Una conseguenza di tale filosofia, nonché la ragione per cui la Chiesa e la Pax cercano di distruggerci, è questa: per secoli abbiamo continuato a modificare l’evoluzione umana in modo che si adatti alle esigenze dell’ambiente. Finora non ci sono specie di umanità distinte e separate, diverse dall’Homo sapiens; tutti noi qui presenti potremmo incrociarci con ogni essere umano della Pax o dei templari. Ma le differenze crescono, il distacco genetico si allarga. Già esistono forme di umanità Ouster tanto diverse da confinare con nuove specie umane, e queste differenze sono trasmesse geneticamente alla nostra prole!
Cosa, questa, che la Chiesa non può tollerare. Perciò siamo impegnati in questa terribile guerra, per decidere se l’umanità deve rimanere per sempre una sola specie o se può continuare la nostra celebrazione della diversità nell’universo.
Aenea: Grazie, cittadina Sian Quintana Ka’an. Sono sicura che la sua spiegazione è stata utile ai miei amici che ancora non conoscevano lo spazio Ouster, ma anche a tutti noi, come importante promemoria mentre prendiamo queste gravi decisioni. Qualcun altro desidera la parola?
Dalai Lama: Amica Aenea, avrei un commento e una domanda per te. Con la sua promessa d’immortalità, la Pax ha indotto perfino me a considerare, solo per un istante, la conversione alla fede cristiana. Tutti qui amiamo la vita, è il filo luminoso della nostra comunità. Puoi dirci perché il crucimorfo è male per noi? La sua natura di simbionte o parassita, devo aggiungere, non lo rende poi così inverosimile, a me o a tanti altri. Nel nostro corpo esistono molte forme di vita, i batteri nell’intestino, per esempio, che si nutrono di noi e tuttavia ci permettono di vivere. Amica Aenea, cos’è in realtà il crucimorfo? E perché dovremmo sfuggirlo?
Aenea (chiude gli occhi per un secondo, sospira, li riapre e guarda in viso il bambino): Santità, il crucimorfo è nato dalla disperazione delle entità del TecnoNucleo, nelle ore che precedettero la Caduta dei teleporter, a causa dell’attacco di Meina Gladstone.
Il TecnoNucleo, come ho discusso con tutti voi in dibattiti diversi, vive e pensa solo come parassita. In questo senso, la specie umana è stata a lungo un compagno simbiotico del Nucleo. La nostra tecnologia è stata creata e limitata da progetti del Nucleo. Le nostre società sono state create, modificate e distrutte da piani del Nucleo e da paure del Nucleo. La nostra esistenza come esseri umani è stata largamente determinata dal continuo balletto di paura e di parassitismo con le IA del Nucleo.
Dopo la Caduta, perduto il controllo dell’Egemonia mediante le sfere dati e i teleporter, perduta la più grande macchina da calcolo, ossia lo sfruttamento parassitico diretto dei miliardi di cervelli umani che transitavano nel Vuoto che lega per mezzo dei cosiddetti teleporter, le entità del TecnoNucleo hanno dovuto trovare un nuovo modo di sfruttare la specie umana. E trovarlo in fretta.
Ecco dunque il crucimorfo. Si tratta di nanotecnologia del livello più raffinato e più dannoso. Mentre i nostri amici Ouster usano l’ingegneria genetica avanzata, combinata con la nanotecnologia, per promuovere la causa della vita nell’universo, il TecnoNucleo usa le stesse cose per favorire la causa del proprio iperparassitismo.
Ogni crucimorfo è composto di miliardi di entità nanotec collegate al Nucleo, ciascuna in contatto con altri crucimorfi e col Nucleo mediante un uso terribilmente scorretto del Vuoto che lega. Il Nucleo conosce da un millennio il Vuoto che lega e lo ha usato, male, per quasi altrettanto tempo. La cosiddetta propulsione Hawking ha provocato buchi nel Vuoto. Poi i teleporter hanno lacerato il tessuto essenziale del Vuoto. La metasfera dati azionata dal Nucleo e l’astrotel istantaneo hanno rubato informazioni dal Vuoto che lega, in modi che hanno accecato intere specie, distrutto millenni di memoria. Ma proprio il crucimorfo è il più cinico e terribile uso scorretto del Vuoto.
Ciò che a molti di noi fa sembrare miracoloso il crucimorfo non è la capacità di ripristinare la vita — la tecnologia ha offerto per secoli variazioni sul tema — ma la capacità di ripristinare il carattere e i ricordi della persona defunta. Se si considera che questo richiede una capacità di memoria superiore a 6 x 1023 bytes per ogni individuo risuscitato, il crucimorfo pare davvero miracoloso. Quei pochi nella gerarchia della Chiesa cattolica al corrente del ruolo segreto del Nucleo in tutte le risurrezioni ascrivono questo sconvolgente, impossibile, potere di calcolo al potenziale di memoria della megasfera del Nucleo.
Ma il TecnoNucleo non possiede niente che si avvicini a quel potere di calcolo. In realtà, perfino nel pieno rigoglio del tentativo dei Finali di creare la perfetta entità calcolatrice, l’Intelligenza Finale, l’analizzatore di tutte le variabili, nessuna IA o serie di IA aveva la capacità di memoria sufficiente a registrare e risuscitare anche un solo corpo/personalità umano. In realtà, anche se il Nucleo avesse avuto quella capacità di memoria, non avrebbe mai avuto l’energia necessaria per riformare atomi e molecole nella precisa entità vivente che è il corpo di un essere umano, né tanto meno di riprodurre l’intricata danza forma-onda che è la personalità umana.
Per il Nucleo, la risurrezione di un solo individuo era e rimane impossibile.
A meno, cioè, di danneggiare ancora il Vuoto che lega, l’ambiente transtemporale e interstellare per la memoria e le emozioni di tutte le specie senzienti.
Cosa che il TecnoNucleo ha fatto senza pensarci due volte. Il Vuoto che lega è ciò che registra l’individuale fronte d’onda della personalità di quegli esseri umani che portano il crucimorfo; il crucimorfo in sé è poco più di un congegno nanotecnologico per trasferire dati, prodotto dal Nucleo.
Ma ogni volta che una persona viene risuscitata, parti di migliaia di personalità, umane e non umane, vengono cancellate dalla registrazione permanente, il Vuoto che lega. Quelli di voi che hanno fatto comunione con me, che hanno appreso il linguaggio dei morti e dei vivi, che hanno tentato di udire la musica delle sfere e hanno soppesato la potenzialità di muovere quel primo passo nel Vuoto che lega, capiscono quale terribile barbarie questo vandalismo rappresenti. Deve fermarsi. Io devo fermarlo.
(Aenea chiude gli occhi per qualche momento, li riapre e continua.)
Ma questo non è l’unico male del crucimorfo.
Lo ripeto, le IA del Nucleo sono parassiti. Non possono cambiare la propria natura. Hanno dato alla specie umana la risurrezione mediante il crucimorfo sia per poterla controllare tramite la Chiesa — anche, in caso disperato, somministrando dolore agli individui per mezzo del crucimorfo — sia per un’altra ragione…
La Caduta dei teleporter pose fine all’uso di triliardi di neuroni umani nel tentativo di ottenere l’Intelligenza Finale collegata alla sfera dati. Senza il trucco dei teleporter che consentiva di attaccarsi come sanguisughe ai cervelli umani ospiti per rubare la stessa energia vitale dei neuroni e dei fronti d’onda olistici e per collegare miliardi di menti umane in calcolatori in parallelo, il progetto Intelligenza Finale fu costretto a fermarsi. Con i crucimorfi, il parassitismo a danno del cervello umano è ripreso.
Ma ora è più complesso del puro e semplice collegamento in spazio dati di miliardi di menti umane in parallelo per gli scopi del Nucleo. Molti anni fa, nel lontano XX secolo, ricercatori umani che trattavano simili reti neurali composte di intelligenze silicee pre-IA, scoprirono che il modo migliore per rendere creativa una rete neurale era di ucciderla. In quei secondi di morte, perfino negli ultimi nanosecondi di esistenza di una coscienza senziente o quasi-senziente, il processo lineare, essenzialmente binario, di rete neurale calcolatrice saltava le barriere e diventava follemente creativo nella quasi mortale liberazione dal calcolo a base binaria spento-acceso.