Выбрать главу

Come in tutte le famiglie, i rapporti tra i membri non erano sempre pacifici, ma si trattava di dispute che non minacciavano più l’esistenza dell’intero pianeta. Quando — per la seconda e ultima volta — si fece ricorso all’arma atomica, vennero sganciate tante bombe quante la prima volta, e cioè due. E sebbene i kiloton fossero di più, il numero delle vittime fu molto minore perché vennero bombardati campi petroliferi quasi disabitati. A questo punto i Tre Grandi — la Cina, gli Stati Uniti e l’URSS — si mossero con lodevole rapidità e saggezza isolando i Paesi in guerra fin quando i sopravvissuti non ebbero ripreso a ragionare.

Nel decennio 2020–2030 una guerra tra le grandi potenze era impensabile quanto lo sarebbe stata, nel secolo precedente, una guerra tra Stati Uniti e Canada. La causa di ciò non era da ricercarsi in un miglioramento di fondo della natura umana e nemmeno in un unico fattore determinante — se non forse nella preferenza che normalmente si ha verso la vita rispetto alla morte. Inoltre la pace non era stata in larga misura nemmeno costruita consapevolmente: prima che gli uomini politici si rendessero conto di quello che era successo, invece della macchina della guerra si era messa a funzionare, e a funzionare bene, la macchina della pace…

Non fu uno statista o un ideologo a inventare il movimento degli «Ostaggi per la pace»; esso nacque parecchio tempo dopo che qualcuno si accorse che c’erano sempre circa centomila turisti russi negli Stati Uniti e mezzo milione di americani nell’Unione Sovietica, la maggior parte dei quali intenti al loro tradizionale passatempo, e cioè quello di lamentarsi dei servizi igienici. E, cosa forse più importante, in questi due gruppi vi era una percentuale molto elevata di individui che non si potevano assolutamente sacrificare — i figli dei ricchi, dei privilegiati, dei potenti.

Inoltre, anche volendo, non sarebbe più stato possibile preparare una guerra su vasta scala. Negli anni Novanta era nata l’età della trasparenza quando intraprendenti agenzie giornalistiche avevano cominciato a mettere in orbita satelliti di osservazione dotati di obiettivi paragonabili a quelli che i militari impiegavano da trent’anni. Il Pentagono e il Cremlino impazzirono di rabbia, tra l’indifferenza della Reuter, dell’Associated Press e delle telecamere, funzionanti ventiquattro ore su ventiquattro, dell’Agenzia Giornalistica Orbitale.

Nel 2060 il disarmo non era ancora totale, ma il mondo poteva dirsi pacificato, e le ultime cinquanta bombe nucleari erano sotto stretto controllo internazionale. Vi fu una scarsissima opposizione a che un monarca molto amato, Edoardo VIII, venisse eletto primo Presidente Planetario: solo una decina di Stati si opposero. Si andava dalla Svizzera, sempre ostinatamente neutrale (ma i cui ristoranti e alberghi accoglievano a braccia aperte il nuovo personale amministrativo), alle Malvine, i cui abitanti, attaccati all’indipendenza con un amore che rasentava il fanatismo, si opponevano a ogni tentativo compiuto dagli inglesi e dagli argentini di attribuirsi quelle isole.

Lo smantellamento dell’industria degli armamenti — di proporzioni vastissime e in larga misura parassitaria — aveva dato una spinta incredibile, e in qualche caso anche pericolosa, all’economia mondiale. Le materie prime e le intelligenze di prim’ordine non sparivano più come inghiottite da un buco nero — né, peggio ancora, venivano utilizzate a scopi distruttivi. Potevano venir usate per riparare i danni e la trascuratezza di secoli, per ricostruire il mondo.

E per costruire nuovi mondi. L’umanità aveva davvero trovato «l’equivalente morale della guerra», nonché una sfida in grado di assorbire l’eccesso di energia della specie umana — e per millenni e millenni.

4. NABABBO

Quando nacque, William Tsung fu definito «il bambino più caro del mondo»; detenne questo titolo per due anni soltanto, e quindi dovette cederlo alla sorellina. Costei lo detiene ancora, e ora che le Leggi sulla Famiglia sono state abrogate, nessuno potrà più toglierglielo.

Erano figli del leggendario sir Lawrence, il quale era nato nel periodo in cui in Cina vigeva la ferrea norma di un solo figlio per famiglia; la generazione nata in quegli anni fornì a psicologi e sociologi un immenso materiale di studio. Fu una generazione unica in tutta la storia dell’umanità — senza fratelli né sorelle, e spesso anche senza zii e zie. Se poi il merito sia stato della capacità di resistenza della specie umana o del concetto di famiglia estesa, radicatissimo nei cinesi, non è chiaro: resta il fatto che coloro che nacquero in quel periodo non subirono traumi particolari, ma certamente in qualche modo furono toccati dalla loro bizzarra situazione; e sir Lawrence fece del suo meglio, anche a costo di una certa spettacolarità, per compensare l’isolamento in cui aveva vissuto da bambino.

Quando, nel 2022, gli nacque il secondo figlio, vigeva un sistema di licenze a pagamento. Era consentito avere quanti figli si volesse, a patto però di pagare l’imposta prevista. (I comunisti della vecchia guardia non erano i soli a reputare iniquo questo sistema, ma si erano trovati in minoranza nel rinnovato e pragmatico parlamento della Repubblica Popolare Democratica Cinese.)

In quel tempo i primi due figli erano gratis. Un terzo figlio costava un milione di sol. Il quarto, due milioni, il quinto quattro e così via raddoppiando. Il fatto che nella Repubblica Popolare Cinese non dovessero esistere i capitalisti veniva tranquillamente ignorato.

Il signor Tsung (solo dopo molti anni re Edoardo l’avrebbe nominato Cavaliere dell’Ordine dell’Impero britannico) non diede a vedere di avere in mente un programma particolare; era ancora un milionario qualsiasi quando gli nacque il quinto figlio. Ma aveva solo quarant’anni, e quando l’acquisto di Hong Kong non gli costò tanto quanto aveva temuto si trovò ad avere per le mani una notevole quantità di denaro liquido.

Così si diceva — ma, qui come in altre storie riguardanti sir Lawrence, non è facile distinguere la verità dalla leggenda. Di certo non ha alcun fondamento di verità la diceria secondo cui egli avrebbe fatto fortuna con la famosa edizione pirata della Biblioteca del Congresso — miniaturizzata a tal punto da non occupare più spazio di una scatola da scarpe. Tutto quanto l’affare del Modulo di memoria molecolare fu una faccenda condotta fuori dalla Terra, e resa possibile dalla mancata adesione degli Stati Uniti al Trattato lunare.

Sebbene sir Lawrence non fosse multitrilionario, l’impero industriale che aveva costruito faceva di lui la massima potenza finanziaria della Terra — risultato non di poco conto per il figlio di un umile venditore ambulante di videocassette che si aggirava per i Nuovi Territori, come ancora a quel tempo venivano chiamati. Probabilmente non si accorse nemmeno degli otto milioni che gli costò il sesto figlio, e nemmeno dei trentadue pagati per l’ottavo. I sessantaquattro milioni pagati per il nono figlio lo resero famoso in tutto il mondo, e dopo il decimo figlio l’ammontare delle scommesse che ovunque si fecero sui suoi programmi per il futuro superò largamente i duecentocinquantasei milioni che gli sarebbe costato l’undicesimo. Ma a questo punto la signora Tsung, Jasmine, in cui l’acciaio si combinava con la seta secondo una proporzione perfetta, decise che la dinastia Tsung poteva ormai guardare con tranquillità al futuro.

Fu solo per caso (se questa espressione, «per caso», ha un senso) che sir Lawrence si trovò a occuparsi personalmente dell’industria aerospaziale. Egli era naturalmente presente nell’industria aeronavale, ma di essa si occupavano i suoi cinque figli maschi. A sir Lawrence stavano a cuore soprattutto i media — i giornali (quei pochi quotidiani rimasti), i libri, le riviste (sia su carta sia elettroniche) e soprattutto le grandi reti televisive planetarie.

Poi a un certo punto acquistò l’antico e bellissimo Hotel Peninsula, che agli occhi del ragazzetto cinese di un tempo era sembrato il simbolo stesso della ricchezza e del potere, e ne fece la sua residenza privata. Lo circondò di un bel parco, ricorrendo al semplice espediente di spostare nel sottosuolo alcuni grandi centri commerciali (e così facendo guadagnò una fortuna con una sua società di recente costituzione, la Scavi e Movimenti Terra a Mezzo Laser, e stabilì un precedente subito imitato da molte altre grandi città).