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Stavano aspettando accanto alla piscina.

Case sapeva che i riflessi di Molly erano acuiti, incrementati chirurgicamente a scopo di combattimento, ma non li aveva ancora sperimentati tramite il collegamento simstim. L’effetto era quello di un nastro che scorreva a mezza velocità, una danza lenta, deliberata, coreografata in sintonia con l’istinto dell’assassino e degli anni di addestramento. Molly parve inquadrarli con una sola occhiata: il ragazzo in bilico sull’alto trampolino della piscina, la ragazza che sogghignava sopra il bicchiere di vino, e il corpo di Ashpool, la sua orbita sinistra spalancata, nera e corrotta sopra il sorriso di benvenuto. Indossava il completo marrone. I denti erano bianchissimi.

Il ragazzo si tuffò. Magro e snello, in perfetta forma. La granata lasciò le dita di Molly prima che le mani del giovane potessero tagliare l’acqua. Case riconobbe l’oggetto per quello che era quando emerse in superficie: un nucleo di esplosivo ad alto potenziale avvolto in dieci metri di cavo d’acciaio sottile e friabile.

La Fletcher gemette quando Molly spedì una tempesta di dardi esplosivi nel volto e nel petto di Ashpool, e poi questi scomparve, un filo di fumo volteggiò dallo schienale butterato della sedia smaltata di bianco, vuota. La bocca della pistola ruotò in direzione di 3Jane mentre la granata esplodeva. Una simmetrica torta nuziale fatta d’acqua si sollevò, frantumandosi ricadendo, ma l’errore era stato fatto.

A questo punto Hideo neppure la toccò. Fu la gamba a crollare.

Nel Garvey, Case urlò.

— Ti ci è voluto parecchio — disse Riviera mentre le perquisiva le tasche. Le mani di Molly scomparivano all’altezza del polso dentro una sfera opaca grande quanto una palla da bowling. — Ho assistito a un assassinio multiplo ad Ankara — continuò Riviera, sfilando alcuni oggetti dalla giubba. — Un lavoretto con una granata. In una piscina. M’era parsa un’esplosione molto debole, ma tutti morirono all’istante di shock idrostatico. — Case sentì Molly che provava a muovere le dita. Il materiale di cui era fatta la sfera sembrava non offrire maggiore resistenza della termopiuma. Il dolore alla gamba era straziante, impossibile. Una trama rossa sfumata le coprì la visuale. — Non le muoverei, se fossi in te. — L’interno della sfera parve restringersi lievemente. — È un giocattolino erotico che 3Jane ha comperato a Berlino. Agita un po’ le dita, e quello te le riduce in poltiglia. È una variante del materiale con cui hanno realizzato questo pavimento. Ha qualcosa a che fare con l’attrazione molecolare, immagino. Provi dolore?

Molly gemette.

— Pare che ti sia ferita alla gamba. — Le dita di Riviera trovarono un pacchetto di analgesici nel taschino posteriore sinistro dei jeans. — Bene, il mio ultimo assaggio da Alì, e appena in tempo.

La riproduzione schematica della circolazione sanguigna cominciò a vorticare.

— Hideo, sta perdendo conoscenza — disse un’altra voce, di donna. — Dalle qualcosa. Sia per questo che per il dolore. È davvero sensazionale, non ti sembra, Peter? Quegli occhiali, pensi che siano di moda nel posto da cui proviene?

Mani fredde, per nulla frettolose, con la sicurezza d’un chirurgo. La puntura di un ago.

— Non saprei — stava dicendo Riviera. — Non ho mai conosciuto il suo ambiente d’origine. Sono venuti a prendermi in Turchia.

— Lo Sprawl, sì. Abbiamo degli interessi da quelle parti. E una volta abbiamo mandato Hideo. Colpa mia, in realtà. Avevo fatto entrare qualcuno, uno scassinatore. Si è preso il terminale di famiglia. — Rise. — Gli ho facilitato il compito. Per infastidire gli altri. Era un bel ragazzo, il mio scassinatore. Si sta svegliando, Hideo. Non dovrebbe prenderne di più?

— Di più e morirebbe — spiegò una terza voce. La rete di sangue scivolò nel buio.

La musica tornò, fiati e pianoforte. Musica da ballo.

CASE:::::::

::: SCOLLE

GATI :::::::

L’immagine residua delle lettere lampeggianti danzò attraverso gli occhi e la fronte aggrottata di Maelcum mentre Case si toglieva gli elettrodi.

— Gridato, amico, po’ di tempo fa.

— Molly — annunciò Case, con la gola secca. — Si è fatta male. — Staccò una borraccia di plastica bianca dall’orlo della rete-g e bevve un’ampia boccata d’acqua naturale. — Non mi piace come sta andando questa faccenda.

Il piccolo monitor Cray si accese. Finn contro uno sfondo di rottami contorti e ammaccati. — Neppure a me. Abbiamo un problema.

Maelcum si sollevò sopra la testa di Case per sbirciare da sopra la spalla. — Chi è il tizio, amico?

— È soltanto un’immagine, Maelcum — spiegò Case con voce stanca. — Un tizio dello Sprawl che conosco. Ma è Invernomuto che sta parlando. L’immagine è studiata per farci sentire a nostro agio.

— Balle — disse Finn. — Come ho già spiegato a Molly, queste non sono maschere. Ne ho bisogno per parlare con voi perché non ho quella che chiamereste una personalità, non molta, comunque. Ma tutto questo è soltanto pisciare al vento, Case, perché, come ho appena detto, abbiamo un problema.

— Allora spiegati, Muto — disse Maelcum.

— Tanto per cominciare, la gamba di Molly ha ceduto. Non può camminare. Avrebbe dovuto funzionare così: lei entrava, toglieva di mezzo Peter, convinceva 3Jane a dirle la parola magica, si avvicinava alla testa e la ripeteva. Adesso, tutto è andato a rotoli. Perciò voglio che voi due entriate e la raggiungiate.

Case fissò il volto nello schermo. — Noi?

— E chi altro, allora?

— Aerol, il tizio sul Babylon Rocker, l’amico di Maelcum.

— No. Devi essere tu. Dev’essere qualcuno che capisce Molly, che capisce Riviera. Maelcum è soltanto i muscoli.

— Forse ti sei dimenticato che mi trovo nel bel mezzo di una piccola operazione. Non ricordi? Perché mai mi hai fatto trascinare il culo fin qui…

— Case, ascolta bene. Il tempo è limitato. Molto limitato. Stammi a sentire. Il vero collegamento fra il tuo terminale e Straylight è una banda laterale trasmessa dal sistema di navigazione del Garvey. Porterete il Garvey fin dentro un molo privato che vi mostrerò io. Il virus cinese ha penetrato in toto la trama dell’Hosaka. Adesso non c’è più niente nell’Hosaka al di fuori del virus. Quando attraccherete, il virus sarà interfacciato con il sistema di sicurezza di Straylight e noi interromperemo la banda laterale. Porterai con te il terminale, il Flatline e Maelcum. Troverai 3Jane, le prenderai la parola, ucciderai Riviera, ti farai dare la chiave da Molly. Potrai seguire il programma collegando il terminale al sistema di Straylight. Ci penserò io a gestirlo per te. C’è una presa standard dietro la testa, dietro un pannello con cinque zirconi.

— Uccidere Riviera?

— Ucciderlo.

Case sbatté le palpebre verso l’imitazione di Finn. Maelcum gli appoggiò la mano sulla spalla. — Ehi! Ti dimentichi qualcosa. — Sentì la rabbia montargli dentro mescolata a una strana euforia. — Hai fatto un bel casino. Hai fatto esplodere i controlli dei ganci d’attracco quando hai liquidato Armitage. Con l’Haniwa eravamo in una botte di ferro. Armitage ha fritto l’altro Hosaka, e i mainframe sono partiti con il ponte, giusto?

Finn annuì.

— Siamo bloccati qua fuori. E questo vuol dire che sei fregato, amico. — Avrebbe voluto ridere, ma la risata gli rimase in gola.

— Case, amico — disse Maelcum — il Garvey è un rimorchiatore.

— Esatto — aggiunse Finn, e sorrise.