Capomastro George Tsarong: Allora non c’è speranza? Non possiamo fare niente per aiutare i nostri amici?
Ouster Navson Hamnim: Scusatemi se vi interrompo, signor Tsarong, signora Aenea, ma dovremmo spiegare ai nostri amici che quando per noi sciami Ouster e alleati templari sarà tempo di passare all’offensiva contro la Pax, il nostro primo obiettivo è di liberare i vari pianeti labirinto e di riportare in vita, se possibile, quelle popolazioni.
La Dorje Phamo (ad alta voce): Riportarle in vita? Com’è possibile? Come si potrebbero riportare in vita?
Aenea: Colpendo direttamente il TecnoNucleo.
Lhomo Dondrub: E dov’è il TecnoNucleo, Aenea? Dimmelo e ci andrò subito a dare battaglia a quelle vigliacche IA.
Aenea: La vera sede del TecnoNucleo, Lhomo, è il segreto meglio custodito fin da quando le IA lasciarono la Vecchia Terra, mille anni standard fa. Da allora hanno tenuto nascosta la loro reale ubicazione fisica: la segretezza è la loro migliore difesa contro una eventuale ribellione degli ospiti contro i parassiti.
Colonnello Fedmahn Kassad: Meina Gladstone era convinta che il Nucleo si trovasse negli interstizi dell’ambiente teleporter, che le IA fossero simili a invisibili ragni in una invisibile tela. Proprio per questo autorizzò la distruzione della rete teleporter spaziale, per colpire il Nucleo. Si sbagliava? I teleporter furono distrutti per nulla?
Aenea: Si sbagliava, Fedmahn. L’ubicazione fisica del Nucleo non era nell’ambiente teleporter, che è poi il tessuto del Vuoto che lega. Ma la distruzione dei teleporter non fu inutile: privò il Nucleo dell’ambiente parassitico che consentiva alle IA di nutrirsi delle menti umane e nello stesso tempo ridusse al silenzio una parte della megasfera.
Lhomo Dondrub: Ma, Aenea, tu sai dove il Nucleo risiede?
Aenea: Credo di saperlo.
Lhomo Dondrub: Ce lo dirai, così potremo attaccarli con unghie e denti e proiettili e armi al plasma?
Aenea: Non lo dirò per ora, Lhomo. Aspetto di essere sicura. In ogni caso, il Nucleo non può essere attaccato con armi fisiche, così come non può essere invaso da entità fisiche.
Fedmahn Kassad: Perciò ancora una volta è impenetrabile ai nostri attacchi? Inaccessibile al confronto?
Aenea: No, non è impenetrabile né inaccessibile. Se il fato lo consente, porterò di persona l’attacco al Nucleo fisico. Anzi, l’attacco è già iniziato in modi che mi auguro di chiarire più tardi. E vi prometto che affronterò le IA nella loro tana.
Fedmahn Kassad: Signora Aenea, figlia di Brawne, posso farle ancora una domanda sul mio destino e sul mio futuro?
Aenea: Proverò a rispondere, colonnello; ma sono riluttante, ripeto, a discutere particolari di un argomento così fluido come il nostro futuro.
Fedmahn Kassad: Riluttante o no, bambina, credo di meritare una risposta a questa domanda. Anch’io ho letto i maledetti Canti. C’è scritto che seguii nel futuro l’apparizione Moneta, mentre combattevo lo Shrike, nel tentativo di impedirgli di massacrare gli altri pellegrini. Questo è vero: alcuni mesi fa sono giunto qui. Moneta scomparve, ma è ricomparsa nella versione più giovane, Rachel Weintraub. Però i Canti dicono pure che presto combatterò una terribile battaglia contro legioni di Shrike, che morirò e che sarò sepolto nella Tomba del Tempo costruita di recente, il Monolito di Cristallo, dove il mio corpo viaggia indietro nel tempo, accompagnato da Moneta. Com’è possibile, signora Aenea? Sano venuto nel tempo sbagliato? Nel luogo sbagliato?
Aenea: Colonnello Kassad, amico mio e difensore di mia madre e degli altri pellegrini, sappia con certezza che tutto procede secondo il piano, quale che sia. Zio Martin scrisse i Canti basandosi sulle rivelazioni che gli furono concesse. Non disponeva di tutti i particolari della sua vita, colonnello, né della mia. Anzi, gli fu detto ben poco di ciò che sarebbe emerso più tardi.
Posso però confermarle questo, colonnello Kassad: la battaglia contro lo Shrike è vera, per quanto metaforicamente resa. Uno dei suoi possibili futuri contempla la morte nella battaglia contro lo Shrike, contro molti guerrieri simili allo Shrike, e la sepoltura nel Monolito di Cristallo, dopo funerali da eroe. Ma questo possibile futuro, se dovesse avverarsi, si verificherebbe dopo molti anni e molte battaglie. C’è del lavoro per lei, nei prossimi giorni, mesi, anni, decenni. E ora le chiedo di venire con me sulla Yggdrasill, quando fra tre giorni partirò: sarà il primo passo verso quelle battaglie.
Fedmahn Kassad (con un sorriso): In qualche modo ha girato intorno alla mia domanda, signora Aenea. Mi dica: lo Shrike sarà sul suo Albero della Sofferenza, quando l’Albero partirà fra tre giorni?
Aenea: Credo che ci sarà, colonnello Kassad.
Fedmahn Kassad: Non ci ha detto, qui, stasera, signora Aenea, che cos’è lo Shrike. Da dove veramente proviene, quale ruolo ha in questo gioco di secoli già trascorsi e a venire.
Aenea: È vero, colonnello. Non l’ho detto a nessuno, qui, stasera.
Fedmahn Kassad: L’ha mai detto a qualcuno, bambina?
Aenea: No.
Fedmahn Kassad: Ma sa qual è l’origine dello Shrike.
Aenea: Sì.
Fedmahn Kassad: Ce lo dirà, figlia di Brawne Lamia?
Aenea: Preferirei non dirlo, colonnello.
Fedmahn Kassad: Ma lo direbbe, se lo chiedessi di nuovo, vero? O almeno risponderebbe alle mie domande dirette su questo argomento?
Aenea (annuisce in silenzio… vedo lacrime nei suoi occhi).
Fedmahn Kassad: Lo Shrike compare per la prima volta nello stesso lontano futuro nel quale combatto contro di lui, come è detto nei Canti, non è vero, signora Aenea? Quel futuro dove il Nucleo fa disperata resistenza contro i suoi nemici?
Aenea: Sì.
Fedmahn Kassad: E lo Shrike, è… sarà… un manufatto, vero? Una cosa creata. Una creatura del Nucleo.
Aenea: Descrizione abbastanza precisa.
Fedmahn Kassad: Sarà un bizzarro amalgama di stregoneria tecnologica del Nucleo, di energia del Vuoto che lega e di personalità riciclata nel cìbrido di un reale essere umano, vero, signora Aenea?
Aenea: Sì, colonnello. Sarà tutto questo e altro ancora.
Fedmahn Kassad: E lo Shrike sarà costruito dal Nucleo, ma diventerà il servitore e l’incarnazione di altri… poteri… di altre entità. Esatto?
Aenea: Sì.
Fedmahn Kassad: In verità, Aenea, ammetterebbe che lo Shrike sarà un pedone di entrambe le parti, di tutte le parti, in questa guerra per l’anima della specie umana, questa guerra che salta avanti e indietro nel tempo come in una partita di scacchi quadridimensionale?
Aenea: Sì, colonnello… ma non un pedone. Un cavallo, forse.
Fedmahn Kassad: D’accordo, un cavallo. E questo cavallo cìbrido, associato al Vuoto che lega, ARNizzato, DNA-manipolato, nanotecno-migliorato… si basa sulla personalità di un ben preciso guerriero, giusto? Forse un avversario in questo gioco di millenaria durata?