si stupì Gazzaniga. «Ma perché parla sempre in questo modo?»

«Perché la scienza è questo!» esclamò Burningboy. «Io posso darne una definizione. La scienza consiste nel dimostrare una relazione matematica tra un fenomeno A e un fenomeno B. Era tanto difficile? Pensate davvero che io non ci sarei arrivato? Be’, vi darò qualcosa a cui voi sicuramente non arrivereste mai da soli, figlioli: sopravvivere in prigione. Voi tizi dai capelli biondi avreste, diciamo, un brusco impatto con una realtà non quantica, se qualcuno piantasse un coltello fatto in casa nei vostri libri di fisica.»

«Questa faccenda non funzionerà mai» affermò Greta. «Non parliamo neppure la stessa lingua. Non abbiamo nulla in comune.» Indicò Burningboy con un gesto drammatico. «Guardate il suo portatile! È fatto di paglia.»

«Ma perché qui dentro io sono l’unico ad accorgermi dell’ovvio?» si domandò Oscar. «Voi avete una serie di sorprendenti caratteristiche comuni. Osservate tutto quell’equipaggiamento nomade — quei tritafoglie, quegli alambicchi, quelle unità di separazione catalitica. Stanno usando la biotecnologia. E anche le reti informatiche. Loro vivono di queste cose, per amor del cielo!»

Sul viso di Greta comparve un’espressione dura. «Sì, ma non… in maniera scientifica.»

«Ma loro vivono esattamente come voi — basandosi sulle loro reputazioni. Voi siete due delle comunità americane più profondamente non commerciali. Entrambe le vostre comunità si basano sulla reputazione, sul rispetto e sul prestigio.»

Gazzaniga si accigliò. «Ma cos’è, una lezione di sociologia? La sociologia non è una scienza esatta.»

«Ma è vera! Tutti voi scienziati volete diventare il ricercatore maggiormente citato e vincere tutti i premi e i riconoscimenti. Mentre i Moderatori, come il generale qui presente, vogliono essere i guru di una rete. Inoltre, nessuna delle vostre due comunità ha la più pallida idea su come vestirsi! E poi, anche se sono direttamente responsabili della catastrofe che ha colpito la nostra società, le vostre comunità sono entrambe incredibilmente abili nell’autorappresentarsi come vittime perennemente incomprese. Entrambe si lamentano continuamente perché nessun altro è tanto ganzo o tanto intelligente da capirle. Ed entrambe non hanno raccolto i loro cocci. E, infine, entrambe non si assumono mai alcuna responsabilità. Ecco perché vengono trattate come bambini dalle persone che dirigono davvero questo paese!»

Lo fissarono tutti, intimoriti.

«Sto cercando di fare entrare un po’ di buon senso nelle vostre teste» insistette Oscar, poi la sua voce divenne alta e irata. «Io non sto delirando. Io ho una prospettiva che voi, chiusi nelle torri d’avorio delle vostre rispettive subculture, semplicemente non possedete. È inutile che vi faccia capire la verità un po’ alla volta. Siete in una crisi. Questo è un nodo cruciale. Entrambe le vostre comunità hanno tagliato i loro legami con il resto della società. Dovete superare i vostri stupidi pregiudizi e unirvi in una potente coalizione. Se soltanto riusciste a farlo, il mondo sarebbe vostro!»

Oscar si protese in avanti. Dentro di lui l’ispirazione ardeva come la luce al di fuori della caverna platonica. «Possiamo sopravvivere a questa emergenza. Potremmo perfino vincere. Potremmo crescere. Se riuscissimo a gestirlo nel modo migliore, il nostro esperimento potrebbe attecchire!»

«Molto bene» intervenne Greta. «Adesso calmati. Ho una domanda da farti. Loro sono nomadi, vero? Cosa succederà dopo che ne saranno andati?»

«Lei pensa che noi ce la daremo a gambe levate» commentò Burningboy.

Greta lo guardò con espressione offesa. «E non è così che fate sempre? Pensavo che la vostra gente sopravvivesse in questo modo.»

«No, siete voi quelli senza fegato!» gridò Burningboy. «E voi dovreste essere degli intellettuali! Voi dovreste essere dei visionari! Voi dovreste dare alle persone un barlume di vita, dovreste essere un esempio a cui guardare; il potere, la conoscenza, una realtà più alta. Ma cosa siete davvero? Non siete certo dei titani dell’intelletto. Siete un mucchio di poveri idioti, portate dei vestiti buffi che vi ha comprato la vostra mammina. Siete soltanto un branco di piagnoni parassiti che muore dalla voglia di essere aiutato dal governo. Adesso vi state lamentando con me che sporchi idioti come noi non possono apprezzarvi — be’, ma cosa diavolo avete fatto per noi di recente? Cosa volete dalla vita, a parte una possibilità di bighellonare nel vostro laboratorio e di guardarci dall’alto in basso? Smettetela di comportarvi come un branco di fottuti furetti — fate qualcosa di grosso, perdenti! Rischiate, per amor di Dio. Agite come se contaste qualcosa!»