Выбрать главу

«Assurdo,» esclamò Joshua.

«E proprio questo il punto,» replicò Tony.

«Ma è troppo. È pazzesco.»

«Certo che è pazzesco,» affermò Tony. «Era il piano di Katherine, e Katherine era pazza.»

«Ma come ha fatto a inculcare quelle regole assurde sulle abitudini, sul modo di parlare, sul comportamento, sull’uso dei pronomi e chissà che cos’altro ancora?»

«Nello stesso modo in cui abitualmente si insegna il comportamento a un bambino normale,» s’intromise Hilary. «Se si comporta bene, lo premi, quando invece fa il cattivo, lo punisci.»

«Ma per inculcare un comportamento così innaturale, come quello che Katherine voleva insegnare ai gemelli, per renderli talmente docili da rinunciare alla loro personalità, la punizione doveva essere veramente mostruosa,» commentò Joshua.

«E noi sappiamo che si trattava di qualcosa di mostruoso,» ribattè Tony. «Abbiamo sentito tutti la cassetta del dottor Rudge sulla quale è registrata l’ultima seduta sotto ipnosi di Bruno. Se vi ricordate, Bruno diceva che per punirlo la madre lo rinchiudeva in una fossa buia nella terra. Diceva testualmente: ’Perché non mi comportavo e non pensavo come uno solo.’ Sono convinto che Katherine mandasse lui e il fratello in quel posto buio, quando si rifiutavano di agire e pensare come una sola persona. Li lasciava rinchiusi al buio per ore e ore e là dentro c’era qualcosa di vivo, qualcosa che strisciava addosso ai bambini. Qualsiasi cosa succedesse loro in quella stanza o in quel buco… era così terribile che per anni i due gemelli hanno continuato ad avere incubi ogni notte. Se dopo tanti anni l’impressione è ancora così viva, direi che doveva trattarsi di una punizione estremamente severa e perfetta per un lavaggio del cervello. Katherine ha fatto dei gemelli quello che voleva: li ha resi una persona sola.» Joshua fissò il cielo sopra di loro.

Alla fine, esclamò: «Quando tornò dal bordello di Mrs Yancy, doveva riuscire a far passare i gemelli per quell’unico bambino di cui aveva già parlato, confermando così la teoria della fantomatica amica. Ma avrebbe potuto limitarsi a rinchiudere uno dei gemelli, tenendolo sempre in casa, mentre faceva uscire l’altro. Sarebbe stato più semplice, più veloce e più sicuro.»

«Ma conosciamo tutti la Legge di Clemenza,» commentò Hilary.

«È vero,» ammise Joshua. «La Legge di Clemenza: ben poche persone imboccano la strada più semplice, più veloce e più sicura.»

«Inoltre,» aggiunse Hilary, «forse Katherine non se la sentiva di rinchiudere per sempre uno dei gemelli mentre l’altro poteva condurre una vita quasi normale. Dopo quello che aveva sofferto, forse c’era un limite alla tortura che poteva infliggere ai figli.»

«A me sembra che quei due poveri ragazzi abbiano patito le pene dell’inferno!» esclamò Joshua. «Li ha fatti impazzire!»

«Sì, ma senza volerlo,» proseguì Hilary. «Non era sua intenzione farli impazzire. Pensava di agire solo per il loro bene, ma il suo stato mentale non le permetteva di giudicare quale potesse essere questo bene.»

Joshua sospirò. «E una teoria pazzesca.»

«Non così pazzesca,» disse Tony. «Si accorda perfettamente ai fatti.»

Joshua annuì. «Ne sono convinto anch’io. Perlomeno in buona parte. Vorrei solo che i cattivi di questa storia fossero tutti vili e spregevoli. Non mi sembra giusto provare tanta compassione per loro.»

Dopo essere atterrati a Napa, sotto un cielo sempre più plumbeo, si diressero immediatamente nell’ufficio dello sceriffo della contea e raccontarono ogni cosa a Peter Laurenski. Inizialmente, lui li fissò come se fossero impazziti, ma la sua incredulità cominciò ben presto a trasformarsi in riluttante accettazione. Era un tipo di reazione, una trasformazione delle impressioni iniziali, alla quale avrebbero assistito centinaia di volte nei giorni seguenti.

Laurenski telefonò al dipartimento di polizia di Los Angeles. Scoprì che l’FBI li aveva già contattati in relazione al caso di frode bancaria di San Francisco, che vedeva coinvolto un sosia di Bruno Frye. Naturalmente Laurenski voleva comunicare ai colleghi che l’individuo non era un semplice sosia, ma il legittimo titolare del conto, anche se un altro legittimo titolare era morto e sepolto nel Napa County Memorial Park. Informò la polizia di Los Angeles che aveva ragione di credere che i due Bruno si fossero dati il cambio nell’omicidio di molte donne e che fossero i responsabili di una serie di assassinii compiuti nella parte settentrionale dello stato negli ultimi cinque anni, anche se non aveva ancora in mano prove schiaccianti e non era neppure in grado di indicare con precisione in quali delitti fossero coinvolti i due fratelli. Per il momento, possedeva solo prove circostanziali: una macabra ma logica interpretazione della lettera rinvenuta nella cassetta di sicurezza alla luce delle recenti scoperte su Leo, Katherine e i gemelli; il fatto che entrambi i fratelli avessero cercato di uccidere Hilary; il fatto che la settimana precedente, quando Hilary era stata aggredita per la prima volta, uno dei gemelli aveva coperto l’altro, indicando quindi la complicità in almeno un tentato omicidio; infine la convinzione, condivisa da Hilary, Tony e Joshua, che l’odio di Bruno per la madre fosse così forte e maniacale da non farlo esitare a trucidare ogni donna nel cui corpo Katherine poteva essersi reincarnata.

Mentre Hilary e Joshua bevevano una tazza di caffè, seduti sulla panca che serviva da divano, Tony, su richiesta di Laurenski, parlò al telefono con due suoi superiori a Los Angeles. Il suo appoggio a Laurenski e l’evidenza dei fatti da lui esposti sembrarono dare risultati positivi poiché la telefonata si concluse con la promessa che anche le autorità di Los Angeles sarebbero entrate immediatamente in azione. Partendo dal presupposto che lo psicopatico avrebbe tenuto sotto controllo la casa di Hilary, la polizia di Los Angeles decise di sorvegliare ventiquattr’ore su ventiquattro la casa di Westwood.

Dopo essersi assicurato la collaborazione della polizia di Los Angeles, lo sceriffo stese velocemente un comunicato, sottolineando i punti fondamentali del caso, da distribuire a tutte le forze dell’ordine della zona. Il comunicato era anche una formale richiesta per ricevere informazioni su casi di omicidi non risolti, compiuti negli ultimi cinque anni, in zone poste fuori della giurisdizione di Laurenski, nei quali le vittime fossero state graziose brunette dagli occhi scuri. Si faceva riferimento soprattutto a omicidi nei quali la vittima fosse stata decapitata, mutilata o avesse comunque subito una violenza carnale.