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Il Ku Klux Klan di Atlanta, Georgia, ha oggi rilasciato alla stampa un comunicato dove si afferma che le prove secondo cui anche i negri hanno l’anima sono state rozzamente contraffatte. Il Klan precisa che una delle tre registrazioni iniziali dell’anima in fase di uscita dal corpo, quella riguardante un bambino ugandese negro, è altamente sospetta. La famiglia del bambino è infatti tornata in Africa con fretta incomprensibile, nessuno ha potuto rintracciarla per avere dichiarazioni e, secondo fonti ben informate, avrebbe ricevuto la cifra di 10.000 esenti da tasse dalla Hobson Monitoring, la quale ha provveduto ad allontanare queste persone perché la frode non fosse scoperta.

Nel codice penale dello stato della Florida è stata oggi introdotta una legge che interdice l’uso dell’elettricità nelle esecuzioni capitali. Questo in base alla considerazione che la scarica di energia elettrica potrebbe danneggiare l’Onda dell’Anima in uscita dal corpo.

I Compagni dell’Arca, un’associazione per la tutela dei diritti degli animali con sede a Melbourne, Australia, ha annunciato oggi di aver introdotto nella sua Sala della Vergogna una nuova effige: quella del Dr. Peter G. Hobson, l’industriale canadese colpevole di aver dichiarato che gli animali sono creature senz’anima e dunque disponibili per la vivisezione e altre barbarie umane.

In un comunicato stampa emanato questa mattina, la American Atheist Society getta acqua sul fuoco degli entusiasmi religiosi accesi dalla scoperta del «fenomeno Hobson.» — La scienza ha sempre saputo che il cervello è una macchina elettrochimica — dice il direttore della AAS, Daniel Smithson. — Questa scoperta non fa che confermare fatti già noti. Estrapolare da qui anche l’esistenza del paradiso e dell’inferno, o quella di un creatore divino, è soltanto un pio desiderio irrazionale.

Capitolo ventunesimo

Usando la funzione HELP i tre simulacri avevano scoperto come uscire nel vasto interconnesso universo di computer intorno al globo.

Le Reti.

I collegamenti via satellite.

Non solo i programmi canadesi di realtà virtuale e le biblioteche di libri statici. Tutto.

Internet. America Online. BIX. CompuServe. Delphi. Euronet. Fidonet. Genie. Helix… un intero esercito di sistemi pubblici o privati pronti per gli utenti, tutti interconnessi dal Protocollo Universale Gateway.

Ora avevano accesso a ciascuna di quelle Reti. I computer di Sarkar Muhammed avevano grandi possibilità tecniche… lo richiedeva il suo lavoro sulla IA. Un po’ più o un po’ meno di attività, e nessuno lo avrebbe mai notato.

I simulacri non sarebbero riusciti a leggere tutti i testi presenti nelle Reti; essi venivano cancellati e inseriti in quantità troppo immense e con rapidità troppo elevata perché loro potessero processare i dati.

Ma le Reti non contenevano soltanto testi. C’erano immagini, anche. Miliardi di GIF di persone coi loro cani o gatti o cavalli, persone alla spiaggia o in montagna, persone in macchina, divi del cinema e della TV sia vestiti che nudi, cartoni animati, arte grafica, carte meteorologiche, immagini della NASA.

E file multimediali con filmati interattivi audio e video.

E videogiochi a cui loro potevano partecipare, giocando anonimamente contro computer o avversari umani in ogni angolo del mondo.

E i bollettini e le caselle postali della Posta Elettronica.

E i giornali e le riviste e i database specializzati.

E sistemi a cui potevano accedere solo membri di club privati. E di corporazioni ancor più private. Uffici governativi. Banche. E altro ancora.