- Ora le racconterò di me, - proseguì Renzo; e raccontò in succinto la giornata di Milano, la fuga; e come era sempre stato lontano da casa, e ora, essendo ogni cosa sottosopra, s'era arrischiato d'andarci; come non ci aveva trovato Agnese; come in Milano aveva saputo che Lucia era al lazzeretto. - E son qui, - concluse, - son qui a cercarla, a veder se è viva, e se... mi vuole ancora... perché... alle volte...
- Ma, - domandò il frate, - hai qualche indizio dove sia stata messa, quando ci sia venuta?
- Niente, caro padre; niente se non che è qui, se pur la c'è, che Dio voglia!
- Oh poverino! ma che ricerche hai tu finora fatte qui?
- Ho girato e rigirato; ma, tra l'altre cose, non ho mai visto quasi altro che uomini. Ho ben pensato che le donne devono essere in un luogo a parte, ma non ci sono mai potuto arrivare: se è così, ora lei me l'insegnerà.
- Non sai, figliuolo, che è proibito d'entrarci agli uomini che non abbiano qualche incombenza?
- Ebbene, cosa mi può accadere?
- La regola è giusta e santa, figliuolo caro; e se la quantità e la gravezza de' guai non lascia che si possa farla osservar con tutto il rigore, è una ragione questa perché un galantuomo la trasgredisca?
- Ma, padre Cristoforo! - disse Renzo: - Lucia doveva esser mia moglie; lei sa come siamo stati separati; son venti mesi che patisco, e ho pazienza; son venuto fin qui, a rischio di tante cose, l'una peggio dell'altra, e ora...
- Non so cosa dire, - riprese il frate, rispondendo piuttosto a' suoi pensieri che alle parole del giovine: - tu vai con buona intenzione; e piacesse a Dio che tutti quelli che hanno libero l'accesso in quel luogo, ci si comportassero come posso fidarmi che farai tu. Dio, il quale certamente benedice questa tua perseveranza d'affetto, questa tua fedeltà in volere e in cercare colei ch'Egli t'aveva data; Dio, che è più rigoroso degli uomini, ma più indulgente, non vorrà guardare a quel che ci possa essere d'irregolare in codesto tuo modo di cercarla. Ricordati solo, che, della tua condotta in quel luogo, avremo a render conto tutt'e due; agli uomini facilmente no, ma a Dio senza dubbio. Vien qui -. In così dire, s'alzò, e nel medesimo tempo anche Renzo; il quale, non lasciando di dar retta alle sue parole, s'era intanto consigliato tra sé di non parlare, come s'era proposto prima, di quella tal promessa di Lucia. “ Se sente anche questo, - aveva pensato, - mi fa dell'altre difficoltà sicuro. O la trovo; e saremo sempre a tempo a discorrerne; o... e allora! che serve? ”
Tiratolo sull'uscio della capanna, ch'era a settentrione, il frate riprese: - Senti; il nostro padre Felice, che è il presidente qui del lazzeretto, conduce oggi a far la quarantina altrove i pochi guariti che ci sono. Tu vedi quella chiesa lì nel mezzo... - e, alzando la mano scarna e tremolante, indicava a sinistra nell'aria torbida la cupola della cappella, che torreggiava sopra le miserabili tende; e proseguì: - là intorno si vanno ora radunando, per uscire in processione dalla porta per la quale tu devi essere entrato.
- Ah! era per questo dunque, che lavoravano a sbrattare la strada.
- Per l'appunto: e tu devi anche aver sentito qualche tocco di quella campana.
- N'ho sentito uno.
- Era il secondo: al terzo saran tutti radunati: il padre Felice farà loro un piccolo discorso; e poi s'avvierà con loro. Tu, a quel tocco, portati là; cerca di metterti dietro quella gente, da una parte della strada, dove, senza disturbare, né dar nell'occhio, tu possa vederli passare; e vedi... vedi... se la ci fosse. Se Dio non ha voluto che la ci sia; quella parte, - e alzò di nuovo la mano, accennando il lato dell'edifizio che avevan dirimpetto: - quella parte della fabbrica, e una parte del terreno che è lì davanti, è assegnata alle donne. Vedrai uno stecconato che divide questo da quel quartiere, ma in certi luoghi interrotto, in altri aperto, sicché non troverai difficoltà per entrare. Dentro poi, non facendo tu nulla che dia ombra a nessuno, nessuno probabilmente non dirà nulla a te. Se però ti si facesse qualche ostacolo, dì che il padre Cristoforo da *** ti conosce, e renderà conto di te. Cercala lì; cercala con fiducia e... con rassegnazione. Perché, ricordati che non è poco ciò che tu sei venuto a cercar qui: tu chiedi una persona viva al lazzeretto! Sai tu quante volte io ho veduto rinnovarsi questo mio povero popolo! quanti ne ho veduti portar via! quanti pochi uscire!... Va' preparato a fare un sacrifizio...
- Già; intendo anch'io, - interruppe Renzo stravolgendo gli occhi, e cambiandosi tutto in viso; - intendo! Vo: guarderò, cercherò, in un luogo, nell'altro, e poi ancora, per tutto il lazzeretto, in lungo e in largo... e se non la trovo!...
- Se non la trovi? - disse il frate, con un'aria di serietà e d'aspettativa, e con uno sguardo che ammoniva.
Ma Renzo, a cui la rabbia riaccesa dall'idea di quel dubbio aveva fatto perdere il lume degli occhi, ripeté e seguitò: - se non la trovo, vedrò di trovare qualchedun altro. O in Milano, o nel suo scellerato palazzo, o in capo al mondo, o a casa del diavolo, lo troverò quel furfante che ci ha separati; quel birbone che, se non fosse stato lui, Lucia sarebbe mia, da venti mesi; e se eravamo destinati a morire, almeno saremmo morti insieme. Se c'è ancora colui, lo troverò...
- Renzo! - disse il frate, afferrandolo per un braccio, e guardandolo ancor più severamente.
- E se lo trovo, - continuò Renzo, cieco affatto dalla collera, - se la peste non ha già fatto giustizia... Non è più il tempo che un poltrone, co' suoi bravi d'intorno, possa metter la gente alla disperazione, e ridersene: è venuto un tempo che gli uomini s'incontrino a viso a viso: e... la farò io la giustizia!
- Sciagurato! - gridò il padre Cristoforo, con una voce che aveva ripresa tutta l'antica pienezza e sonorità: - sciagurato! - e la sua testa cadente sul petto s'era sollevata; le gote si colorivano dell'antica vita; e il fuoco degli occhi aveva un non so che di terribile.
- Guarda, sciagurato! - E mentre con una mano stringeva e scoteva forte il braccio di Renzo, girava l'altra davanti a sé, accennando quanto più poteva della dolorosa scena all'intorno. - Guarda chi è Colui che gastiga! Colui che giudica, e non è giudicato! Colui che flagella e che perdona! Ma tu, verme della terra, tu vuoi far giustizia! Tu lo sai, tu, quale sia la giustizia! Va', sciagurato, vattene! Io, speravo... sì, ho sperato che, prima della mia morte, Dio m'avrebbe data questa consolazione di sentir che la mia povera Lucia fosse viva; forse di vederla, e di sentirmi prometter da lei che rivolgerebbe una preghiera là verso quella fossa dov'io sarò. Va', tu m'hai levata la mia speranza. Dio non l'ha lasciata in terra per te; e tu, certo, non hai l'ardire di crederti degno che Dio pensi a consolarti. Avrà pensato a lei, perché lei è una di quell'anime a cui son riservate le consolazioni eterne. Va'! non ho più tempo di darti retta.
E così dicendo, rigettò da sé il braccio di Renzo, e si mosse verso una capanna d'infermi.
- Ah padre! - disse Renzo, andandogli dietro in atto supplichevole: - mi vuol mandar via in questa maniera?
- Come! - riprese, con voce non meno severa, il cappuccino. - Ardiresti tu di pretendere ch'io rubassi il tempo a questi afflitti, i quali aspettano ch'io parli loro del perdono di Dio, per ascoltar le tue voci di rabbia, i tuoi proponimenti di vendetta? T'ho ascoltato quando chiedevi consolazione e aiuto; ho lasciata la carità per la carità; ma ora tu hai la tua vendetta in cuore: che vuoi da me? vattene. Ne ho visti morire qui degli offesi che perdonavano; degli offensori che gemevano di non potersi umiliare davanti all'offeso: ho pianto con gli uni e con gli altri; ma con te che ho da fare?
- Ah gli perdono! gli perdono davvero, gli perdono per sempre! - esclamò il giovine.
- Renzo! - disse, con una serietà più tranquilla, il frate: pensaci; e dimmi un poco quante volte gli hai perdonato.
E, stato alquanto senza ricever risposta, tutt'a un tratto abbassò il capo, e, con voce cupa e lenta, riprese: - tu sai perché io porto quest'abito.