Выбрать главу

Giedi Primo: il pianeta di Ophiuci B (36), mondo originario della Casa degli Harkonnen. Un pianeta mediocremente abitabile, con un basso livello di attività fotosintetica.

Gilda: la Gilda Spaziale, una delle colonne del «tripode politico» che garantisce la Grande Intesa. La Gilda fu la seconda scuola di addestramento fisicomentale (vedi Bene Gesserit) dopo il Jihad Butleriano. L’inizio del monopolio della Gilda nei viaggi spaziali, nei trasporti e in tutte le operazioni bancarie interplanetarie è preso come punto di partenza del calendario imperiale.

Ginaz, casa di: un tempo alleati del Duca Leto Atreides. Furono sconfitti durante la Guerra degli Assassini con Grumman.

Giudichar: una santa verità. (Comunemente usato nell’espressione «Giudichar mantene»: una verità innata ed edificante.)

Globo: un apparecchio illuminante simile a una boa sospesa, autoalimentantesi (generalmente a mezzo di batterie organiche).

Gom jabbar: il nemico dalla mano levata; specificamente, l’ago velenoso intriso di metacianuro, usato dalle Supervisori Bene Gesserit come alternativa mortale nel riconoscimento della natura umana del soggetto.

Graben: una lunga fossa geologica formatasi per lo sprofondamento del terreno causato dai movimenti degli strati profondi della crosta.

Gran Consiglio: la cerchia interna del Landsraad, col potere di agire come tribunale supremo nelle dispute fra Casa e Casa.

Grande Intesa: la tregua universale imposta dall’equilibrio dei poteri fra la Gilda, le Grandi Case e l’Impero. La sua legge principale proibisce l’uso delle armi atomiche contro obbiettivi umani. Ogni legge della Grande Intesa inizia con le parole: «Dev’essere rispettata la condizione che…»

Grande Madre: la dea cornuta, il principio femminile dello spazio. (Comunemente: Madre Spazio), il volto femminile della trinità maschio-femmina-neutro accettata come essere supremo da molte religioni dell’Impero.

Grande Rivolta: espressione comune per Jihad Butleriano (vedi).

Gridex: separatore a carica differenziale usato per separare la sabbia dal melange; strumento usato al secondo stadio di raffinazione della spezia.

Grumman: secondo pianeta di Niushe, famoso soprattutto per le lotte intestine della sua Casa regnante (Moritani) con la Casa di Ginaz.

Hagaclass="underline" il «pianeta dei gioielli» (Theta Shaowei II), sede di attività minerarie al tempo di Shaddam I.

Haiiiii-Yoh!: ordine di muoversi, grido di un timoniere di vermi.

Hajj: viaggio santo.

Hajr: viaggio nel deserto, migrazione.

Hajra: viaggio di ricerca.

Hal Yawm: «Adesso! Finalmente!»; esclamazione Fremen.

Harmonthep: Ingsley lo cita come il pianeta sul quale gli Zensunni si fermarono per la sesta volta. Si presume che sia stato lo scomparso satellite di Delta Pavonis.

Hiereg: accampamento temporaneo dei Fremen, all’aperto, tra le sabbie del deserto.

Holtzman: vedi Effetto Holtzman.

Ibad, occhi di: caratteristico effetto di un’alimentazione ricca di melange, per la quale il bianco e le pupille degli occhi acquistano un colore azzurro cupo (che indica comunque un uso eccessivo di spezia).

Ibn Qirtaiba: «Così dicono le sante parole…»: inizio formale di una formula magico-religiosa dei Fremen (derivata dal panoplia propheticus).

Ichwan Bedwain: la fratellanza di tutti i Fremen di Arrakis.

Ijaz: profezia che per la sua stessa natura non si può negare; profezia immutabile.

Ikhut-Eigh!: grido di un venditore d’acqua su Arrakis (etimo incerto). (Vedi: Soo-Soo Sook.)

Ilm: teologia; scienza delle tradizioni religiose; una delle semi leggendarie origini della fede dei nomadi Zensunni.

Incrociatore spaziale: nave spaziale militare composta di molti vascelli più piccoli uniti insieme. Concepita per piombare su una postazione nemica e schiacciarla.

Istislah: regola universale di salvezza in guerra; usualmente, preparazione a qualsiasi brutalità.

Ix: vedi Richesse.

Jihad: una crociata religiosa; una ribellione di fanatici.

Jihad Butleriano: (vedi anche Grande Rivolta); la crociata contro i computer, le macchine pensanti e i robot autocoscienti, iniziatasi nel 201 B.G. e conclusa nel 108 B.G. Il suo principale comandamento è scritto nella Bibbia CO.: «Non costruirai una macchina a somiglianza della mente di un uomo».

Jubba: un mantello per tutti gli usi (può essere regolato per riflettere o assorbire calore radiante, può essere convertito in un’amaca o in una tenda) comunemente indossato su Arrakis sopra una tuta distillante.

Kanly: formalmente, una lotta intestina, o una vendetta, condotte nei limiti più stretti secondo le regole della Grande Intesa (vedi Arbitro del cambio). In origine le regole erano state concepite per proteggere i terzi innocenti.

Karama: miracolo; un’azione che si origina nel mondo degli spiriti.

Khala: tradizionale invocazione per calmare gli spiriti infuriati di un luogo appena nominato.

Kindjaclass="underline" spada corta a doppia lama (o lungo coltello) con circa venti centimetri di lama leggermente ricurva.

Kiswa: qualsiasi figura o disegno della mitologia Fremen.

Kitab al-Ibar: il manuale che unisce le regole della sopravvivenza con quelle della religione, sviluppato dai Fremen su Arrakis.

Krimskell, fibra o corda: la «fibra artiglio», intessuta con filamento del rampicante hufuf originario di Ecaz. I nodi in fibra krimskell stringono con forza crescente, fino a un limite prestabilito, quando si tende il laccio. (Per uno studio più dettagliato, vedi «I rampicanti strangolatori di Ecaz», di Holjance Vohnbrook.)

Kull wahad!: «Sono profondamente commosso!», un’esclamazione di genuina sorpresa, comune fra le genti dell’Impero. Un’interpretazione più stretta è legata al contesto. (Si dice che una volta Muad’Dib abbia visto il pulcino di un falco del deserto rompere il guscio, e abbia bisbigliato: «Kull wahad!»)

Kulon: asino selvatico delle steppe asiatiche della Terra, adattato ad Arrakis.

Kwisatz haderach: «la via più breve». Questo è l’appellativo di cui il Bene Gesserit gratificò lo sconosciuto, che cercò di ottenere con una soluzione genetica: un maschio Bene Gesserit i cui poteri mentali potessero varcare, per costituzione organica, lo spazio e il tempo.

La, la, la: grido di dolore dei Fremen. (Si può tradurre con la negazione finale, un «no» per il quale non c’è appello.)

Laser, lama: versione a portata ridotta di un laser militare, usata principalmente come strumento da taglio o come bisturi.

Laser, pistola o fucile: proiettore laser a fascio continuo. Il suo impiego come arma subisce forti limitazioni in quelle culture che fanno uso di generatori di scudo, a causa delle violente esplosioni (comunemente: «scoppi pirotecnici»; scientificamente: fusioni subatomiche) che si generano quando il fascio interferisce con lo scudo.