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De Soya conferma in silenzio. Incrocia lo sguardo di padre Farrell… senza animosità, per il momento, ma pronto a difendersi da ogni accusa.

:- Da quanto ho capito, la… mi pare che la sua nave corriere si chiami Raffaele, giusto?

De Soya annuisce. Ora capisce che quell’attenta formulazione delle frasi, quel rivolgere domande di cui già è nota la risposta… quel modo di fare è caratteristico degli avvocati. La Chiesa ha molti consulenti legali. E inquisitori.

— Pare che la Raffaele abbia seguito il programma da lei predisposto, non abbia trovato ostacoli immediati in fase di decelerazione e si sia posta in orbita intorno a Hebron — continua padre Farrell.

— Il guasto alla culla di risurrezione si è verificato in quel momento? — domanda de Soya.

— Da quanto ho capito, non è questo il caso — dice padre Farrell. Stacca per un istante gli occhi da de Soya, esamina la stanza come per calcolare il valore del mobilio e degli oggetti d’arte, a quanto pare non scopre nulla d’interessante e torna a fissare il prete-capitano. — Da quanto ho capito — riprende — voi quattro a bordo eravate prossimi alla piena risurrezione, quando la nave ha dovuto fuggire dal sistema. Lo choc da traslazione è stato, ovviamente, fatale. La nuova risurrezione, dopo quella già iniziata ma non completata, è molto più difficoltosa, come lei sa benissimo. Proprio a questo punto il sacramento è stato ostacolato da un guasto meccanico.

Segue un momento di silenzio. Immerso nei suoi pensieri, de Soya si rende conto solo vagamente del rumore di traffico terrestre che proviene dalla viuzza, del rombo di navi da carico che decollano dal vicino spazioporto. Alla fine dice: — Le culle sono state esaminate e riparate mentre eravamo in orbita intorno a Vettore Rinascimento, Padre Farrell.

Quest’ultimo annuisce impercettibilmente. — Abbiamo la documentazione. Credo che si trattasse di un errore di calibratura simile a quello nella culla automatizzata del lanciere Rettig. L’indagine continua, nella guarnigione del sistema di Vettore Rinascimento. Abbiamo anche esteso l’indagine ai sistemi di Mare Infinitum, di Epsilon Eridani e di Epsilon Indi, al mondo Grazia Inevitabile nel sistema Lacaille 9352, al Mondo di Barnard, a NCG 2629-4BIV, ai sistemi di Vega e di Tau Ceti.

De Soya può solo stupirsi. — Un’indagine davvero minuziosa — dice alla fine. Intanto pensa: "Per una simile indagine, di sicuro adoperano tutt’e due gli altri corrieri Arcangelo. Perché?".

— Sì — conferma padre Farrell.

De Soya sospira e si lascia andare un poco sui morbidi cuscini della poltrona del rettorato. — Così ci hanno trovati nel sistema di Svoboda e non hanno potuto risuscitare il lanciere Rettig…

Padre Farrell increspa appena le labbra sottili. — Sistema di Svoboda? No. Da quanto ho capito, la sua nave corriere è stata trovata nel sistema 70 Ophiuchi A, mentre decelerava verso Mare Infinitum.

De Soya si drizza sulla poltrona. — Non capisco. Ho programmato la Raffaele in modo che, se avesse dovuto abbandonare prima del tempo il sistema di Hebron, traslasse nel sistema della Pax seguente secondo lo schema di ricerca originario. Il pianeta successivo sarebbe stato Svoboda.

— Forse l’inseguimento da parte di navi ostili nel sistema di Hebron ha impedito un simile allineamento di traslazione — dice padre Farrell, senza enfasi. — In questo caso il computer della nave potrebbe avere deciso di tornare al punto di partenza.

— Può darsi — ammette de Soya, cercando di leggere l’espressione dell’altro. Tentativo inutile. — Lei ha detto "potrebbe avere deciso", Padre Farrell. Ancora non si sa? Il libro di bordo della nave non è stato esaminato?

Il silenzio di padre Farrell potrebbe valere un’affermazione o niente del tutto.

— E se siamo tornati a Mare Infinitum — continua de Soya — perché ci siamo svegliati qui su Pacem? Cos’è accaduto nel sistema 70 Ophiuchi A?

Ora padre Farrell sorride davvero. Un piccolissimo allungamento delle labbra sottili. — Per coincidenza, Padre Capitano, al momento della vostra traslazione il corriere Arcangelo Michele si trovava nello spazio della guarnigione di Mare Infinitum. Il capitano Wu era a bordo della Michele…

— Marget Wu? — domanda de Soya, senza curarsi se l’interruzione infastidisce padre Farrell.

— Esattamente. — Padre Farrell si toglie dai calzoni con la piega inamidata un immaginario peluzzo. — Considerando la… ah… la costernazione causata su Mare Infinitum dalla sua precedente visita…

— Ossia il trasferimento del vescovo Melandriano in un monastero per togliermelo dai piedi — dice de Soya. — E l’arresto di alcuni corrotti e traditori ufficiali della Pax che quasi sicuramente eseguivano furti e pastette sotto la supervisione di Melandriano…

Farrell alza la mano per interrompere de Soya. — Quegli eventi non rientrano nella mia sfera d’indagine, Padre Capitano. Mi sono limitato a rispondere alla sua domanda. Possiamo continuare?

De Soya lo guarda e sente la collera mischiarsi al cordoglio per la morte di Rettig nel turbine d’euforia narcotica della risurrezione.

— Il capitano Wu, che aveva già udito le proteste del vescovo Melandriano e di altri funzionari di Mare Infinitum, ha ritenuto più opportuno che lei fosse riportato su Pacem per la risurrezione.

— Così la nostra risurrezione è stata interrotta una seconda volta? — domanda de Soya.

— No. — Farrell non mostra traccia d’irritazione nella voce. — Nel sistema 70 Ophiuchi A, quando fu presa la decisione di riportarla al Comando della Pax e al Vaticano, il processo di risurrezione non era stato iniziato.

De Soya si guarda le dita. Tremano. Con l’occhio della mente vede la Raffaele e il suo carico di cadaveri, compreso il proprio. Prima un giro mortale nel sistema di Hebron, poi la decelerazione verso Mare Infinitum, poi il balzo verso Pacem. De Soya rialza subito gli occhi. — Per quanto tempo siamo rimasti morti, Padre?

— Trentadue giorni.

A momenti de Soya balza dalla poltrona. Alla fine torna ad accomodarsi e con voce controllata al massimo dice: — Se il capitano Wu ha deciso di deviare qui la nave prima che la risurrezione iniziasse nello spazio di Mare Infinitum, Padre, e se nello spazio di Hebron non c’è stata risurrezione, a questo punto dovremmo essere rimasti morti meno di settantadue ore. Calcolando tre giorni qui… dove abbiamo trascorso gli altri ventisei giorni, Padre?

Farrell fa scorrere le dita lungo la piega dei calzoni. — Ci sono stati ritardi nello spazio di Mare Infinitum — spiega freddamente. — L’indagine è iniziata lì. Sono state presentate proteste. Il lanciere Rettig è stato sepolto nello spazio, con tutti gli onori. Altri… compiti… sono stati portati a termine. La Raffaele è tornata con la Michele.

All’improvviso Farrell si alza e de Soya lo imita. — Padre Capitano — annuncia formalmente Farrell — devo porgerle i complimenti del cardinale segretario Lourdusamy e il suo augurio per un completo recupero in salute e vita nelle braccia di Cristo… e chiederle di presentarsi domattina alle sette precise nell’ufficio vaticano della Sacra Congregazione per la Dottrina e la Fede, per incontrare monsignor Luca Oddi e altri funzionari designati della Sacra Congregazione.

De Soya rimane intontito. Può solo battere i tacchi e chinare la testa in segno d’ubbidienza. È un gesuita e un ufficiale della flotta della Pax. È stato addestrato alla disciplina.

— Molto bene — dice padre Farrell e prende congedo.

Il Padre Capitano de Soya rimane nel salottino del rettorato per diversi minuti dopo l’uscita del Legionario di Cristo. Come semplice prete e ufficiale di un reparto combattente, è stato solo sfiorato dalla politica e dalle lotte interne della Chiesa, ma perfino un prete di provincia o un assorto militare della Pax conoscono la struttura basilare del Vaticano e i suoi scopi.