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Min si avvicinò alla sedia con le gambe tremanti e vi si lasciò quasi cadere sopra. L’Ajah Nera! Oh, Luce! pensava. Le Aes Sedai in teoria dovevano sostenere la Luce. Anche se non si fidava davvero di loro, c’era sempre quella certezza. Le Aes Sedai, e tutto il loro potere, erano a favore della Luce e contro l’Ombra. Solo che adesso non era più vero. Si sentì a malapena dire: «Sta andando a Tear.»

«Tear! Allora si tratta di Callandor. Moiraine vuole che prenda la spada che non può essere toccata dalla Pietra di Tear. Giuro che la appenderò al sole a essiccare! Le farò desiderare di tornare una novizia! Non può essere ancora pronto per questo!»

«Non è stata...» Min fece una pausa per schiarirsi la gola. «Non è stata opera di Moiraine. Rand se ne è andato nel cuore della notte, da solo. Gli altri lo hanno inseguito e Moiraine mi ha inviata a riferirtelo. Ormai potrebbero essere arrivati a Tear. Per quanto ne so, Rand potrebbe avere già preso Callandor.»

«Che sia folgorato!» esplose l’Amyrlin. «Ormai potrebbe essere morto! Vorrei che non avesse mai sentito una parola delle Profezie del Drago. Se potessi evitare che ne sentisse altre, lo farei.»

«Ma non dev’essere lui a far avverare le Profezie? Non capisco.»

L’Amyrlin si appoggiò stancamente al tavolo. «Come se qualcuno ne comprendesse una parte sufficiente! Non sono le Profezie a fare di lui il Drago Rinato; tutto quello che deve fare è ammetterlo, e deve averlo fatto se sta andando a prendere Callandor. Lo scopo delle Profezie è annunciare al mondo chi sia lui, preparare lui a ciò che sta per accadere, preparare il mondo intero. Se Moiraine può avere una forma di controllo su Rand, lo guiderà verso le Profezie di cui siamo certe — quando sarà pronto ad affrontarle! — e per il resto, confidiamo nel fatto che quel che farà sia abbastanza. Speriamo. Per quanto ne so, ha già portato a compimento Profezie che nessuno di noi capisce. Luce, fa’ che sia finita.»

«Quindi è vero che intendete controllarlo. Ha detto che avete provato a usarlo, ma questa è la prima volta che ti sento ammetterlo.» Min si sentì raggelare. Arrabbiata, aggiunse: «Per ora non avete fatto un gran lavoro, tu e Moiraine.»

La stanchezza di Siuan sembrò scivolarle dalle spalle. Si raddrizzò e rimase in piedi a fissare Min. «Farai meglio a sperare che ci riusciamo. Pensi davvero che potremmo lasciarlo andare in giro libero? Testardo e ostinato, non addestrato, impreparato, forse già sulla via della follia. Pensi che porremmo affidarci al Disegno, al suo destino, per mantenerlo in vita, come nelle storie? Questa non è una storia, Rand non è un eroe invincibile e se il suo filo viene tagliato via dal Disegno, la Ruota del Tempo non ne noterà l’assenza e il Creatore non farà miracoli per salvarci. Se Moiraine non può gestire le vele di Rand, lui potrebbe benissimo farsi ammazzare, e dove ci ritroveremmo a quel punto? Dove si ritroverebbe il mondo? La prigione del Tenebroso si sta indebolendo. Toccherà nuovamente la terra; è solo una questione di tempo. Se Rand al’Thor non sarà presente per affrontarlo nell’Ultima Battaglia, se quel giovane stupido e testardo si fa ammazzare prima, il mondo è condannato. Ci sarà una nuova Guerra del Potere, senza Lews Therin e i suoi Cento Compagni. Quindi il fuoco e l’ombra, per sempre.» Si fermò di colpo per scrutare il viso di Min. «Così è in questa direzione che soffia il vento, vero? Tu e Rand. Non me lo aspettavo.»

Min scosse vigorosamente la testa e si sentì arrossire. «Certo che no! Ero... È stata l’Ultima Battaglia e il Tenebroso. Luce, solo pensare al Tenebroso libero dovrebbe essere abbastanza da far gelare il midollo di un Custode. E l’Ajah Nera...»

«Non cercare di dissimulare» rispose secca l’Amyrlin. «Pensi che sia la prima volta che vedo una donna spaventata per la vita del suo uomo? Tanto vale che lo ammetti.»

Min si dimenò sulla sedia. Gli occhi di Siuan la scandagliavano, consapevoli e impazienti. «Va bene» mormorò Min alla fine «ti dirò tutto, e vedrai quanto bene ci farà a tutte e due. La prima volta che ho incontrato Rand ho visto tre volti femminili, e uno di quelli era il mio. Non avevo mai visto nulla che mi riguardasse prima di quel momento o dopo, ma ne conoscevo il significato. Mi sarei innamorata di lui. Tutte e tre ci saremmo innamorate.»

«Tre. Le altre due chi sono?»

Min sorrise amaramente. «I volti erano indistinti; non so chi siano.»

«Niente che dicesse che avrebbe ricambiato l’amore?»

«Niente! Non mi ha mai guardata due volte. Credo che mi veda come una... una sorella. Per cui non pensare di potermi usare come guinzaglio per Rand, perché non funzionerà!»

«Però lo ami.»

«Non ho alcuna scelta.» Min cercò di rendere la propria voce meno cupa. «Ho cercato di considerarlo uno scherzo, ma non posso più ridere. Puoi anche non credermi, ma quando conosco il significato di una visione, il fatto si verifica.»

L’Amyrlin si tamburellò il labbro con un dito e guardò Min con attenzione. Quello sguardo preoccupò Min. Non intendeva esporsi così tanto, o raccontare quanto aveva fatto. Non aveva detto tutto, ma sapeva che ormai avrebbe dovuto imparare a non dare a un’Aes Sedai una leva, anche se non capiva come avrebbe potuto usarla. «Madre, ho riferito il messaggio di Moiraine, e ti ho detto tutto quel che sapevo delle visioni. Non c’è motivo adesso per cui non possa indossare i miei abiti e andarmene.»

«Andare dove?»

«Tear.» Dopo aver parlato con Gawyn, nel tentativo di assicurarsi che non avrebbe fatto qualcosa di stupido. Desiderava avere il coraggio di chiedere dove fossero Egwene e le altre, ma se l’Amyrlin non voleva dirlo al fratello di Elayne era poco probabile che lo dicesse a lei. E negli occhi di Siuan Sanche c’era ancora quello sguardo indagatore. «O ovunque si trovi Rand. Forse sono una sciocca, ma non sono la prima donna a comportarsi da sciocca per un uomo.»

«La prima a farlo per il Drago Rinato. Sarà pericoloso essere vicina a Rand quando il mondo scoprirà chi è, cosa è. E se adesso adopera Callandor il mondo lo scoprirà presto. La metà vorrà ucciderlo in ogni caso, come se così facendo potessero impedire l’Ultima Battaglia, o la liberazione del Tenebroso. Molti vicino a lui moriranno. Potrebbe essere meglio per te se restassi qui.»

L’Amyrlin sembrava comprensiva, ma Min non le credeva. Non credeva che Siuan Sanche fosse capace di offrire comprensione a qualcuno. «Correrò il rischio; forse posso aiutarlo. Con le visioni. E non credo che la Torre sarebbe molto più sicura, non fino a quando ci sarà una Sorella Rossa qui. Vedranno solo un uomo in grado di incanalare, dimenticheranno l’Ultima Battaglia e le Profezie del Drago.»

«Così faranno molti altri» si intromise Siuan con calma. «I vecchi modi di pensare sono difficili da cambiare, per le Aes Sedai come per chiunque altro.»

Min la guardò perplessa. Adesso sembrava pensarla come lei. «Non è un segreto che sono amica di Egwene e Nynaeve, e nemmeno che provengono dallo stesso villaggio di Rand. Per l’Ajah Rossa questa sarà una connessione sufficiente. Quando la Torre scoprirà cos’è Rand, probabilmente verrò arrestata prima che il giorno finisca. Come anche Egwene e Nynaeve, se non le hai fatte nascondere da qualche parte.»

«Allora non devi essere riconosciuta. Non prendi nessun pesce se questo vede la rete. Per un po’ faresti meglio a evitare le brache e la giubba.»

L’Amyrlin sorrise come un gatto che guarda un topo.

«Che pesce ti aspetti di prendere con me?» chiese Min con una voce flebile. Pensava di saperlo, e sperava ardentemente di sbagliarsi.

La sua speranza non impedì all’Amyrlin di rispondere: «L’Ajah Nera. Tredici di loro sono fuggite, ma temo che alcune siano rimaste. Non so di chi fidarmi; per un po’ ho avuto paura a fidarmi di chiunque. Non sei un’Amica delle Tenebre, lo so, e il tuo particolare talento potrebbe essere d’aiuto. Quantomeno sarai un altro paio di occhi fidati.»