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Stavolta dispone di notevoli risorse. Oltre a più di duecentomila soldati a terra, comprese alcune migliaia di speciali marines della Pax e le brigate di Guardie Svizzere sopravvissute alla battaglia su Hyperion, può contare su numerosi contingenti di forze navali e spaziali. Di stanza nel sistema di Rinascimento e soggette al diskey papale ci sono 27 navi torcia (8 di classe Omega) nonché 108 astrovedette telescopiche per sondare lo spazio davanti alle navi torcia, 6 navi Tre-C con la loro nube scorta di 36 cacciatorpediniere, la portaerei San Mah con più di 200 caccia spazio/aria classe Scorpione e settemila uomini d’equipaggio, l’antiquato incrociatore Orgoglio di Bressia ora ribattezzato Giacobbe, due trasporti truppe in aggiunta al San Tommaso Akira, un pari numero di cacciatorpediniere classe Benedizione, 58 vedette per la difesa perimetrale (tre dei quali basterebbero a difendere un intero pianeta o una task force mobile) e più di cento navi di stazza inferiore, incluse fregate interplanetarie armate di micidiali perforatori per combattimento a breve distanza, dragamine, corrieri interplanetari, spaziomobili senza pilota e la Raffaele.

Tre giorni dopo l’invio della seconda nave Arcangelo su Pacem e sei settimane prima dell’arrivo di Aenea, giunge la Task Force MAGI: la Melchiorre, la San Tommaso Akira e la vecchia nave del Padre Capitano de Soya, la Baldassarre. Sulle prime de Soya è entusiasta di rivedere i vecchi commilitoni, ma poi si rende conto che assisteranno alla sua umiliazione. Tuttavia, quando le navi si trovano ancora a 6 UA da Vettore Rinascimento, fa uscire la Raffaele per accoglierli; e la Madre Comandante Stone, appena lo vede entrare nella Baldassarre, per prima cosa gli porge la sacca di oggetti personali che de Soya non ha potuto portare con sé. Sopra gli abiti ben piegati, accuratamente avvolto in flussoschiuma, c’è il regalo di sua sorella Maria, il piccolo unicorno di porcellana.

De Soya si comporta onestamente con il capitano Hearn, con la Madre Capitano Boulez e con la Madre Comandante Stone: spiega a grandi linee i preparativi effettuati, ma dice che quasi certamente arriverà un nuovo comandante, prima che giunga la nave della bambina. Il corriere Arcangelo trasla nel sistema e ha a bordo due persone: il capitano Marget Wu, aiutante di campo dell’ammiraglio Marusyn, e il padre gesuita Brown, consigliere particolare di monsignor Luca Oddi, sottosegretario di stato del Vaticano e confidente del segretario di stato cardinale Simon Augustino Lourdusamy.

Il capitano Wu ha un plico sigillato contenente ordini per de Soya e l’istruzione di aprirlo prima che Wu stessa sia riportata in vita. De Soya apre immediatamente il plico. Gli ordini sono semplici: deve continuare la missione e catturare la bambina; non sarà sollevato dall’incarico; il capitano Wu e padre Brown e qualsiasi altro dignitario che dovesse giungere in quel sistema sono semplici osservatori con il compito di sottolineare, se sarà necessario, l’assoluta autorità del Padre Capitano de Soya su tutti gli agenti della Pax nell’espletamento dell’incarico.

Negli ultimi mesi l’autorità di de Soya non è stata ben vista: nel sistema di Vettore Rinascimento ci sono tre ammiragli della flotta e undici comandanti delle forze a terra, nessuno dei quali è avvezzo a prendere ordini da un semplice Padre Capitano. Ma tutti hanno ascoltato il diskey papale e hanno ubbidito. Ora, nelle settimane conclusive, de Soya riesamina i propri piani e tiene riunioni con autorità militari e civili di ogni livello, giù fino ai sindaci di Da Vinci e di Benedetto, di Toscanelli e di Fioravante, di Botticelli e di Masaccio.

Nelle settimane conclusive, fatti tutti i piani e assegnate le posizioni, il Padre Capitano de Soya trova il tempo per riflettere e per occuparsi dei propri affari. Da solo, lontano dal caos controllato delle riunioni del personale e delle simulazioni tattiche (lontano perfino da Gregorius, Kee e Rettig, che hanno accettato l’incarico di sue guardie del corpo) de Soya cammina per le vie di Da Vinci, visita il Centro Medico S. Giuda e ricorda la propria sorella, Maria. Scopre che, chissà come, i suoi sogni sono più convincenti dei luoghi reali.

De Soya ha saputo che il suo vecchio patrocinatore, padre Maher, ricopre da molti anni la carica di rettore del monastero benedettino dell’Ascensione, nella città-regione di Firenze, nella parte opposta di Vettore Rinascimento rispetto a Da Vinci, e vola fin là per trascorrere un pomeriggio a discutere con lui. Padre Maher, ormai vicino ai novanta e "in attesa della mia prima nuova vita in Cristo", è ottimista, paziente e gentile come de Soya lo ricorda da quasi tre decenni. Maher, a quanto pare, è tornato su MadredeDios più recentemente di de Soya. — Il Llano Estacado è stato abbandonato — dice Maher. — Ora gli allevamenti sono deserti. Ciudad de la Madre ha qualche decina d’abitanti, ma si tratta di ricercatori della Pax, con il compito di stabilire se è davvero possibile terraformare il pianeta.

— Sì — dice de Soya — più di vent’anni standard fa la mia famiglia è tornata su Nuevo Madrid. Le mie sorelle servono la Chiesa, Loretta come monaca su Nevermore, Melinda come prete su Nuevo Madrid.

— E tuo fratello Esteban? — domanda Maher, con un caloroso sorriso.

De Soya sospira. — Ucciso dagli Ouster in uno scontro spaziale l’anno scorso. La sua nave fu vaporizzata. Non fu recuperato alcun cadavere.

Padre Maher sobbalza, come schiaffeggiato. — Non ne sapevo niente.

— No, non poteva saperlo — dice de Soya. — La zona dello scontro dista molto da qui, si trova al di là della vecchia Periferia. Anche la mia famiglia non ha ancora ricevuto la notizia ufficiale. Ne sono al corrente solo perché il dovere mi ha portato nelle vicinanze di quella zona: ho incontrato un capitano che tornava da lì, me ne ha parlato lui.

Padre Maher scuote la testa, calva e macchiettata per l’età. — Esteban ha trovato l’unica risurrezione promessa da Nostro Signore — dice sottovoce, con le lacrime agli occhi. — La vita eterna in Gesù Cristo Nostro Salvatore.

— Sì — dice de Soya. Un attimo dopo, soggiunge: — Padre Maher, beve sempre scotch?

L’altro alza gli occhi cisposi e incrocia il suo sguardo. — Sì, ma solo a scopo medicinale, Padre Capitano de Soya.

De Soya inarca il sopracciglio. — Sono ancora in convalescenza per l’ultima risurrezione, padre Maher.

L’anziano prete annuisce gravemente. — E io mi preparo alla prima, Padre Capitano de Soya. Vado a cercare la polverosa bottiglia.

La domenica seguente, de Soya celebra messa nella cattedrale di S. Giovanni Teologo, dove tanto tempo prima ha accettato la croce. Sono presenti più di ottocento fedeli, compresi padre Maher e padre Brown, l’intelligente e perspicace aiutante di monsignor Oddi. Anche il sergente Gregorius, il caporale Kee e il lanciere Rettig assistono alla messa e ricevono dalle mani di de Soya la comunione.

Quella notte de Soya sogna di nuovo Aenea. «Come mai sei mia figlia?» domanda anche quella notte. «Ho sempre rispettato il voto di celibato.»

La bambina sorride e gli prende la mano.

Cento ore prima della prevista traslazione della nave della bambina, de Soya ordina alla flotta di schierarsi. Il punto di traslazione è pericolosamente vicino al pozzo gravitazionale di Vettore Rinascimento e molti esperti esprimono il timore che la vecchia nave si spezzi, o sotto il momento torcente della forza di gravità per una così poco saggia uscita dalla velocità C-più, oppure per la terrificante decelerazione necessaria se la nave vuole davvero atterrare sul pianeta. Quel timore rimane in massima parte inespresso, al pari della loro frustrazione per essere trattenuti nel sistema di Vettore Rinascimento: molte unità della flotta hanno incarichi lungo la frontiera o più in là nello spazio degli Ouster. Quella perdita di tempo innervosisce gran parte degli ufficiali.