— Siete reale, non è vero? — lei gli sussurrò.
— Lo spero. Anche voi avete creduto a un sogno?
Betty annuì. — Avete cercato di muovervi?
— Sì, ma non ci sono riuscito, non sento le estremità.
— Forse staremmo più al sicuro standocene qui. — Socchiuse gli occhi che brillarono.
Era tiepida e lo guardava attentamente. Gli si avvicinò e lo baciò dolcemente sulla bocca. Poi si mise a sedere.
Lui la guardò rimanendo disteso, con una sensazione di calore sulle labbra.
— Come si sta? — chiese.
— Non è certo una giornata estiva — rispose, rabbrividendo al freddo del mattino. — Non vedo nessuno — aggiunse — non che ne provi desiderio.
Pure l’uomo si alzò a sedere.
Il cielo era azzurro e il sole più caldo di quanto pensasse. Poteva vedere il lago e il dolce pendio di una collina erbosa.
— Dove sono andati tutti? — chiese Devan.
— Forse sono tornati dall’altra parte dell’Ago.
Devan si sentiva intirizzito e non poté fare a meno di battere i denti, mentre osservava che le donne hanno uno strato supplementare di grasso che le ripara. Pensò che doveva essere proprio così.
— Cosa non darei per una buona tazza di caffè — disse lei.
— Io vorrei uova al prosciutto e pane tostato…
— Vi prego, Dev. Piuttosto, se dobbiamo muoverci, io penso che be’… potremmo incontrare qualcuno e…
Devan divise il suo imbarazzo per la totale mancanza dei vestiti. Durò pochi secondi. — Ho tutto alla lavanderia — disse — ma vedrò di fare qualcosa. — Raccolse delle foglie e quando tornò, Betty si stava intrecciando una gonnellina di erbe che fissò con un ramo attorno alla sua vita, chiudendone i lati con dei fili ben tirati.
Anche Devan si preparò una specie di gonna che lei approvò: — L’ultimo grido della moda maschile — disse allegramente.
Quando raggiunsero la china che scendeva alla spiaggia, si fermarono a osservare. C’erano diversi corpi abbandonati e privi di vita. La spiaggia era coperta di impronte di piedi, ma non c’era alcun segno di persone viventi.
Scesero alla spiaggia e Devan indicò il corpo di un uomo che stava abbandonato nell’acqua. — Spencer Grady, un membro del Consiglio. Troppo vecchio per farcela.
— Chissà se il dottor Costigan e gli altri ce l’hanno fatta?
Scorsero, nello stesso istante, del fumo che si alzava al di là di una collina. — Ci dev’essere qualche boy-scout — disse Betty. — Forse stanno preparando la colazione e noi arriviamo proprio in tempo.
Si incamminarono in quella direzione. Giunti in cima alla collina, se ne trovarono di fronte un’altra simile, ma non c’era alcun segno di esseri umani.
Improvvisamente, Betty gli strinse un braccio, indicando un punto sull’erba. Devan guardò in giù credendo di vedere un serpente o qualcosa del genere. Ma Betty si era già chinata al suolo, il volto vicino a un fiore. — Ma è fantastico — essa esclamò — una “claytonia virginica” con sei petali, mentre questi fiori ne hanno sempre cinque.
Devan non fu particolarmente colpito, sostenendo che c’erano ben trifogli a quattro petali, ma lei fu irremovibile nel dichiarare che questo fiore era veramente una cosa eccezionale. — Ciò mi dà veramente la sensazione di un luogo “estraneo” alla terra — disse.
Continuarono il cammino e a un tratto sentirono un rumore indistinto e voci. Devan si mise davanti a Betty, pronto, all’occorrenza, a difenderne la vita. Ma, giunti in cima alla collinetta, videro venire correndo verso di loro, su per il pendio, Beatrice Treat, vestita di rami e d’erba.
Sembrava un albero di Natale.
Finalmente in preda a viva emozione, riuscì a esclamare: — Signor Traylor! In nome del cielo!
Poi vide che lei guardava dietro le sue spalle e intuì che stava confrontando rapidamente il suo improvvisato abbigliamento con quello di Betty, trovando il proprio meno riuscito.
— Questa — presentò — è la signora Peredge. Beatrice Treat.
Le ragazze si scambiarono complimenti.
— La signora Peredge — spiegò lui — è, anzi era, la segretaria del signor Costigan. Da dove venite? — le chiese.
Beatrice indicò un punto sulla collina. — Siamo tutti là, o meglio, lo eravamo. Molti sono in giro a eseguire gli ordini loro affidati. Ci stiamo organizzando. Non è meraviglioso?
— Ordini?
— Sì — rispose — mi devo sbrigare. Devo andare a raccogliere bulbi. Gli indiani se ne cibavano. Lo sapevate? — Quindi corse via.
— Le cose non sono poi così brutte come sembrava. A quanto pare, c’è una specie di organizzazione.
Si incamminarono, ma prima di raggiungere la cima dell’altura, Devan si fermò e rivolgendosi a Betty: — Ancora una cosa — disse.
— Sì?
— Non so cosa succederà, ma qualunque cosa accada voglio che stiamo vicini. Non so se e quando potremo tornare, ma fino a quel momento staremo uniti.
— Desideravo che tu me lo dicessi — rispose lei, e non disse nulla quando Dev le prese il volto fra le mani e la baciò.
Giunti in cima alla collina, videro giù il piccolo gruppo vicino al fuoco volgersi verso loro.
— Devan Traylor — uno degli uomini gridò, andandogli incontro.
Devan riconobbe Orcutt, privato dei suoi costosi abiti di tweed e della pipa, ma sempre imponente, anche nel succinto abbigliamento di frasche. Altri del gruppo lo seguirono.
— Dove siete stati? — chiese Orcutt, afferrandogli e stringendogli con forza la mano. — Pensavamo che non ce l’avreste fatta. — Guardò Betty Peredge. — Come state, signora Peredge? Felice di vedervi.
Betty arrossì vivamente e stava per dire qualcosa quando sopraggiunsero gli altri. — Homer Parret, Costigan, James Holcombe, Howard Tooksberry ecc. — e dovettero stringere la mano a tutti.
Devan fu colpito vedendo Basher tra loro. — Ehi, Basher, come va?
— Credevo proprio di restar solo — gli rispose — e invece eccovi qui tutti quanti. E l’agente Griffin?
— È qui in giro.
— Non perdiamo altro tempo — disse Orcutt. — Venite dobbiamo discutere sul da farsi. Innanzitutto, dalle informazioni raccolte, ci risulta che l’Ago ha agito nel raggio di due isolati. C’era gente in macchina, altri erano a letto, o nel bagno, o in preghiera, o immersi nel sonno; o si stavano facendo la barba; dalle più svariate attività a una caduta generale nel lago.
— Ditegli di Eric Sudduth — disse Basher. — Si divertirà.
Orcutt dapprima sorrise, poi si fece serio. — Non c’è molto da ridere. Quella è gente che prende le cose molto sul serio.
— È indecente, ecco cos’è. — Devan si volse per vedere da dove partisse la voce ed ebbe la grottesca visione della signora Petrie in gonnellina di frasche e piccola stola analoga, abbigliamento che riusciva solo a mettere in evidenza le parti da nascondere.
— Moriranno di freddo — lei continuò — ma come possono vivere in quel modo?
— Parla di Eric Sudduth e compagni — spiegò Tooksberry con aria disgustata.
— Quando la notte scorsa uscimmo dall’acqua e ci gettammo infine sulla spiaggia — disse Orcutt — vedemmo un fuoco in lontananza. Così ci dirigemmo tutti da quella parte.
— Tenevamo il fuoco sempre pronto da accendere — intervenne Basher — nel caso avessimo avuto l’impressione che qualcuno stesse arrivando. Così stanotte, quando ci rendemmo conto che era successo un fatto nuovo, accendemmo il nostro fuoco e attendemmo.
— Fu tremendo in principio — disse Orcutt. — Ognuno cercava di accaparrarsi i posti migliori vicino al fuoco e ci fu chi quasi vi fu spinto dentro. Poi il tenente Johnson e i quattro poliziotti presero le redini della situazione e ristabilirono l’ordine. Tutti quanti si misero a sedere, in un grande circolo, e ci fu calore per tutti.