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Sabbia, trattore da: termine generico per designare macchinari operanti sulla superficie di Arrakis per la ricerca e la raccolta del melange. (In particolare i tipi più piccoli. Vedi Mietitrice.)

Sabbie, cavaliere delle: termine usato dai Fremen per indicare una persona capace di catturare e cavalcare un verme delle sabbie.

Sabbie, maestro delle: sovrintendente generale alla raccolta della spezia.

Sabbie, tamburo delle: conglomerato di sabbia, di struttura tale che qualsiasi urto improvviso sulla sua superficie produce un suono distinto, come un colpo di tamburo.

Sabbie, verme delle: vedi Shai-Hulud.

Sadus: giudici. Il titolo, quand’è usato dai Fremen, si riferisce ai giudici sacri, equivalenti a santi.

Salusa Secundus: terzo pianeta di Gamma Waiping, adibito a Prigione Imperiale dopo il trasferimento della Corte Reale a Kaitain. Salusa Secundus è il pianeta d’origine della Casa di Corrino, e il secondo punto di sosta della migrazione forzata dei nomadi Zensunni. Secondo la tradizione Fremen, essi rimasero schiavi per nove generazioni su Salusa Secundus.

Sapho: un liquore altamente energetico estratto dalle radici barriera di Ecaz. Comunemente usato dai Mentat, i quali sostengono che esso abbia la capacità di amplificare i poteri mentali. Causa a coloro che lo usano macchie rosso rubino sulla bocca.

Sardaukar: i fanatici soldati dell’Imperatore Padiscià. Erano uomini provenienti da un ambiente talmente selvaggio che sei persone su tredici restavano uccise prima dell’età di undici anni. Il loro addestramento militare metteva ogni accento sulla brutalità, con un disprezzo quasi suicida per l’incolumità personale. Si insegnava ad essi fin dall’infanzia a servirsi della crudeltà come di un’arma universale per indebolire gli avversali, terrorizzandoli. Al culmine della loro influenza nella politica dell’universo, si dice che la loro abilità di spadaccini fosse pari a quella Ginaz di decimo grado, e che la loro astuzia in combattimento equivalesse a quella di una proselite del Bene Gesserit. Si riteneva che uno solo di loro fosse in grado di affrontare dieci normali coscritti del Landsraad. All’epoca di Shaddam IV, quando erano ancora formidabili, la loro forza era già stata gradualmente fiaccata dalla troppa fiducia, e il misticismo che sosteneva la loro religione guerresca era stato profondamente intaccato dal cinismo.

Sarfa: l’atto di voltare le spalle a Dio.

Sayyadina: accolito femminile nella gerarchia religiosa dei Fremen.

Scarpata esterna: il secondo gradino, superiore, del massiccio cui appartiene il (vedi) Muro Scudo di Arrakeen.

Schlag: animale nativo di Tupile; un tempo perseguitato dai cacciatori, fino a causarne la quasi completa estinzione, per la sua pelle dura e sottile.

Scudo: il campo protettivo prodotto da un generatore Holtzman. Questo campo si genera nella fase primaria dell’effetto sospensivo-annichilatorio nel moto. Uno scudo si lascia attraversare soltanto da oggetti che si muovono a bassa velocità (secondo come lo si è regolato, questa velocità varia da sei a nove centimetri al secondo) e può essere cortocircuitato soltanto da campi elettrici enormemente estesi sulla superficie planetaria (sembra che le tempeste di Coriolis dell’alto deserto di Arrakis abbiano questo effetto; vedi anche Laser, Pistola).

Seconda Luna: il più piccolo dei due satelliti di Arrakis, noto per il disegno somigliante a un topo canguro formato dai rilievi della sua superficie.

Selamlik: camera delle udienze imperiali.

Semuta: il secondo estratto narcotico (per cristallizzazione) dai residui combusti del legno di elacca. L’effetto (descritto come un’estasi interminabile e immutabile) è accresciuto da certe vibrazioni atonali di solito qualificate come «musica semuta».

Servok: meccanismo usato per semplici applicazioni; uno dei più limitati strumenti «automatici» consentiti dopo il Jihad Butleriano.

Shadout: «scavatore di pozzi». Titolo onorifico Fremen.

Shah-Nama: il semileggendario «Primo Libro» dei nomadi Zensunni.

Shai-Hulud: il verme delle Sabbie di Arrakis, il «Vecchio del deserto», il «Vecchio Padre Eternità», il «Nonno del Deserto». Questo nome, pronunciato con un certo tono o scritto con l’iniziale maiuscola, designa la deità terrena delle superstizioni familiari dei Fremen. I vermi delle sabbie crescono fino a raggiungere dimensioni gigantesche (esemplari lunghi 400 metri sono stati visti nelle profondità del deserto) e vivono molto a lungo, a meno che non siano uccisi dai loro simili o non finiscano annegati nell’acqua, che per essi è un veleno. La maggior parte della sabbia esistente su Arrakis probabilmente è stata prodotta dall’azione dei vermi. (Vedi Creatore, piccolo.)

Shaitan: Satana.

Shari-a: parte del panoplia propheticus che determina i rituali superstiziosi. (Vedi Missionaria Protectiva.)

Shiga, filo: estrusione metallica di una liana rampicante (Narvi narviium) che cresce soltanto su Salusa Secundus e su Delta Kaising III. Nota per la sua eccezionale resistenza meccanica.

Sietch: «Luogo dove ci si riunisce in momenti di pericolo». Poiché i Fremen sono vissuti per lungo tempo esposti a pericoli, il termine viene comunemente usato per designare qualsiasi caverna abitata da una delle loro comunità tribali.

Sigillo: chiusura di plastica ermetica e portatile, impiegata negli accampamenti diurni stabiliti dai Fremen nelle grotte. Impedisce la fuoruscita dell’umidità dagli ingressi.

Sihaya: la primavera del deserto, per i Fremen, con implicazioni religiose che indicano l’epoca della prosperità e il «paradiso promesso».

Sink: una depressione del suolo di Arrakis abitabile circondata da terre alte che la proteggono dalle continue tempeste.

Sink, carta: una mappa della superficie di Arrakis, il quale indica le rotte più sicure fra i diversi rifugi, da seguire mediante la (vedi) parabussola.

Sirat: un passaggio della Bibbia C.O., il quale descrive la vita umana come un viaggio attraverso uno stretto ponte (il Sirat) con «il paradiso alla mia destra e l’inferno alla mia sinistra, e l’Angelo della Morte alle mie spalle».

Slitta: termine generico per ogni contenitore di merce dalla forma irregolare, fornito di un sistema a sospensione regolabile. Si usa soprattutto per scaricare materiale dallo spazio alla superficie di un pianeta.

Solari: unità monetaria ufficiale dell’Impero, il cui potere d’acquisto è stato fissato durante i negoziati quadricentennali fra la Gilda, il Landsraad e l’Imperatore.

Solido: immagine tridimensionale fornita da un proiettore che usa segnali registrati (copertura: 360 gradi) impressi su filo shiga. I proiettori solido di Ix sono considerati i migliori. (Vedi Minimicrofilm.)

Sondagi: il tulipano felce di Tupali.

Soo-Soo Sook!: grido dei venditori d’acqua di Arrakeen. Sook è il nome di un mercato locale. (Vedi anche Ikhut-eigh!)

Sospensione: effetto della fase secondaria (a basso consumo) di un generatore di campo Holtzman. Annulla l’attrazione gravitazionale entro certi limiti definiti dalla massa relativa dei due campi gravitazionali e dall’assorbimento d’energia.