A un tratto ci fu un forte schianto. Alzai gli occhi, aspettandomi di vedere una stalattite che ci cadeva addosso o il soffitto che franava per il peso; invece era solo l’albero maestro che si era spezzato per l’urto contro una bassa sporgenza di ghiaccio. Cadde molto più velocemente di quanto avrebbe fatto nella gravità di Hyperion… si avventò contro la zattera, come in un filmato fatto scorrere a gran velocità. Volarono schegge di legno. La camicia di A. Bettik colpì il pianale e produsse un percettibile fragore. Era gelata, coperta di una crosta di brina.
— Maledizione! — ripetei, con i denti che battevano. Tirai fuori la biancheria di lana.
35
Il Padre Capitano de Soya usa l’autorità del diskey papale in modi mai tentati prima.
La Stazione Tre-due-zero-sei Mediolitorale di Mare Infinitum,.dove è stato scoperto il tappeto hawking, è proclamata luogo del delitto e posta sotto legge marziale. De Soya fa giungere truppe della Pax e navi dalla città galleggiante di Santa Teresa e pone agli arresti domiciliari tutta la precedente guarnigione e i turisti venuti a pesca. Quando il vescovo Melandriano, il prelato che governa Santa Teresa, protesta contro quella prepotenza e mette in discussione i limiti del diskey papale, de Soya si rivolge all’arcivescovo Jane Kelley, governatore di Mare Infinitum. L’arcivescovo piega la testa di fronte al diskey papale e impone il silenzio a Melandriano, sotto pena di scomunica.
De Soya nomina il giovane tenente Sproul suo aiutante e ufficiale di collegamento per l’indagine in corso; poi convoca esperti in medicina legale e investigatori di vaglia della Pax, facendoli venire da Santa Teresa e da altre grandi piattaforme-città, per espletare le indagini sul luogo del delitto. Veritina e altre droghe sono somministrate al capitano C. Dobbs Powl, tenuto in arresto nel brigantino della stazione, nonché a tutto il personale dell’ex guarnigione e a tutti i pescatori presenti.
Nel giro di qualche giorno diventa chiaro che il capitano Powl, il compianto tenente Belius e molti altri ufficiali e soldati di quella remota piattaforma sono stati in combutta con i pescatori di frodo della zona per consentire la cattura illegale di prede, per rubare attrezzature della Pax (compreso un sommergibile che risultava affondato dai ribelli) e per estorcere denaro ai turisti. Di tutto questo de Soya se ne frega. Lui vuole sapere con precisione che cos’è accaduto quella sera di due mesi prima.
Le prove legali si accumulano. Il sangue e i resti organici trovati sul tappeto hawking sono sottoposti al test del DNA e i risultati sono trasmessi alla sezione archivio della Pax a Santa Teresa e sulla base orbitale. Si scopre la presenza di due distinti emotipi: la maggior parte del sangue è attribuita con certezza al tenente Belius; il DNA del sangue rimanente non compare negli archivi della Pax di Mare Infinitum, anche se ogni cittadino del pianeta oceanico è stato classificato e registrato.
— Come mai il sangue di Belius è finito sul tappeto volante? — domanda il sergente Gregorius. — Secondo tutte le testimonianze sotto ventina, Belius finì nella broda molto prima che il prigioniero tentasse la fuga sul tappeto volante.
De Soya annuisce e congiunge la punta delle dita. Si è insediato nell’ufficio dell’ex direttore, trasformandolo in centro comando; ora la piattaforma è affollata, conta il triplo della precedente popolazione. Tre grosse fregate della marina della Pax sono all’ancora al largo della piattaforma e due di esse sono anche sommergibili da guerra. Il ponte degli skimmer è ora pieno di velivoli della Pax e sono stati convocati ingegneri per riparare e ampliare il ponte dei tòtteri. Quella stessa mattina de Soya ha ordinato d’inviare nella zona altre tre navi. Il vescovo Melandriano trasmette almeno due volte al giorno una protesta scritta contro l’incremento delle spese; Padre Capitano de Soya non vi presta attenzione.
— Penso che il nostro sconosciuto si sia fermato per tirare il tenente fuori della… come l’hai chiamata?… fuori della broda. Sono venuti alle mani. Lo sconosciuto è stato ferito o ucciso. Belius ha cercato di tornare sulla stazione. Powl e gli altri lo hanno ucciso per errore.
— Già — dice Gregorius. — La migliore ricostruzione che abbia sentito finora. — Da quando hanno ricevuto da Santa Teresa i risultati dell’esame del DNA, hanno elaborato varie teorie… complotto con i pescatori di frodo, congiura tra lo sconosciuto e il tenente Belius, uccisione per mano di Powl di due compiici dello stesso Powl. La teoria appena esposta da de Soya è la più semplice.
— Significa che il nostro sconosciuto è uno di coloro che viaggiano con la bambina — dice de Soya. — E che nella sua personalità c’è un lato tenero, ancorché stupido.
— Oppure potrebbe essere stato un pescatore di frodo — dice Gregorius. — Non lo sapremo mai.
De Soya batte la punta delle dita e alza gli occhi. — Perché no, sergente?
— Be’, Capitano, le prove sono tutte laggiù, no? — risponde, indicando col pollice la finestra e le onde del mare violaceo. — I ragazzi della marina dicono che qui è profondo più di ventimila metri, signore. I pesci hanno divorato i cadaveri. Se quell’uomo era un pescatore di frodo… be’, non lo sapremo mai. Se era un forestiero… be’, la Pax non ha un archivio centrale DNA… Dovremo esaminare gli archivi di varie centinaia di pianeti. Non lo troveremo mai.
Il Padre Capitano de Soya abbassa le mani e accenna a un sorriso. — Questa è una delle rare volte in cui ti sbagli, sergente. Vedrai.
Nella settimana successiva de Soya ordina una retata di tutti i pescatori di frodo nel raggio di mille chilometri e li sottopone a interrogatorio mediante veritina. La retata comporta l’intervento di ventiquattro navi oceaniche e di ottomila militari della Pax. Il costo dell’operazione è enorme. Il vescovo Melandriano rischia l’infarto e vola alla Stazione Tre-due-zero-sei Mediolitorale per bloccare quella pazzia. Il Padre Capitano de Soya mette agli arresti il prelato e lo fa chiudere in un remoto monastero a novemila chilometri di distanza, nei pressi della calotta polare.
Decide anche di far dragare il fondo dell’oceano.
— Non troverà niente — dice il tenente Sproul. — Qui ci sono tanti di quei predatori che nessuna sostanza organica arriva a duecento metri di profondità. E poi, secondo i rilevamenti sonar di questa settimana, il fondo è a ventiquattromila metri. Inoltre su Mare Infinitum ci sono solo due sommergibili in grado di operare a quella profondità.
— Lo so — dice de Soya. — Ho ordinato che vengano qui. Giungeranno domattina, con la fregata Passione di Cristo.
Per una volta il tenente Sproul rimane senza parole.
De Soya sorride. — Si rende conto, vero, figliolo, che il tenente Belius era un cristiano? Il suo crucimorfo non è stato recuperato.
Per un momento Sproul rimane a bocca aperta. — Sissignore… voglio dire… sì, ma… signore, per la risurrezione… voglio dire, non bisogna trovare il cadavere intatto, signore?
— Niente affatto, tenente. Basta un buon frammento della croce che tutti portiamo. Parecchi buoni cattolici sono stati risuscitati partendo da qualche centimetro di crucimorfo intatto e da un frammento di carne da cui leggere il DNA.
Sproul scuote la testa. — Ma, signore… sono passate nove Grandi Maree, signore. Ormai non rimane un millimetro quadrato del tenente Belius e del suo crucimorfo, signore. Quello là sotto è uno smisurato serbatoio da pascolo, signore.
De Soya si accosta alla finestra. — Può darsi, tenente. Può darsi. Ma abbiamo il dovere, verso il nostro fratello cristiano, di fare ogni possibile tentativo, no? Inoltre, se gli fosse concesso il miracolo della risurrezione, il tenente Belius dovrebbe rispondere delle accuse di furto, tradimento e tentato omicidio, no?
Avvalendosi delle più moderne tecniche disponibili, gli esperti di medicina legale riescono a ricavare impronte digitali non identificate da una tazza di caffè della sala mensa, malgrado i molti lavaggi che la tazza ha subito negli ultimi due mesi. Le migliaia d’impronte latenti sono laboriosamente identificate come appartenenti a militari della guarnigione o a pescatori in gita turistica, tranne quell’unica impronta ricostruita. Viene messa da parte insieme con la prova del DNA non identificato.