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— E il quarto dentino è spuntato ieri — disse Claire indicandoglielo.

— Questo è il modo che ha la natura per avvisarti che è arrivata l’ora di mangiare la crema di riso — ammonì con falsa serietà la dottoressa. Andy le afferrò un braccio, fissando con gli occhietti vispi i cerchietti d’oro che lei portava alle orecchie, completamente disinteressato ormai alla pappa. — Non agitarti troppo, Claire. Con il primo figlio c’è sempre la tendenza a esagerare per rassicurare se stessi che si è in grado di fare tutto. Con il secondo sarai più calma. Ti garantisco che tutti i bambini imparano a mangiare la crema di riso prima dei vent’anni, nonostante tutti i nostri sforzi.

In qualche modo sollevata, Claire rise. — È solo che il signor Van Atta mi aveva chiesto dei suoi progressi.

— Ah! — Le labbra della dottoressa Yei si strinsero in un sorrisetto tirato. — Capisco. — Difese l’orecchino da un nuovo attacco piuttosto deciso, mettendo Andy appena fuori portata. Il bambino esplose in un parossismo di movimenti annaspanti che riuscirono solo a farlo roteare. Aprì la bocca per protestare e la dottoressa Yei si arrese immediatamente, ma prese tempo, limitandosi a tendere le dita.

Una mano dopo l’altra, Andy si diresse di nuovo verso l’orecchino. — Forza, raggiungilo — lo incitò Tony.

— Bene — disse la dottoressa, rivolgendo la propria attenzione a Claire. — In effetti ero venuta per comunicarti una buona notizia. La Compagnia è così contenta di come si sono messe le cose con Andy, che ha deciso di anticipare la data della tua seconda gravidanza.

Alle spalle della dottoressa Yei, Tony sorrise felice, stringendo le mani superiori in un gesto di vittoria. Claire fece dei gesti imbarazzati perché la smettesse, ma non riuscì a trattenere un sorriso.

— Accidenti — disse Claire, tutta eccitata. Allora la Compagnia riteneva che lei si stesse comportando bene. C’erano stati giorni in cui era stata molto depressa, pensando che nessuno si accorgesse di come ce la stava mettendo tutta. — Anticipare di quanto?

— I tuoi cicli mensili sono ancora ritardati a causa dell’allattamento al seno, vero? Domattina hai un appuntamento in infermeria con il dottor Minchenko che ti darà una medicina per farli ricominciare. Potrai cominciare a provare dopo il secondo ciclo.

— Oh, santo cielo, così presto! — Claire si interruppe, fissando Andy che si contorceva e ricordando quanto la prima gravidanza l’avesse stancata. — Immagino di potercela fare. Ma che cosa ne è stato di quell’intervallo ideale di due anni e mezzo di cui parlava?

La dottoressa Yei scelse con cura le parole. — C’è un impulso che riguarda l’intero Progetto per aumentare la produttività. In tutti i settori. — La dottoressa, che con Claire era sempre stata sincera, sorrise in modo ingannevole. Guardò Tony, che galleggiava felice, e strinse le labbra.

— Sono contenta che ci sia anche tu, Tony, perché ho delle buone notizie anche per te. Il tuo istruttore, il signor Graf, ti ha assegnato il massimo dei voti nella sua classe. Così sei stato scelto come caposquadra per il primo contratto relativo al Progetto Cay che la GalacTech è riuscita a ottenere. Tu e i tuoi compagni partirete tra circa un mese per una destinazione chiamata Stazione Kline. È all’estremità opposta del punto di connessione del corridoio, al di là della Terra, ed è un viaggio molto lungo. Il signor Graf verrà con voi, per completare l’addestramento durante il viaggio e per fungere da tecnico supervisore.

Dall’altra parte della stanza, Tony esclamò eccitato: — Finalmente! Lavoro vero! Ma… — si interruppe, colpito. Claire, che ci era già arrivata, sentì il viso trasformarsi in una maschera. — Ma come farà Claire a mettere in cantiere un bambino se il mese prossimo io sarò in viaggio per chissà dove?

— Il dottor Minchenko congelerà dei campioni di sperma prima che tu parta — azzardò Claire. — Vero…?

— Ah… ehm. In verità non sono questi i programmi. Il tuo prossimo bambino avrà come padre Rudy, delle Installazioni di Microsistemi.

— Oh, no! — ansimò Claire.

La dottoressa Yei studiò i loro visi e atteggiò il proprio ad un’espressione severa. — Rudy è un ragazzo molto simpatico e sono sicura che questa tua reazione lo ferirebbe. Dopo tutti i nostri discorsi, questa non può certo essere una sorpresa per te, Claire.

— Sì, ma., speravo, visto che Tony ed io ci eravamo comportati così bene, che ci avrebbero lasciato… lo avrei chiesto al Dottor Cay!

— Che non è più con noi — sospirò la dottoressa. — E così ci siete cascati e vi siete legati come coppia. Vi avevo avvertiti di non farlo, vero?

Claire abbassò la testa. Ora anche il viso di Tony era simile ad una maschera.

— Claire, Tony, lo so che vi sembra dura, ma voi della prima generazione vi portate dietro un fardello speciale. Siete il primo passo di un progetto a lunga scadenza della GalacTech estremamente complesso, che copre intere generazioni. Le vostre azioni avranno un effetto dirompente… Sentite, questa per voi non è affatto la fine del mondo. Per Claire è stata programmata una lunga attività riproduttiva, ed è molto probabile che un giorno possiate rimettervi insieme. E tu, Tony, sei tra i migliori. La GalacTech non vuole sprecarti. Ci saranno altre ragazze…

— Non voglio altre ragazze — disse testardo Tony, — solo Claire.

La dottoressa Yei tacque, e poi riprese. — Non dovrei ancora dirtelo, ma Sinda, del reparto Alimentazione, è la prossima per te. Ho sempre pensato che sia una ragazza estremamente carina.

— Quando ride sembra una sega arrugginita.

La dottoressa sbuffò impaziente: — Ne discuteremo più tardi. A lungo. Adesso devo parlare con Claire. — Lo spinse con fermezza fuori dalla porta e la richiuse, incurante del suo broncio e delle sue proteste soffocate.

La dottoressa Yei si voltò verso Claire e la fissò con uno sguardo deciso. — Claire, tu e Tony avete continuato ad avere rapporti sessuali anche dopo che sei rimasta incinta?

— Il dottor Minchenko ha detto che non avrebbe fatto del male al bambino.

— Il dottor Minchenko lo sapeva?

— Non so… io gliel’ho chiesto così, in generale. — Claire si fissò le mani con espressione colpevole. — Si aspettava che smettessimo?

— Be’, sì!

— Non ci ha detto di farlo.

— Non me lo avete chiesto. E in effetti, adesso che ci penso, siete stati molto attenti a non menzionare l’argomento… oh, come ho fatto ad essere così cieca?

— Ma i terricoli lo fanno sempre — si difese Claire.

— Come fai a sapere quello che fanno i terricoli?

— Silver dice che il signor Van Atta… — Claire si interruppe di colpo.

La dottoressa diventò di colpo attentissima. — Cosa sai tu di Silver e del signor van Atta?

— Be’, tutto, immagino. Voglio dire, tutti eravamo curiosi di sapere come lo facevano i terricoli. — Claire si interruppe. — I terricoli sono strani - aggiunse poi.

Dopo un attimo di smarrimento, la dottoressa si nascose il viso tra le mani per dissimulare l’improvviso rossore, senza poter fare a meno di ridacchiare. — E così Silver vi ha fornito informazioni dettagliate?

— Be’, sì — Claire osservò cautamente la psicologa.

La dottoressa represse una risatina, mentre nei suoi occhi nasceva una strana luce, in parte di divertimento e in parte di irritazione. — Immagino… immagino che sarà meglio dire a Tony di non farne parola. Ho paura che al signor Van Atta non farebbe piacere se sapesse che le sue attività personali hanno un pubblico di seconda mano.

— Va bene — acconsentì dubbiosa Claire. — Ma… lei ha sempre voluto sapere tutto di me e Tony.

— È diverso, noi stavamo cercando di aiutarvi.