Выбрать главу

Più probabilmente, pensò il burocrate, e quel pensiero lo colpì con la forza dell’ineluttabile, era semplicemente riuscito a corrompere il capitano, facendo sì che mentisse per lui. Lui per lo meno avrebbe agito a quel modo, trovandosi nei panni di Gregorian. — Ciò che mi lascia perplesso — disse per mascherare il suo sospetto — è che Gregorian si sia dato tanto da fare per scoprire ciò che sapevamo su di lui. Non vale la pena di correre un rischio simile per quelle poche informazioni.

Bergier fece una smorfia in direzione dei suoi schermi, senza dire nulla. Toccò un comando, e un motore cambiò timbro, emettendo un suono più profondo. Molto lentamente, la nave iniziò a virare.

— Probabilmente voleva solo tormentarvi — disse Chu. — Semplicemente questo.

— Vi pare una cosa probabile? — domandò il burocrate con tono dubbioso.

— I maghi sono capaci di fare qualsiasi cosa. Non è facile seguire i loro ragionamenti. Ehi! Magari si trattava proprio di Gregorian in persona! Indossava persino i guanti…

— Fotografie di Gregorian e del nostro impersonatore — disse il burocrate. — Primo piano e profilo di entrambi. — Estrasse le copie dalla sua valigetta, le scrollò un attimo per asciugare l’umidità, quindi le sistemò una accanto all’altra sul pannello di comando. — No, guardate qui. È assurdo persino contemplare la sola ipotesi. E poi che cosa c’entra il fatto che indossasse i guanti?

Chu osservò attentamente le due foto, paragonando la figura alta e massiccia di Gregorian con quella esile del suo impersonatore. — No — assentì infine. — Basta guardare le facce. — Gregorian emetteva una specie di oscura energia animale, persino in fotografia. Più che a un uomo assomigliava a un minotauro; la sua mascella era talmente robusta e le sue sopracciglia talmente folte che il suo aspetto complessivo trascendeva da qualsiasi considerazione di bruttezza, comunicando invece qualcosa di assai più profondo. Era quel genere di volto che poteva apparire brutto in stato di riposo, ma che si accendeva improvvisamente di bellezza al minimo accenno di sorriso, o anche semplicemente per una strizzatina d’occhio. Un volto simile non avrebbe mai potuto nascondersi dietro alla rosea rotòndità di quello del falso Chu.

— Il nostro intruso indossava i guanti perché era un mago. — Il tenente Chu agitò le dita. — I maghi si fanno tatuare le mani, aggiungendo un nuovo segno per ogni parte della dottrina che apprendono, iniziando dal dito medio e salendo verso il polso. Un grande stregone può averne fino ai gomiti. Serpenti, lune e cose simili. Se aveste visto le sue mani, non lo avreste mai scambato per un ufficiale del Piedmont.

Bergier si schiarì la gola, aspettando che si fossero voltati entrambi prima di parlare. — Con la tecnologia che voi ci negate, questa nave potrebbe operare con un solo uomo ai comandi. Un uomo solo potrebbe occuparsi di tutte le operazioni, dal carico dei bagagli fino alle pubbliche relazioni, senza bisogno di nessun componente di equipaggio.

— E quella stessa tecnologia renderebbe inutile il vostro stesso lavoro — osservò il burocrate. — Pensate forse che il vostro governo pagherebbe tutti i soldi che occorrono per una nave di lusso come questa se potessero avere a disposizione una flotta di rapide e economiche navette anti-atmosferiche?

— La tirannia ha sempre la sua logica.

— Abbiamo localizzato la madre di Gregorian — intervenne il tenente Chu prima che il burocrate potesse rispondere.

— Davvero?

— Sì. — Chu si produsse in un sorriso vanitoso che fece capire al burocrate che doveva trattarsi di una sua iniziativa personale. — Vive in un paesino sul fiume sotto Lightfoot. L’eliostato non arriva fin laggiù, ma se riusciamo a trovare qualcuno che ci affitta una barca, ci possiamo arrivare a piedi. Penso che sia il luogo migliore per iniziare la nostra indagine. Dopodiché possiamo fare dei controlli presso le emittenti televisive, per vedere se riusciamo a rintracciare la provenienza del denaro. Tutte le emittenti trasmettono dal Piedmont, ma se voghamo rintracciare da dove vengono i soldi delle pubblicità, c’è uno sportello alla stazione degli eliostati. Nessun problema.

— Faremo visita alla madre domani mattina stessa — disse il burocrate. — Ma ho già avuto a che fare con banche planetarie, e ho dei forti dubbi riguardo al fatto che riusciremo a rintracciare la provenienza di quel denaro.

Bergier gli rivolse un’occhiata sprezzante. — Il denaro può sempre essere rintracciato. Si trascina dietro una scia puzzolente ovunque vada.

Il burocrate sorrise con espressione poco convinta. — Molto aforistico.

— Non osate prendermi in giro! Quando ero giovane, nel Tidewater, ho avuto cinque mogli. — Bergier si infilò in bocca un’altra pasticca, succhiandola rumorosamente. — Le avevo sistemate nel migliore dei modi, tutte lungo la mia rotta, ma abbastanza distanti l’una dall’altra da far sì che nessuna sospettasse l’esistenza dell’altra. — Il burocrate vide che il comandante non aveva notato il modo in cui Chu aveva sollevato gli occhi a questa sua affermazione. — Ma poi scoprii che la mia Ysolt mi tradiva. Diventai quasi pazzo perla gelosia. In quel periodo avevano appena dichiarato illegali i culti stregoneschi. Tornai da lei quel giorno, dopo un’assenza di diverse settimane. Oh, se era calda. Le era appena iniziato il ciclo, e l’intera casa odorava di lei. — Le sue narici si dilatarono. — Non avete idea di che cosa fosse in certi momenti. Come entrai dalla porta, mi afferrò, mi sbatté a terra e iniziò a strapparmi di dosso l’uniforme, completamente nuda come era. Era come essere violentati da un uragano. Non riuscivo a pensare ad altro se non al fatto che si potessero scandalizzare i vicini.

“Doveva essere una scena ben ridicola, vedermi lottare sotto quella gatta indemoniata. La faccia tutta rossa, mezzo svestito, cercavo di chiudere la porta con una mano.

“Nulla di male. Ero ancora un giovanotto, a quei tempi. Ma le cose che non mi fece! Evidentemente, aveva imparato da qualche parte delle abilità che non le avevo insegnato io, le venivano delle idee che non erano mie. Alcune erano addirittura cose che non avevo mai provato in tutta la mia vita. Eravamo sposati da anni, e improvvisamente lei aveva acquisito dei nuovi gusti. Dove li aveva imparati, maledizione? Dove?”

— Magari aveva semplicemente letto un libro — disse Chu con tono asciutto.

— Balle! Aveva un amante! Era più che evidente. Ysolt non era certo una donna particolarmente sagace, era come un bambino che ti mostra un suo nuovo giocattolo. Perché non proviamo a vedere che cosa succede se… Così mi diceva! Facciamo finta che tu sia la donna e io l’uomo… Questa volta io non mi muoverò proprio, e tu… Impiegò diverse ore a dimostrare tutto quel che aveva imparato… ciò che le “era venuto in mente”, così mi disse. Di conseguenza, io ebbi tutto il tempo per riflettere sul da farsi.

“Quando la lasciai, era già buio. Lei stava dormendo, i suoi lunghi capelli neri appiccicati ai suoi piccoli seni sudati. Che sorriso angelico aveva! Così, uscii per scoprire chi mi aveva cornificato, e mi portai dietro una bella pistola. Non sarebbe stato difficile trovarlo, pensai. Un uomo che possedeva le abilità riportatemi da Ysolt doveva per forza essere conosciuto, nei giusti ambienti.

“Scesi giù al fiume, dove ci sono le pozze per le tinture e gli orci, e feci un paio di domande in giro. Mi riferirono subito che un uomo aventi simili abilità era stato da quelle parti di recente”. Un altoparlante nascosto borbottò qualcosa con tono rispettoso, e Bergier toccò il pannello dei comandi. — Regolate l’aerostato di sinistra a mano, se necessario. Sì. No. Avete i vostri ordini. — Rimase in silenzio per un lungo, disperato momento, tanto che il burocrate pensò che avesse perso il filo del suo discorso. Poco dopo, però, il comandante proseguì.

— Solo che non riuscivo a trovarlo, quell’uomo. Tutti ne avevano sentito parlare, la voce girava come fosse la più recente battuta sconcia e molte donne lasciavano intuire che avevano dormito con lui, ma la persona in sé era introvabile. A quei tempi c’era un sacco di gente strana in giro, dopo la soppressione dei culti del Whitemarsh, e un artista del sesso non rappresentava nulla di speciale. Venni a sapere che era un tipo di statura media, ben vestito, dallo spirito ironico. Parlava poco, viveva grazie alla generosità delle donne, aveva occhi scuri e non sbatteva quasi mai le palpebre. Ma le terre attorno al fiume erano piene di gente con qualcosa da nascondere. Una persona cauta poteva anche rimanere nascosta in eterno, e questa in particolare era la più elusiva del mondo. Si muoveva di notte, senza essere visto e senza essere notato, non faceva promesse, non aveva amici, non aveva abitudini fisse. Insomma, era impossibile trovarlo, come prendere a pugni l’aria.