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“Vattene di qui!” gli ordinò Rachel, prendendolo per la collottola per allontanarlo. Didi squittì come un maialino. Lei gli disse di smetterla di lamentarsi e senza troppe cerimonie lo spinse verso la porta. Poi cominciò a rimettere i detergenti al loro posto. Se avesse chiuso per bene le ante del mobile, nessuno avrebbe sentito l’odore del brandy. E se anche lo avessero sentito, si disse, cosa avrebbero trovato? Solo una bottiglia rotta. Stava per richiudere le ante, quando vide qualcos’altro accanto al brandy. Non una ma ben due buste, entrambe spesse. O Danny scriveva lettere molto lunghe, pensò Rachel, oppure le foto erano più numerose di quanto ricordasse. Prese le buste che erano state a contatto con il muro ed erano coperte di frammenti di intonaco marcio. Ma per il resto erano intatte. Una delle due era molto più pesante dell’altra. Non conteneva né lettere né fotografie, pensò; molto più probabilmente un piccolo libro.

Ma quello non era il momento per pensare al contenuto delle buste; le avrebbe esaminate a casa con calma. Chiuse il mobile, richiuse la porta e, dopo aver dato un saluto sbrigativo a Didi, lasciò il salotto.

Se Garrison fosse entrato ora, non sarebbe riuscita a raccontare una bugia plausibile. Aveva il piacere della scoperta dipinto sul viso. Si infilò le buste in una tasca del cappotto e si affrettò a scendere le scale, tenendo d’occhio la porta d’ingresso; ma la fortuna che le aveva permesso di trovare le buste non l’abbandonò. Arrivata nell’atrio, sbirciò fuori per assicurarsi che non ci fossero fotografi e, vedendo che il marciapiede era deserto, uscì sotto la pioggia battente, soddisfatta di se stessa.

Otto

1

Ancora una volta, anche se brevemente, devo interrompere la narrazione per parlarvi di mia sorella. Qualche ora fa è tornata in camera mia per raccontarmi i dettagli delle nozze.

“Non hai scuse”, ha esordito. “Ci devi essere.”

“Non sono mai stato a un matrimonio lesbico”, ho ribattuto io, “non saprei cosa fare.”

“Essere contento per me, per esempio.”

“Ma lo sono.”

“Voglio che tu balli e ti ubriachi e faccia un discorso sentimentale sulla nostra infanzia.”

“Su cosa? Su papà che ti mostrava le sue grazie?”

Lei mi ha lanciato un’occhiata feroce.

“Alice ti ha mai vista arrabbiata?” le ho domandato.

“Una volta o due.”

“No, voglio dire davvero arrabbiata, del genere potrei-strapparti-il-cuore-e-mangiarmelo. ”

“Mmm… no.”

“Non dovresti avvertirla prima del sì? Insomma, puoi essere terrificante certe volte.”

“Anche lei. È l’unica ragazza tra otto fratelli.”

“Ha sette fratelli?”

“Sette fratelli. E la trattano tutti con grande rispetto.”

“La sua famiglia è ricca?”

“No, sono dei poveracci. Due dei suoi fratelli sono in galera. Suo padre è un alcolizzato e beve birra a colazione.”

“Sei sicura che non stia con te solo per i soldi?” le ho chiesto. Marietta mi ha fulminato con lo sguardo. “Gesù, era soltanto una domanda. È solo che non voglio vederti soffrire.”

“Se sei così sospettoso, allora vieni a conoscerla. Vieni a conoscere tutte le mie amiche.”

“Sai che non posso farlo.”

“Perché no? E non dirmi che non puoi perché stai lavorando.”

“È la verità. Lavoro giorno e notte.”

“Ma questo è molto più importante del tuo dannatissimo libro. Si tratta della donna che amo e adoro e idolatro.”

“Mmm. Ami, adori e idolatri, eh? Dev’essere brava a letto.”

“È la migliore, Eddie. E intendo dire la migliore in assoluto. Mi lecca come se fosse stata lei a inventarlo. Grido così forte da far tremare la roulotte.”

“Vive in una roulotte? Sei certa di fare la cosa giusta?”

“Per la maggior parte del tempo, sì”, ha risposto.

“Ma…?”

“Ma cosa?”

“No. Dimmelo tu. Per la maggior parte del tempo, hai detto. È abbastanza?”

“Va bene, furbacchione. Quando hai conosciuto Chiyojo eri assolutamente sicuro — senza ombra di dubbio — che fosse la donna giusta per te?”

“Assolutamente.”

“Ma hai avuto una relazione con suo fratello”, mi ha rammentato lei.

“E allora?”

“E allora eri così certo di voler sposare una donna quando ti scopavi suo fratello?”

“Era una cosa diversa. Lui era…”

“Un travestito.”

“No. Era un attore.” Marietta ha alzato gli occhi al cielo. “Ma come siamo arrivati a discutere di questo?” ho domandato.

“Stavi cercando di convincermi a non sposare Alice.”

“No. Tutt’altro. Volevo solo farti notare che… A essere sincero, non so cosa volevo farti notare. Lasciamo perdere.”

Marietta mi si è avvicinata e mi ha preso la mano. “Sai, parlare con te mi fa molto bene”, ha detto.

“Sul serio?”

“Sì, mi fai riflettere sulle cose. Mi ci fai pensare due volte.”

“Non so fino a che punto sia un bene. A volte rimpiango di aver riflettuto tanto in certe occasioni prima di agire. Avrei potuto fare di meglio in vita mia.”

“Penso che Alice sia la donna giusta per me, Eddie.”

“Allora sposala, Cristo santo.”

Lei mi ha stretto la mano con forza. “Voglio davvero che tu la conosca prima. Voglio la tua opinione. Significa molto per me.”

“Allora potresti portarla qui”, ho detto io. Marietta mi ha guardato, poco convinta. “Prima o poi dovrà vedere questo posto. E credo che sia tu sia io potremo farci un’idea più chiara di lei, vedendo le sue reazioni.”

“Vuoi dire che dovremmo raccontarle tutto?”

“Certo che no. Non tutto. Nessuno potrebbe sopportarlo. Ma abbastanza per capire se è pronta per la verità.”

“Mmm. E tu mi aiuterai?”

“In che modo?”

“Impedendo a Cesaria di spaventarla.”

“Non potrò fermarla, se deciderà di fare qualcosa. Nessuno c’è mai riuscito, nemmeno papà.”

“Ma sono sicura che farai del tuo meglio.”

“Sì. Sarò la voce della ragione, sempre che serva a qualcosa.”

“Dirai a Cesaria che è stata una tua idea?”

“Se proprio devo”, ho risposto con un sospiro.

“Allora siamo d’accordo. Vado subito a parlarne ad Alice.”

“Ti chiedo solo di avvertirmi con un po’ di anticipo. Così potrò organizzarmi.”

“Sono così eccitata.”

“Oh, Signore. Questo sì che mi preoccupa.”

Naturalmente adesso mi pento di aver accettato. Ma cos’altro posso fare? È chiaro che si tratta di una relazione seria. Marietta prova un sentimento molto profondo per questa donna. Glielo leggo negli occhi. Lo sento nella sua voce. E sarei un’ipocrita se, mentre scrivo con tanto entusiasmo della grande passione tra Rachel e Galilee, cercassi di ignorare ciò che sta accadendo proprio sotto i miei occhi.

Comunque ormai ho accettato. Alice verrà qui e accadrà quello che deve accadere.

Nel frattempo, ho una storia da raccontare.

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