De Soya guarda l’enorme sagoma del cardinale passare dalla luce alla penombra. Le parole del prelato non sono per lui una novità.
Lourdusamy smette di andare avanti e indietro. — Ma Sua Santità ora sa che la progenie del cìbrido non è solo l’agente del Nucleo, Federico… è anche lo strumento del Dio Macchina.
De Soya capisce. Quando l’Inquisizione l’ha interrogato sui Canti, lui si è sentito ridurre in gelatina le viscere, al pensiero della punizione per avere letto il poema messo all’indice. Ma perfino quel libro proibito ammetteva che elementi delle IA del Nucleo avevano lavorato per secoli allo scopo di creare un’Intelligenza Finale… una divinità cibernetica che diffondesse nel tempo il proprio potere per dominare l’universo. In realtà sia i Canti sia la storia ufficiale della Chiesa riconoscono la battaglia nel tempo tra quel falso dio e il Nostro Signore. Nei Canti, il cìbrido Keats (il secondo cìbrido, in realtà, dal momento che il primo è stato sostituito dopo essere stato distrutto nella megasfera da una delle fazioni del Nucleo) è stato falsamente rappresentato come un candidato per il messia "dell’Intelligenza Finale umana"… quel blasfemo concetto teilhardiano sull’evoluzione di un dio umano. Il poema sosteneva che l’empatia era la chiave dell’evoluzione spirituale umana. La Chiesa ha corretto questo punto, mettendo in evidenza che l’ubbidienza alla volontà di Dio è la fonte della rivelazione e della salvezza.
— Grazie alla rivelazione — dice il cardinale Lourdusamy — Sua Santità sa dove la progenie del cìbrido e i suoi gonzi si trovano in questo stesso momento.
De Soya si sporge sulla poltrona. — Dove, Eccellenza?
— Sul mondo ghiacciato e deserto di Sol Draconis Septem — tuona il cardinale Lourdusamy. — Sua Santità è stato chiarissimo, su questo particolare. Ed è stato chiarissimo sulle conseguenze, se la progenie del cìbrido non viene fermata. — Gira intorno alla scrivania e si ferma accanto al prete-capitano. De Soya alza gli occhi, vede rosso ardente e bianco vivido, occhietti che trapassano i suoi. — Ora la bambina corre a cercare alleati — brontola in tono sincero il cardinale. — Alleati che l’aiutino nella distruzione della Pax e nella dissacrazione della Chiesa. In questo momento è stata come un virus micidiale in una zona disabitata: un potenziale pericolo, per il momento contenuto. Presto, se ci sfuggirà, maturerà e raggiungerà il pieno potere… il pieno potere del Maligno.
Sopra la lucida spalla del cardinale, de Soya vede le figure che sì contorcono nell’affresco del soffitto.
— I vecchi portali, dal primo all’ultimo, si apriranno nello stesso istante — tuona il cardinale. — Il demone Shrike, in milioni di repliche, ne uscirà per massacrare i cristiani. Gli Ouster saranno resi più potenti dalle armi del TecnoNucleo e dalle terribili tecnologie delle IA. Già hanno adoperato meccanismi subcellulari per rendersi superiori agli esseri umani e non più esseri umani. Già hanno ceduto la propria anima immortale in cambio della strumentazione per adattarsi allo spazio, per nutrirsi della luce solare, per esistere come… come piante nel buio. Le loro abilità guerriere saranno accresciute migliaia di volte dai motori segreti del Nucleo. Quest’orrenda forza non sarà negata, neppure dalla Chiesa. Miliardi di persone conosceranno la vera morte, perderanno il crucimorfo, avranno l’anima strappata dal corpo come cuore pulsante da un petto ancora vivo. Decine di miliardi moriranno. Gli Ouster si apriranno col fuoco la strada nella Pax, lasceranno solo deserto, come Vandali e Visigoti, distruggeranno Pacem, il Vaticano, tutto ciò che conosciamo. Uccideranno la pace stessa. Rinnegheranno la vita e dissacreranno il nostro principio della dignità dell’individuo.
De Soya rimane seduto e aspetta.
— Tutto ciò non deve accadere — dice il cardinale Lourdusamy. — Sua Santità prega ogni giorno perché non accada! Ma questi sono tempi perigliosi, Federico… per la Chiesa, per la Pax, per il futuro della razza umana. Sua Santità ha visto cosa potrebbe accadere e ha dedicato la vita di noi tutti, il sacro onore di noi tutti in quanto Prìncipi della Chiesa, a impedire la nascita di una realtà così tremenda.
De Soya alza gli occhi, mentre il cardinale si china più vicino.
— A questo punto, Federico, devo rivelarle una cosa che miliardi di Fedeli non sapranno ancora per mesi. Oggi, in questo stesso momento, davanti al Sinodo Interstellare dei Vescovi… Sua Santità annuncia una Crociata.
— Una Crociata? — ripete de Soya. Perfino l’impassibile monsignor Oddi si schiarisce la gola.
— Una Crociata contro gli Ouster — tuona il cardinale Lourdusamy. — Per secoli ci siamo difesi… la Grande Muraglia è uno stratagemma difensivo che interpone corpi e navi e vite cristiane sulla via degli aggressori Ouster… ma da oggi, per grazia di Dio, la Chiesa e la Pax passano all’offensiva.
— Come? — dice de Soya. Sa che le battaglie già infuriano nello spazio-di-nessuno fra la Pax e le regioni Ouster, riempiono migliaia di parsec di rapidi affondi e parate, di attacchi e ritirate. Ma con il debito temporale (il massimo viaggio da Pacem al limite estremo della Grande Muraglia comporta due anni di tempo/nave, pari a più di venti anni di debito temporale) il coordinamento sia in attacco sia in difesa diventa scarso, se non inesistente.
Il cardinale Lourdusamy sorride sinistramente e risponde: — Già ora, mentre parliamo, ogni mondo della Pax e del Protettorato riceve la richiesta… l’ordine… di dedicare tutte le risorse planetarie alla costruzione di un’unica grande nave… una sola nave per ogni mondo.
— Abbiamo migliaia di navi… — comincia il prete-capitano e s’interrompe.
— Infatti — dice il cardinale Lourdusamy, col tono di un gatto che faccia le fusa. — Queste nuove navi useranno la tecnologia Arcangelo. Ma non saranno, come la sua Raffaele, corrieri ad armatura leggera: saranno i più micidiali incrociatori da guerra che questo braccio della spirale abbia mai visto. In grado di traslare in qualsiasi punto della galassia in minor tempo di quanto occorra a una navetta per decollare ed entrare in orbita. Ogni nave avrà il nome del pianeta di provenienza, ciascuna sarà equipaggiata con devoti ufficiali della Pax come lei stesso… uomini e donne disposti a sopportare la morte e a ricevere la risurrezione… e sarà in grado di distruggere Sciami interi.
De Soya annuisce. — È questa, Eccellenza, la risposta del Santo Padre alla rivelazione della minaccia rappresentata dalla bambina?
Il cardinale Lourdusamy gira di nuovo intorno alla scrivania e si accomoda sul seggio dall’alto schienale, come se si sentisse esausto. — In parte, Federico. In parte. La costruzione di queste nuove navi inizierà nel giro del prossimo decennio standard. La tecnologia è complessa, molto complessa! Intanto il succubus cìbrido continua a propagare malattia come un virus che si diffonda. Questa parte dipende da lei… da lei e dal suo incrementato equipaggio di cercatori di virus.
— Incrementato? — ripete de Soya. — Il sergente Gregorius e il caporale Kee possono ancora venire con me?
— Sì — tuona il cardinale. — Sono stati già designati.
— Quale sarebbe l’incremento? — domanda de Soya, con il timore che alla missione sia assegnato un cardinale del Sant’Uffizio.
Il cardinale Lourdusamy apre le dita grassocce come se sollevasse il coperchio di uno scrigno del tesoro. — Una sola aggiunta all’equipaggio, Federico.
— Un ufficiale della Chiesa? — domanda il prete-capitano, curioso di sapere se il diskey papale sarà passato a un altro comandante.
Lourdusamy scuote la testa, provocando un tremolio di menti. — Un semplice guerriero, Padre Capitano de Soya. Una nuova razza di guerrieri, prodotta per il rinnovato Esercito di Cristo.
De Soya non capisce. Ha l’impressione che la Chiesa risponda con proprie biomodificazioni alla nanotecnologia Ouster. Questo sfiderebbe tutta la dottrina ecclesiastica che gli è stata insegnata.