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John sollevò la moglie tra le braccia e semisoffocato dal fumo acre dell’incendio la portò fuori, in salvo. Accanto a lei sempre svenuta, mentre le fiamme divoravano la piccola casa, John si mise a pregare.

Quando Magda rinvenne, la sua ragione era perduta per sempre.

La donna cominciò a mormorare senza posa parole indistinte e senza senso. L’unica frase che si riusciva a capire era che una grossa pietra verde aveva divorato il suo Willy. Nell’udirla, le donne del paese scuotevano la testa e si asciugavano gli occhi… Qualche giorno dopo la sciagura, la povera madre pazza cominciò a vagare lungo la Vadia e a girare attorno al cimitero, con i capelli scarmigliati e lo sguardo fisso. Se qualcuno le chiedeva cosa stesse cercando, rispondeva invariabilmente che voleva ritrovare la pietra verde che le aveva divorato il figlio.

Queste parole avrebbero certo risvegliato la curiosità del paese se a pronunciarle non fosse stata una demente, ma data la situazione vennero considerate soltanto un delirio privo di senso. JohnGrantera diventato taciturno. Non aveva detto a nessuno che cosa era successo a Willy, preferendo lasciar credere che fosse rimasto vittima dell’incendio.Igiorni passarono, e venne la fine di quel torrido mese di luglio. Una sera, poco prima che facesse notte, gli abitanti di Isling videro Magda la Pazza passare per la Vadia serrando al petto qualcosa avvolto gelosamente in uno scialle. Ansava come chi ha corso a lungo, e si diresse verso la casa dove John e lei si erano trasferiti dopo l’incendio.

John era già rincasato e le rivolse uno sguardo di pietosa sorpresa notando la sua insolita agitazione e il fardello che portava con tanta cura.

«Cosa c’è, Magda? Cosa porti in quello scialle?» le chiese affettuosamente con il tono che si usa per far ragionare i bambini.

Con voce sibilante e parole incerte Magda gli spiegò che aveva trovato Willy. Gli occhi della povera pazza brillavano di una gioia che non aveva niente di umano, e John, preoccupato, si avvicinò per vedere che cosa nascondeva sotto lo scialle. Ma non appena indovinò le sue intenzioni, la donna si ritrasse digrignando i denti come una belva che vede minacciato il suo piccolo, e si strinse più forte tra le braccia il suo tesoro. Poi parve calmarsi e andò a sedere in un angolo. Mentre si chinava un poco in avanti, un lembo dello scialle si spostò rivelando per un attimo una vaga forma verdastra.

Raccolto con cura il fagotto sulle ginocchia come se si trattasse di un neonato, la pazza cominciò a dondolarsi dolcemente avanti e indietro mormorando con voce cantilenante: «La piccola pietra verde ha mangiato Willy, la grande pietra verde ha mangiato Willy, la piccola pietra…» Poi di colpo, cambiando tono: «Io vi prego, restituitemi Willy! Lui non voleva fare niente di male…»

John si sentiva gelare il sangue.

Per tutta quella sera i lampi solcarono il cielo. L’aria era pesante e gli indumenti si appiccicavano alla pelle, le nubi si ammucchiavano verso ovest, e l’atmosfera irrespirabile che da un mese affliggeva gli abitanti della regione sembrava sul punto di esplodere.

La notte era all’inizio quando le prime grosse gocce cominciarono a cadere. Per un attimo regnò il silenzio assoluto, quasi il mondo si fosse fermato, poi si alzò un vento impetuoso, e raffiche di pioggia si abbatterono contro le case, scrosciarono sui tetti. Magda si lasciò portare a letto molto docilmente, ma non volle separarsi dall’oggetto che l’aveva tanto eccitata. John ormai aveva rinunciato a vedere di cosa si trattava, perché ogni volta che allungava una mano verso lo scialle Magda si trasfigurava. Anche quando fu sotto le coperte, lei non si separò dallo strano oggetto. John la sentì parlare a lungo.

La voce tacque alla fine, ma lui restò sveglio ancora: ripensava alla morte misteriosa del figlio, e a cosa gli conveniva fare per Madga. Ma era tutto vero quello che gli era successo? Non si trattava piuttosto di un incubo atroce dal quale si sarebbe svegliato? Quale terribile potenza poteva aver provocato un cambiamento tanto mostruoso nel corpo di Willy?

Il vento avvolgeva la casa e urlava tra gli alberi. Dita invisibili scuotevano porte e finestre, rovesci di pioggia più frequenti frustavano i vetri filtrando con violenza tra le imposte.

Nonostante il furore degli elementi scatenati, John cominciava ad assopirsi quando sua moglie riprese a mormorare. L’uomo la guardò alla luce di un lampo: Magda teneva gli occhi chiusi, ma le sue labbra si muovevano.

«N’ga n’ga rhthl’g clr’tl…»

Le sillabe erano pronunciate molto chiaramente, ma il loro senso era dei più oscuri. Impossibile dare un significato a quegli ansiti.

La voce continuava: «… ust s g’lgggar septhulchu nyrcg…» e sembrava seguire un ritmo ben scandito.

Durante la notte, una vicina di John e Magda, la signora Sayres, si svegliò in tempo per vedere la casa deiGrantavvolta da un bagliore accecanteseguito da un frastuono da apocalisse. La signora Sayres credette di scorgere un immenso fuoco verde levarsi sopra il tetto, corse alla finestra e incollò la faccia ai vetri cercando di scrutare nell’oscurità che seguì allo scoppio di luce. Rimase lì sino a quando il lampo seguente le permise di vedere l’abitazione deiGrant,ma non c’era più traccia del curioso riflesso verde che le aveva fatto pensare che la casa dei vicini fosse stata colpita da un fulmine, e tutto sembrava intatto. La pioggia divenne più fitta ostacolando la visibilità. Pensando che aiGrantnon poteva essere successo niente di grave, dal momento che non era successo niente alla loro casa, la donna tornò a dormire.

La mattina seguente, JohnGrantnon comparve alla solita ora per recarsi al lavoro. Anche Magda non si fece vedere. A Isling, come in ogni altro piccolo paese, nessuna novità passa inosservata, e così verso mezzogiorno tutti erano al corrente della cosa, e poiché John e Magda non avevano ancora fatto la loro apparizione, la gente cominciò a preoccuparsi. Qualcuno ricordò che la sera prima la povera pazza era tornata a casa nascondendo qualcosa sotto uno scialle.

«Sapete» disse una donna di nome Dakin, «tempo fa il mioJakee il figlio diStacyerano andati al vecchio cimitero con WillyGrant,e hanno trovato uno strano coso. Anzi, è stato Willy a trovarlo, e se l’è portato a casa.Jakemi ha detto che era una specie di uomo di pietra, ma non proprio un uomo… non so bene. Una cosa bizzarra, insomma. Ah, l’ho sempre detto io che da quel cimitero non può venirci niente di buono! E ne abbiamo avuto la prova, lo vedete! Proprio quella notte è bruciata la casa deiGrantcol povero Willy dentro, e John ha salvato Magda soltanto per vedersela ridotta in quello stato… E adesso chissà cosa sarà successo a quelle povere anime!»

«Forse sono morti» disse la signora Sayres rabbrividendo. «Quando ho visto tutta quella luce, stanotte, mi sono fatta il segno della croce e ho ringraziato il Signore di essere ancora viva. Non ho avuto il coraggio di uscire per andare a vedere che cosa fosse successo. Con tutto quel finimondo chissà cosa avrebbe potuto capitarmi! Forse sono in casa, feriti, e aspettano che qualcuno vada ad aiutarli…»

«Voi donne fate una tragedia di ogni cosa» intervenne un contadino. «Magda si sarà spaventata per il temporale e sarà scappata di casa, e John la starà cercando, ecco tutto. Aspettiamo ancora un po’ prima di andare a vedere, non mi piace ficcare il naso negli affari degli altri.»

«Io dico che è successo qualcosa di brutto» riprese la signora Dakin. «Se potessi, me ne andrei da Isling, non fosse altro che per allontanarmi da quel cimitero stregato. Prima non l’ho detto, ma stanotte ho sentito una voce che gridava! Non ho capito niente di quello che diceva, ma è certo che non parlava la nostra lingua.»