— Sì — sentivo un groppo in gola. Solo Dio sa perché. — Billy, è lì dove facevano il disgregatore di duragem. Quella cosa che stava causando così tante rotture su ogni genere di macchinario.
Egli non rispose per lungo tempo. Pensai si fosse addormentato. Le palpebre rugose erano a mezz’asta e il cedimento delle sue mascelle mi faceva dolere il cuore.
Alla fine disse, quasi in un sussurro: — Lei ha salvato la vita del vecchio Doug Kane, lei. E avrebbero salvato anche le nostre.
Dissi in modo tagliente: — Come fai a saperlo?
Egli rispose con semplicità disarmante: — Io non lo so, io. Ma l’ho vista. Era gentile con noi, lei, anche se non avevamo con lei in comune più di… di quello che abbiamo con gli scarafaggi. Loro sanno tante cose, quelle persone. Se lei dice che la ragazzina ha fatto il disgregatore di duragem, be’, allora forse lo ha fatto. Ma è difficile da credersi. E anche se lo hanno fatto, loro, per errore, come dire…
— Sì? Sì, Billy?
— Se l’Eden è saltato per aria, lui, come faremo mai a sapere come disfarlo?
— Non lo so. Ma c’erano altri progetti nano-tecnologici in corso nell’Eden, Billy. Roba che se fosse stata liberata avrebbe potuto causare ancora più distruzioni.
Egli rifletté. — Ma dottoressa Turner…
Dissi con espressione stanca: — Non sono una dottoressa, Billy. Non sono proprio niente.
— Se il governo se ne va semplicemente in giro, lui, a far saltare per aria tutti gli Eden illegali, allora non perdiamo anche le cose buone insieme con quelle cattive? Ci sono stati quei procioni con la rabbia…
Io dissi con impazienza: — Bisogna controllare la ricerca genetica e la ricerca nano-tecnologica, Billy. Oppure qualsiasi pazzo se ne può andare in giro a inventare cose come i disgregatori.
— Mi sembra che qualche pazzo "c’era" — rispose lui, più acido di quanto non lo avessi mai sentito. — E guardi cosa è successo. I veri scienziati non riescono a trovare nessun modo per fermarlo, perché a loro non gli è mica permesso, a loro, di fare nessun esperimento da soli!
Nessuna ricerca di antidoti permessa. Non si trattava di un argomento nuovo. Lo avevo già sentito in precedenza. Mai, tuttavia, da una tale persona in una tale situazione. Billy aveva colto una fugace occhiata dell’Eden e aveva pensato che gli dèi non fossero solamente onnipotenti ma anche benevoli. Capaci di creare antidoti contro il male che essi stessi avevano provocato. Se Huevos Verdes aveva rilasciato il disgregatore di duragem, doveva essere stata un’azione deliberata, atta a distruggere la cultura che li odiava. Non riuscivo a immaginare nessun’altra ragione. Huevos Verdes aveva quasi avuto successo.
— Torna a dormire, Billy — dissi e mi alzai per andarmene. Il vecchio era tuttavia incline a parlare.
— Io "so" che non erano cattivi. Quella ragazzina, il giorno che ha salvato la vita di Doug Kane… e adesso è sparito tutto. L’Eden è davvero sparito, lui. Non potrò più andare giù lungo quel sentiero sulla montagna, io, passare nell’acqua attraverso il ruscello, io, e vedere quella porta nella collina aprirsi per potere entrare con lei…
Stava farneticando. Era ovvio: gli agenti gli avevano iniettato il siero della verità. Qualunque cosa gli fosse stata chiesta, lui avrebbe risposto. Il vaniloquio rappresentava uno degli effetti collaterali quando quel genere di farmaco cominciava a perdere la sua azione.
— Addio, Billy. Annie. — Mi mossi verso la porta.
Lizzie udì qualcosa nella mia voce. Mi si avvicinò in tutta fretta, "osso di pollo" in mano, tutta occhi e manine sottili. Aveva già un aspetto più salubre. I bambini reagivano velocemente.
— Vicki, faremo lezione domani mattina? Vicki?
La guardai e improvvisamente ebbi la sensazione completamente folle di comprendere Miranda Sharifi.
Esiste una specie di desiderio di cui non avevo mai avuto esperienza prima d’allora e che mai mi sarei aspettata di provare. Ne ho letto. L’ho perfino visto, in altre persone, anche se non in molte altre persone. È un desiderio così trafiggente, così acuto, così specifico che non esiste modo di bloccarlo, non più di quanto non si possa bloccare una lancia che ti viene scagliata con estrema precisione contro il ventre. La lancia spinge in avanti il tuo intero corpo, secondo le leggi della fisica. Cambia il modo in cui il sangue ti scorre nelle vene. Ne puoi morire.
Si dice che le madri provino quella tremanda agonia quando cercano di salvare i loro piccoli da un pericolo mortale. Non sono mai stata madre. Si dice che gli innamorati lo provino l’uno per l’altro. Non ho mai amato in quel modo, a dispetto delle scialbe imitazioni con Claude-Eugene-Rex-Paul-Anthony-Russel-David. Si dice che gli artisti e gli scienziati lo provino verso il proprio lavoro. Questo era certamente vero per Miranda Sharifi.
Quello che "io" avevo provato per Miranda Sharifi, da quando l’avevo vista a Washington, era stata invidia. Non me ne ero nemmeno accorta.
Adesso, però, no. Guardando Lizzie, sapendo che avrei lasciato East Oleanta la mattina dopo, vedendo con la coda dell’occhio il modo in cui il corpo di Annie si era spostato sulla sedia mentre ci fissava, la lancia cambiò il modo di scorrere del sangue nelle mie vene e mi portai freneticamente entrambe le mani sul ventre. — Certo, Lizzie — boccheggiai e, nel tono di voce, riconobbi quello di Colin Kowalski, conscio della superiorità di Mulo, che mentiva come i porci che siamo.
In un momento imprecisato appena prima dell’alba, alle cinque o alle sei del mattino, mi svegliai improvvisamente da un sonno irregolare. La voce di Billy mi riempì la mente: "E adesso è sparito tutto. L’Eden è davvero sparito, lui. Non potrò più andare giù lungo quel sentiero di montagna, io, passare nell’acqua attraverso il ruscello, e vedere quella porta nella collina aprirsi, io, per entrare con lei…"
Scivolai fuori dalla mia stanza nell’albergo riallestito in tutta fretta. Sul bancone si trovava un nuovo terminale, ma era decisamente troppo rischioso usarlo. Mi recai al caffè. C’era della geme, in coda davanti alla catena alimentare, mentre un animato notiziario di Muli veniva trasmesso sull’olo-terminale. I canali dei Vivi non mandavano quasi mai i notiziari. Se East Oleanta voleva vedere se stessa sull’olo-visore, doveva sintonizzarsi necessariamente su un canale di Muli.
Mi rannicchiai in un angolo, senza dare nell’occhio, e mi misi a guardare. Alla fine venne trasmessa l’esplosione, il sensazionale rintracciamento della fonte di emissione del disgregatore di duragem che aveva così tartassato il paese, primi piani di Charlotte Prescott e di Kenneth Emile Koehler, direttore dell’ECGS, a Washington. Quindi di nuovo l’esplosione. Volevo effettuare un fermo-immagine sull’olo-terminale, ma non osai. Stetti piuttosto ad ascoltare attentamente.
Un treno a gravità partì alle sette del mattino. Alle otto mi trovavo ad Albany. C’era un terminale-biblioteca pubblico alla stazione a uso dei Vivi che non avevano le idee chiare rispetto alle loro destinazioni e volevano controllare informazioni vitali, tipo la piovosità media, il luogo in cui si trovavano le piste degli scooter, longitudine o latitudine. Una insegna indicava BIBLIOTECA PUBBLICA ANNA NAOMI COLDWELL. L’insegna era drappeggiata da ragnatele. Pochi Vivi avevano le idee confuse rispetto alle loro destinazioni, o quanto meno rispetto a ciò che di esse desideravano sapere.
Infilai una delle carte di credito che l’ECGS forse non sapeva che io avessi. Il terminale disse: — In funzione. A quale paese, città, contea o stato siete interessati?
— Contea Collins, stato di New York. — Avevo la voce leggermente instabile.
— Proceda con le richieste, prego.
— Mappa dell’intera contea con indicazioni politiche e fisiche.
Quando apparve la mappa chiesi che mi venissero dati ingrandimenti di determinate sezioni, quindi che venissero ulteriormente ingrandite. L’ipertesto eseguì. La mappa mostrò latitudine e longitudine.