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«Quelle maledette spine sono messe in modo che si può entrare facilmente nel groviglio da questa parte, ma poi ti infilzano se cerchi di uscirne» osservò Malmstrom. «Scommetto che Tip ha infilato lì la testa per annusare qualcosa che aveva attirato la sua attenzione, e poi è rimasto intrappolato.»

L’ipotesi non mancava di logica, e anche Bob ne rimase colpito. Un po’ seccato per non aver ricavato nessun utile da quella camminata, il ragazzo prese la via del ritorno insieme con gli altri, facendo lavorare il cervello all’impazzata.

16

Il martedì non portò niente di nuovo sino alla fine delle lezioni, tranne un’aumentata ansietà del Cacciatore nei riguardi di Charles Teroa. Il polinesiano doveva partire giovedì quindi restavano soltanto due notti.

Non ossessionati da questo pensiero, appena usciti di scuola, i ragazzi partirono a caccia di materiale per la loro barca. Bob si unì a loro, ma si fermò dal dottor Seever con la scusa plausibile di far controllare la gamba. Il ragazzo raccontò al medico la storia di Tip e gli confidò le sue idee in merito. Però prima che il dottor Seever potesse esprimere il suo parere, intervenne il Cacciatore.

Non avevo capito che tu avessi in mente un’idea del genere, scrisse. Ricordo di averti detto che Tip non era stato ucciso dal nostro amico, e di aver parlato di trappola anche nei tuoi confronti, ma forse sono stato poco chiaro. Avrei dovuto aggiungere che parlavo di trappola naturale. È per questa ragione che negli ultimi due giorni non hai più avuto pensieri per Charles Teroa?

«Temo di sì» rispose Bob, e poi fece al dottore un riassunto del dialogo.

«Il giovane Teroa?» chiese il medico. «Dovrebbe venire da me domani per le vaccinazioni. Sospettate di lui?»

«Dapprima abbiamo pensato di controllarlo perché intendeva lasciare l’isola» rispose Bob. «Poi siamo venuti a sapere che aveva dormito almeno una volta, in barca, vicino al punto sospetto.»

«In quanto a questo temo che non si possa escludere in via assoluta nessun abitante dell’isola» commentò il medico. «Ieri sera, durante la spedizione per ritrovare le ossa del cane non è accaduto niente che ti abbia dato un’idea precisa su qualcuno dei tuoi amici?»

«Una cosa c’è stata. Quando Kenneth Malmstrom ha tolto il teschio di Tip da sotto l’albero, si è punto la mano con le spine. Be’, sanguinava che pareva una fontana. Perciò credo che lui possa essere escluso.»

Seever si accigliò, e dopo aver pensato un attimo si rivolse all’extraterrestre: «Cacciatore, che genere di coscienza ha il vostro fuggitivo? È probabile che abbia evitato di intervenire, lasciando che il suo ospite sanguinasse normalmente proprio perché Bob giungesse a questa conclusione?»

Il fuggitivo manca completamente di coscienza, rispose il Cacciatore. Però, intervenire su ferite del genere è talmente un’abitudine, in noi, che anche lui l’avrebbe fatto, a meno che non avesse qualche valido motivo per credere che il suo ospite era sospettato. In questo caso non sarebbe intervenuto nemmeno per ferite molto più gravi. In fondo è il tipo che si preoccupa esclusivamente della propria salute. Direi che, per quanto quella adottata da Bob non sia una prova del tutto positiva, si possa segnare un punto in favore di Malmstrom.

«È quello che avevo immaginato rifacendomi al nostro colloquio precedente» disse il medico. «Ecco, mi pare che il problema più immediato da risolvere sia quello di Charles Teroa. Sarebbe interessante sapere l’effetto che provoca negli individui della vostra razza il vaccino contro la febbre gialla, perché domani farò una di queste iniezioni al nostro polinesiano.»

Sarei felice di lasciarvelo scoprire se non nuocesse a Bob. Una cosa però posso dirvela: appena inietterete il liquido, il nostro amico si ritirerà dall’arto interessato e aspetterà fino a che il vaccino non avrà perso d’intensità. Inoltre è poco probabile che il vaccino sia dannoso per noi, perciò resto del parere che la soluzione migliore sia quella di procedere di persona a un controllo. Una volta localizzato il nostro amico, cercheremo un mezzo per renderlo inoffensivo.

«Ritengo che sia prudente avere già pronto questo mezzo per il momento in cui lo localizzerete» ribatté il dottor Seever. «Da parte mia, tutto quello che posso offrire sono alcuni antibiotici e vaccini innocui per l’ospite, ma non possiamo provarli tutti su Bob. Avremmo dovuto cominciare parecchi giorni fa, per questo. Vediamo un po’… Se cominciamo le prove adesso, con una sostanza per volta, voi potrete dirci esattamente quali effetti hanno su di voi. E si potranno sistemare le cose in modo che voi possiate lasciare in gran fretta il corpo di Bob appena vi accorgerete che una delle sostanze è nociva per il vostro organismo. Dopo di che proveremo quella su Teroa. Se nessuno dei liquidi avrà effetto, la nostra situazione non sarà comunque peggiorata.»

Ma ci vorrebbero diversi giorni a disposizione, come avete fatto notare anche voi. E Teroa parte fra quarantott’ore!

«Non è ancora detto. Volendo, posso trattenerlo sull’isola fino al prossimo passaggio della nave, per quanto l’idea non mi entusiasmi sapendo quanto il ragazzo ci tenga a cominciare il suo lavoro. Così ci sarebbero dieci giorni a disposizione, e provando due droghe al giorno avremmo la possibilità, se pur lieve, di trovare quella buona.»

Mi pare una soluzione eccellente, se Bob non ha niente in contrario, rispose il Cacciatore. È un vero peccato non avere chiesto prima la vostra collaborazione dottore. Possiamo fare subito una prova?

Bob si dichiarò pronto, e il medico procedette all’iniezione mentre il ragazzo teneva gli occhi fissi su una parete per ricevere il messaggio del Cacciatore.

Per me è solo una diversa specie di molecola proteinica, scrisse infine l’alieno. Dovresti chiedere al dottore se devo consumare la sostanza o se posso lasciarla circolare nel tuo sistema.

Bob riferì il messaggio.

«È indifferente, per quanto se ne sa» disse il medico. «Comunque mi farebbe un favore se la lasciasse circolare e poi mi riferisse quali effetti ha avuto sui tuoi tessuti. Noi riteniamo che sia innocua. Ma forse per oggi non conviene riprovare. Puoi tornare dai tuoi amici. Tieni gli occhi aperti. Teroa non è il solo sospetto, anche se la tua idea non era poi male.»

I ragazzi erano ancora al cantiere. Bob aveva tenuto d’occhio la strada per poterlo controllare. La gamba gli diede una fitta quando lui montò in bicicletta. Si rese conto, con un certo divertimento, che il dottore si era completamente dimenticato della ferita. Sperò di poter fare altrettanto. Non ci impiegò molto ad arrivare, e non appena fu là notò con soddisfazione che c’era già un bel po’ di materiale accanto alle bici degli altri. Lasciò la sua nello stesso posto, e andò a cercare gli amici.