La sua voce s’era abbassata di tono, come per un’emozione malcelata. In quel momento Ender fu certo che in loro c’era una segreta e profonda paura dei maiali.
— Araldo, so che sta pensando che la gente abbia paura dei maiali. E forse alcuni di noi ce l’hanno. Ma quello che proviamo quasi tutti, e ogni volta che se ne parla, non è affatto paura. È odio. Li detestiamo.
— Ma voi non li vedete mai.
— Lei dovrebbe sapere dei due zenador uccisi da loro… anzi sospetto che la chiamata a cui ha risposto fosse per fare l’elegia di Pipo. Pipo e Libo, vede, noi li amavamo molto. Specialmente Libo. Era un uomo gentile e generoso, e il lutto per la sua morte è stato unanime quanto profondo. Non si può capire come e perché degli esseri intelligenti abbiano potuto fare quello che hanno fatto. Dom Cristão, l’abate dei Filhos da Mente de Cristo, dice che mancano di senso morale, e che questo può essere la prova che sono bestie. Oppure significa che non conoscono il senso del peccato, non avendo ancora mangiato il frutto dell’Albero del Bene e del Male. — Ebbe un sorrisetto ironico. — Ma questa è teologia, dunque per lei non ha alcun significato.
Lui non rispose. Era abituato ai modi un po’ forzati delle persone religiose, quando presumevano che la loro storia sacra dovesse apparire assurda ai non credenti. Ma Ender non si considerava un non credente, e aveva un’acuta consapevolezza dell’impatto morale dei racconti sacri. Tuttavia non poteva spiegare questo a Bosquinha. Soltanto il tempo avrebbe potuto modificare l’opinione che la donna aveva di lui. Adesso teneva le distanze con più freddezza di quel che mostrava, però avrebbe finito per abbandonare ogni pregiudizio. Rivestire la sua carica significava affinarsi nell’arte di vedere la gente per quel che era, non per quel che sembrava.
Ender cambiò argomento. — Questi Filhos da Mente de Cristo… il mio portoghese è ancora incerto, ma credo che ciò significhi Figli della Mente di Cristo, no?
— È un ordine abbastanza nuovo, relativamente parlando. Si è costituito quattrocento anni fa dietro una speciale licenza papale, e…
— Ah, ma ho conosciuto assai bene i Figli, sindaco. Ero incerto sulla traduzione. Fu al tempo in cui feci l’elegia per San Angelo, su Moctezuma, nella città di Còrdoba.
Gli occhi di lei si allargarono. — Allora la storia è vera!
— Io stesso ho sentito diverse versioni di quella storia, sindaco Bosquinha. Una di esse afferma che il diavolo s’impossessò di San Angelo sul suo letto di morte, e gli fece gridare che desiderava gli innominabili riti dell’Hablador de los Muertos, l’Araldo pagano.
Bosquinha sorrise. — Questo mi ricorda il racconto che si sussurrava anche qui. Dom Cristão dice che è una stupidaggine, ovviamente.
— In realtà accadde che San Angelo, molto prima d’essere canonizzato, fu presente all’elegia che dissi per una donna conosciuta da entrambi. Il fungo che gli aveva invaso il sangue lo stava già uccidendo. Qualche giorno dopo venne a casa mia e mi disse: «Andrew, in giro si raccontano di me le più sciocche invenzioni. La gente dice che ho fatto dei miracoli, e che dovrei essere santificato. Devi aiutarmi. Tu devi dire la verità, il giorno che sarò sepolto».
— Ma i miracoli vennero riconosciuti effettivi, e fu canonizzato soltanto novant’anni dopo la sua morte.
— Sì. Be’, questo fu in parte per colpa mia. Quando feci la sua elegia, attestai personalmente la veridicità di parecchi suoi miracoli.
Bosquinha rise, divertita. — Un Araldo dei Defunti, che crede nei miracoli?
— Guardi gli edifici annessi alla vostra cattedrale. Quanti di essi sono riservati ai preti, e quanti alla scuola?
Bosquinha capì quel che voleva dire, e lo fissò. — I Filhos da Mente de Cristo ubbidiscono all’autorità del vescovo.
— Salvo nel fatto che loro preservano e insegnano tutta la conoscenza, sia che il vescovo approvi oppure no.
— San Angelo può averle permesso d’intromettersi negli affari della Chiesa, ma le assicuro che il vescovo Peregrino non lo farà.
— Io sono venuto per parlare di un comune mortale, e agirò in conformità della legge. Spero che scoprirete che faccio molto meno danno di quel che vi aspettavate, e forse qualcosa di buono in più.
— Se lei è venuto a parlare della morte di Pipo, Araldo pelos Mortos, non potrà far altro che risvegliare dolore e rancori. Lasci i maiali di là dal recinto. Se potessi fare a modo mio, nessuno di noi lo oltrepasserebbe mai più.
— Spero che ci sia qualcuno disposto ad affittarmi una camera.
— Questa non è una località turistica. Araldo. Tutti hanno la loro casa, e non c’è gente che va e che viene. Perché qualcuno dovrebbe gestire una locanda? Tutto ciò che possiamo offrirle è uno dei prefabbricati di plastica che i primi coloni montavano in pochi minuti. È piccolo, però contiene tutte le comodità.
— Dato che non ho bisogno di molte comodità né di molto spazio, sono sicuro che andrà benissimo. E mi propongo d’incontrare presto Dom Cristão. Dove ci sono i seguaci di San Angelo, la verità ha degli amici.
Bosquinha scrollò le spalle e rimise in moto la macchina. Ma dovette ammettere, fra sé e sé, che quello straniero era riuscito a incrinare le sue nozioni preconcette sugli Araldi dei Defunti. Il pensiero che aveva conosciuto bene San Angelo, e che ammirava i Filhos… be’, non era affatto ciò che il vescovo Peregrino aveva detto loro di aspettarsi.
La stanzetta era pochissimo ammobiliata, e se Ender si fosse portato dietro degli oggetti in più avrebbe avuto difficoltà a trovare dove sistemarli tutti. Invece, come sempre in passato, due minuti gli bastarono per disfare il suo bagaglio. Soltanto il bozzolo avvolto nella tela restò dentro la borsa; da tempo non sentiva più l’assurdità, irreale, del fatto di tenere la futura Regina d’una razza assai evoluta chiusa in un fagottello sotto il suo letto.
— Forse questo sarà il posto giusto — mormorò. Il bozzolo era fresco al tatto, quasi freddo, malgrado il telo in cui era avvolto.
((È il posto giusto.))
Sentirla così sicura era snervante. In lei non c’era più alcun accenno di supplica, o d’impazienza, o delle altre emozioni che era abituato a percepire. Soltanto un’assoluta certezza.
— Mi piacerebbe poterti dare ragione — disse. — Questo potrebbe essere il luogo adatto, ma tutto dipende dal fatto che i maiali possano convivere positivamente con voi.
((La questione è se possono convivere con voi umani senza di noi.))
— Ci vorrà tempo. Dammi qualche mese.
((Prendi tutto il tempo che vuoi. Ora non ho più fretta.))
— Cos’è che hai trovato qui? Mi è parso di sentirti dire che sei entrata in contatto con qualcuno.
((La parte della nostra mente che contiene i pensieri, quelli che voi chiamate impulsi filotici e su cui funziona l’ansible, è molto fredda e dura da contattare negli esseri umani, perfino in te. Ma questa, la mente che ho trovato qui, una delle molte che troveremo qui, ha impulsi filotici assai forti, più chiari dei tuoi, più facili da contattare. E mi sente più agevolmente, vede i nostri ricordi come io vedo i suoi. Perciò perdonami, mio caro amico, scusami se lascio il duro lavoro di parlare dentro di te e torno a quella mente, e le parlo. Perché essa non mi costringe a un lavoro tanto difficile come il creare parole e immagini abbastanza chiare per la tua mente analitica, e perché io la sento come la luce del sole, come il calore del sole, come l’acqua fresca e come il vento dolce, tutte cose di cui ho soltanto il ricordo ormai da tremila anni. Scusami, perdonami se io starò con lei finché tu non risveglierai alla vita me e tutte le mie uova. E so che lo farai, so che ci aiuterai ad abitare qui, perché scoprirai a tuo tempo e a tuo modo che questo è il posto, questa è la casa…))