Spronò il cavallo a un piccolo galoppo, diretto ancora più a sud. Aveva un borsello pieno di monete, un buon cavallo e una spada forte. La spada di Laman, che era una spada migliore di quanto poteva volere. Poteva attirare l’attenzione. Era una vera spada con il marchio dell’airone e un’ottima lama.
Alivia si rendeva conto di quanto denaro gli aveva dato? Lei non sapeva nulla di monete. Probabilmente le aveva rubate tutte, perciò non era solo un ladro di cavalli. Be’, le aveva detto di procurargli dell’oro e lei lo aveva fatto. Poteva comprarsi un’intera fattoria nei Fiumi Gemelli con quello che portava.
Sud. Est o ovest sarebbero andati bene, ma immaginava di voler andare in qualche posto lontano da tutto una volta per tutte. Prima a sud, poi forse a ovest, lungo la costa. Forse poteva trovare una nave? Cerano così tante parti del mondo che non aveva visto. Aveva partecipato ad alcune battaglie, era rimasto invischiato in un enorme Gioco delle Casate. Molte cose con cui non aveva voluto aver nulla a che fare. Aveva visto la fattoria di suo padre. E palazzi. Aveva visto parecchi palazzi.
Solo non aveva avuto il tempo per dare una vera occhiata a buona parte del mondo. Questa sarà una novità, pensò. Viaggiare senza essere inseguiti o dover governare qua o là. Viaggiare dove poteva semplicemente dormire in un granaio in cambio di tagliare la legna a qualcuno. Ci pensò su e si ritrovò a ridere, continuando a cavalcare verso sud e fumando la pipa. Mentre lo faceva, un vento si levò attorno a lui, attorno all’uomo che era stato chiamato Lord, Drago Rinato, Re, assassino, amante e amico.
Il vento si levò alto e libero, per librarsi in un cielo sgombro senza nubi. Passò sopra un paesaggio spezzato, disseminato di cadaveri non ancora seppelliti. Un paesaggio coperto allo stesso tempo di festeggiamenti. Solleticò i rami di alberi che finalmente avevano cominciato a coprirsi di gemme.
Il vento soffiò verso sud, attraverso foreste intricate, sopra pianure scintillanti e terre inesplorate. Questo vento non era la fine. Non c’è alcuna fine, né mai ci sarà, al girare della Ruota del Tempo.
Ma fu una fine.
E accadde in quei giorni, come era accaduto prima e come sarebbe accaduto di nuovo, che l’Oscurità calò pesante sulla terra e gravò sui cuori degli uomini, e tutto ciò che era verde avvizzì e la speranza morì. E gli uomini urlarono al Creatore dicendo: O Luce dei Cieli, Luce del Mondo, fa’ che Colui che è stato Promesso nasca dalla montagna, secondo le profezie, come fu in epoche passate e come sarà in epoche a venire. Che il Principe del Mattino canti alla terra che tutto ciò che è verde crescerà e che le valli si riempiranno di agnelli. Che il braccio del Signore dell’Alba ci protegga dall’Oscurità e che la grande spada della giustizia ci difenda. Che il Drago cavalchi ancora sui venti del tempo.
Giunse come il vento, come il vento tutto toccò e come il vento scomparve.