— Sta dicendo che gli uni diventano gli altri? — Dom Cristão era inorridito e affascinato allo stesso tempo.
— I maiali possono essere unici in questo fatto di trasformare il corpo di uno di loro in un albero — disse Novinha. — Ma forse i cabras diventano fertili grazie al polline del capim. Forse le mosche nascono dai tasselli delle canne fluviali. La cosa andrebbe chiarita. Io avrei dovuto dedicarmi a studiarla, in tutti questi anni.
— Ed ora — chiese Dom Cristão, — la Federazione l’ha appreso dal suo archivio?
— Avranno bisogno di tempo per analizzare tutti i dati. Ma entro i prossimi venti o trent’anni, prima che le loro astronavi siano qui, sapranno tutto — disse Novinha.
Bosquinha si tormentava nervosamente le mani. — Non potranno farci evacuare Lusitania. Dovunque andassimo porteremmo la Descolada con noi, e nei Cento Mondi non ci sarebbero abbastanza xenobiologi da salvare un singolo pianeta dalla devastazione. Prima che altri framlings arrivino qui, la notizia sarà risaputa.
— Bene, allora — disse il vescovo. — Questo risolve i nostri problemi. Se li mettiamo al corrente fin d’ora, non manderanno neppure le loro navi per portarci via.
— No, monsignore — disse Ender. — Una volta saputo ciò che la Descolada può fare, si accerteranno che nessuno lasci mai più questo pianeta.
Il vescovo sbuffò. — Cosa? Sta suggerendo che potrebbero distruggere Lusitania? Avanti, Araldo, non ci sono altri Ender nella razza umana. Il peggio che potranno fare sarà di dichiararci in quarantena e…
— In questo caso — disse Dom Cristão, — perché dovremmo sottometterci al loro controllo? Possiamo mandar loro queste notizie sulla Descolada, informandoli che noi non lasceremo il pianeta, ed essi non verranno qui. E la faccenda sarebbe chiusa.
Bosquinha scosse il capo. — Crede che il Consiglio non direbbe: «I lusitani, semplicemente visitando un altro pianeta, possono distruggerlo. Hanno un’astronave, sono già piuttosto ribelli, hanno quei maiali assassini. La loro esistenza è una minaccia.»
— Chi oserebbe spingersi a tanto? — protestò il vescovo.
— Non il Vaticano — disse Ender. — Ma i membri del Consiglio non sono altrettanto propensi alla pietà e alla comprensione.
— E forse avrebbero ragione — brontolò Peregrino. — Lei stesso ha detto che i maiali vogliono il volo interstellare. E dovunque andassero, questo avrebbe le stesse conseguenze. Perfino su pianeti disabitati, no? Ciò che farebbero sarebbe di… di creare duplicati di questo panorama così povero: foreste di un solo tipo di albero, praterie di una sola erba, con nient’altro che i cabras a pascolare e gli xingadora a volare nel cielo.
— Forse un giorno o l’altro troveremo un modo migliore per tenere sotto controllo la Descolada — disse Ela.
— Non possiamo ancorare il nostro futuro a una possibilità così aleatoria — replicò il vescovo.
— È per questo che dovremo ribellarci — disse Ender. — Perché il Consiglio della Federazione farà questo stesso ragionamento. Proprio come accadde tremila anni fa, prima dello Xenocidio. Oggi tutti condannano quell’episodio poiché segnò la distruzione di una razza aliena che in seguito si scoprì innocua e pacifica. Ma nei giorni in cui sembrava che gli Scorpioni fossero determinati a sterminare l’umanità, la gente non vide altra scelta che battersi a morte contro di loro. Noi stiamo mettendoli di fronte allo stesso dilemma. Sono già ostili ai maiali. E quando capiranno i pericoli della Descolada, ogni desiderio di proteggere questa razza sarà abbandonato. Ci distruggeranno, in nome della salvezza dell’umanità. C’è il caso che risparmino almeno il pianeta. Come lei ha detto, oggi non ci sono più Ender. Ma annienteranno Milagre, i suoi abitanti, e tutti gli indigeni sospettati d’aver avuto contatto con noi. Poi metteranno in orbita un servizio di sorveglianza con lo scopo di tenere i maiali allo stato primitivo. Al loro posto, voi non fareste lo stesso?
— Un Araldo dei Defunti dice questo? — chiese Dom Cristão.
— Lei c’era — disse il vescovo. — Lei era là a quel tempo, vero? Allorché gli Scorpioni furono sterminati.
— Quella volta non avevamo il modo di parlare con gli Scorpioni, né di sapere che erano ramans e non varelse. Stavolta siamo qui. Sappiamo che non causeremo la distruzione di altri pianeti. Sappiamo che non lasceremo Lusitania finché non avremo una garanzìa contro l’espandersi della Descolada. Stavolta — disse Ender, — possiamo mantenere in vita i ramans, così che, chiunque scriverà la storia dei maiali, esso non sia un Araldo dei Defunti.
Il segretario spalancò improvvisamente la porta, e Ouanda si precipitò dentro. — Monsignore! — ansimò. — Sindaco! Dovete venire. Novinha…
— Che succede? — chiese il vescovo.
— Ouanda, ti devo arrestare — disse Bosquinha.
— Mi arresti più tardi — esclamò lei. — Si tratta di Miro. S’è arrampicato sul recinto.
— Ma non può farlo — disse Novinha. — Potrebbe restare ucciso e… — Poi, inorridita, si rese conto di quel che Ouanda aveva detto. — Portatemi da lui!
— Bisogna chiamare Navio — disse Dona Cristã.
— Voi non capite! — gridò Ouanda. — Non possiamo andare da lui. È dall’altra parte del recinto!
— Allora cosa si può fare? — chiese Bosquinha.
— Spenga il recinto — disse Ouanda.
Bosquinha guardò gli altri, impotente. — Non ho il modo di farlo. È il Comitato che lo controlla, per ansible. Loro non lo spegneranno mai.
— Allora Miro è come fosse morto — disse Ouanda.
— No! — gridò Novinha.
Il quel momento nell’ufficio entrò un’altra figura. Piccola, pelosa, con una rozza veste di fibre. Nessuno di loro, salvo Ender e Ouanda, aveva mai visto un maiale in carne e ossa, ma lo riconobbero all’istante.
— Scusatemi — disse il maiale. — Questo significa che adesso possiamo piantarlo?
Nessuno si preoccupò di chiedergli come avesse fatto a scavalcare il recinto. Erano troppo occupati a domandarsi cosa diavolo intendeva dire col fatto di piantare Miro.
— No! — ansimò Novinha.
Mandachuva la guardò, sorpreso. — No?
— Penso — gli disse Ender, — che non dovrete più piantare gli umani.
Mandachuva s’irrigidì come una statua.
— Perché gli ha detto questo? — chiese Ouanda. — Adesso lo ha sconvolto.
— Prima di domani avrà ben altri motivi per essere sconvolo. — Ender si avviò alla porta. — Andiamo, Ouanda, portaci da Miro.
— E a che servirà, se non possiamo oltrepassare il recinto? — volle sapere Bosquinha.
— Occorre l’assistenza di Navio — disse Ender.
— Lei dimentica che la rete di comunicazioni è fuori uso — disse Dona Cristã. — Andrò a chiamarlo io.
— Ho detto, a cosa servirà? — ripeté Bosquinha.
— Come vi ho spiegato — disse Ender, — se decidete per la ribellione possiamo staccarci dalla rete ansible. E in tal caso potremo spegnere il recinto.
— Sta cercando di usare la vita di Miro per forzarmi la mano? — disse il vescovo.
— Sì! — ribatté Ender. — Fa parte del suo gregge, no? Perciò lasci le altre novantanove pecore, pastore, e venga con noi a salvare quella che si è smarrita.