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Per me era perfetto. Non mi pareva che in quel momento l’autocontrollo avesse un gran valore.

Lui mi tolse la forchetta di mano. «Hai davvero voglia di quei cavolfiori gratinati?»

«I cavolfiori gratinati non mi piacciono per niente.»

Lui mi fece alzare dalla sedia e mi baciò. Suonarono alla porta ed entrambi facemmo un passo indietro.

«Merda!» disse Morelli. «E adesso chi è? Succede sempre qualcosa! Nonne, assassini e cercapersone che si mettono di mezzo. Non lo sopporto più.»

Si precipitò alla porta e la spalancò. Era nonna Bella. Era una donnina minuta in abiti neri vecchio stile. I capelli bianchi erano legati in una crocchia bassa, il viso senza trucco, le labbra sottili premute strette. La madre di Joe era al suo fianco, più robusta di Bella, non meno spaventosa.

«Ebbene?» disse Bella.

Joe la guardò.

«Ebbene, che cosa?»

«Non ci fai entrare?»

«No.»

Bella si irrigidì. «Se tu non fossi il mio nipote preferito ti farei il malocchio.»

La madre di Joe fece un passo avanti. «Non possiamo rimanere a lungo. Stiamo andando al battesimo del bambino di Marjorie Soleri. Ci siamo fermate solo per portarti qualcosa da mangiare. Lo so che tu non cucini mai.»

Mi avvicinai a Joe e presi la pentola dalle mani di sua madre. «È un piacere rivederla, signora Morelli. Ed è un piacere anche rivedere lei, nonna Bella. Questa pentola ha un profumo delizioso.»

«Che cosa sta succedendo qui?» chiese Bella. «Voi due non state vivendo insieme nel peccato, vero?»

«È quello che sto cercando di fare» disse Joe. «Solo che non ho molta fortuna.»

Bella sobbalzò e diede uno schiaffo a Joe. «Vergognati.»

«Forse dovrei portare la pentola in cucina» dissi, arretrando velocemente. «E forse poi dovrei andarmene. Comunque non sarei rimasta a lungo. Ero solo venuta a salutare.» L’ultima cosa di cui avevo bisogno era che Bella mi facesse il malocchio.

Joe mi afferrò per il braccio sano. «Tu non vai da nessuna parte.»

Bella mi guardò stringendo gli occhi e io tremai. Sentii che Joe si irrigidiva al mio fianco.

«Stephanie rimarrà qui questa notte» disse. «Lo fa spesso.»

Bella e la signora Morelli ebbero un sussulto e strinsero forte le labbra.

La signora Morelli alzò il mento di qualche millimetro e rivolse a Joe un’occhiata penetrante. «Hai intenzione di sposare questa donna?»

«Già. Per dirla chiara, ho intenzione di sposarla» disse Joe. «E prima sarà meglio è.»

«Sposarti!» disse Bella, torcendosi le mani. «Il mio Joseph che si sposa.» Poi ci baciò entrambi.

«Aspetta un minuto» dissi io. «Tu non mi hai mai chiesto di sposarti. Quello che non voleva farlo eri tu.»

«Ho cambiato idea» rispose Morelli. «Adesso voglio sposarmi. Diavolo, voglio sposarmi stasera stessa.»

«Tu vuoi solo fare sesso» dissi.

«Vuoi scherzare? Non riesco neppure a ricordarmi che cos’è il sesso. Non so nemmeno se sono ancora capace di farlo.»

Il suo cercapersone squillò. «Dannazione!» disse Joe. Si strappò il cercapersone dalla cintura e lo gettò in mezzo alla strada.

Nonna Bella mi guardò la mano. «E dov’è l’anello?»

Tutti guardammo la mia mano. Niente anello.

«Non occorre un anello per essere fidanzati» disse Morelli.

Nonna Bella scosse mestamente la testa. «Non sa proprio niente» disse.

«Aspettate un attimo. Non ho intenzione di farmi trascinare in un matrimonio» dissi loro.

Nonna Bella si irrigidì.

«Non vuoi sposare il mio Joseph?»

La madre di Joe si fece il segno della croce e alzò gli occhi al cielo.

«Accidenti» disse Joe a sua madre e a Bella «guardate che ora è. Non vorrei che vi perdeste il battesimo.»

«So che cosa stai cercando di fare» disse Bella. «Vuoi liberarti di noi.»

«È vero» disse Joe. «Stephanie e io abbiamo molte cose di cui parlare.»

Bella rovesciò gli occhi nelle orbite. «Sto avendo una visione» disse. «Vedo dei nipoti. Tre maschi e una femminuccia…»

«Non farti spaventare» sussurrò Joe. «Ho un’intera scatola delle migliori precauzioni che si possano acquistare, in camera, di fianco al letto.»

Mi morsicai il labbro inferiore. Mi sarei sentita molto meglio se Bella avesse detto che stava vedendo un criceto.

«D’accordo, adesso ce ne andiamo» disse la nonna. «Queste visioni mi affaticano sempre tanto. Ho bisogno di fare un pisolino in auto prima del battesimo.»

Poi uscirono, Joe chiuse la porta a chiave, mi prese la pentola di mano e la mise fuori dalla portata di Bob, sul tavolo del soggiorno. Mi tolse con cautela la giacca e la lasciò cadere a terra. Poi mi slacciò i jeans, mi artigliò alla vita e mi trasse a sé.

«Quanto a quella proposta, dolcezza…»

FINE