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La contessa guardò in direzione di Miles e un'espressione accigliata affiorò per un momento sotto la facciata disinvolta, rivelando l'acciaio sottostante.

Anche Illyan lo notò e si affrettò ad inchinarsi.

– Abbiamo finito, signora, quindi non ci sono problemi – garantì.

– Lo spero – replicò la contessa, alzando con decisione il mento e seguendolo con lo sguardo mentre se ne andava.

Nell'osservare quel profilo nitido, Miles comprese con una fitta improvvisa perché la morte di una certa alta e aggressiva ragazza dai capelli rossi gli stesse ancora lacerando l'anima anche dopo che si era riconciliato con le altre perdite di cui era stato in pari misura responsabile.

Ah! Con quanto ritardo riusciamo a vedere in noi stessi, e con quanta inutilità, si disse, e tuttavia la tensione che gli serrava la gola si allentò quando la Contessa Vorkosigan si girò verso di lui.

– Sembri un cadavere scongelato, mio caro – commentò lei, sfiorandogli la fronte con le labbra.

– Grazie, mamma – trillò Miles.

– Il Comandante Quinn, quella simpatica ragazza che ti ha accompagnato qui, mi ha detto che ultimamente non hai mangiato come si deve… tanto per cambiare.

– Dov'è Elli? – domandò Miles, rasserenandosi. – Posso vederla?

– Non è qui: è stata esclusa dalle aree di sicurezza, nella fattispecie quest'Ospedale Militare Imperiale, con la scusa che appartiene a personale militare straniero. Barrayarani! – Quella era l'imprecazione preferita del Capitano Cordelia Naismith (dell'Esplorazione Astronomica Betana, ora in pensione) e poteva essere pronunciata con una molteplicità di inflessioni diverse a seconda dell'occasione… in questo caso si trattava di esasperazione. – L'ho fatta accompagnare a Casa Vorkosigan perché aspettasse lì che ti dimettessero.

– Grazie… devo molto a Elli.

– Mi è parso di dedurlo – sorrise Cordelia. – Potrai essere al lago lungo tre ore dopo che avrai persuaso i dottori a dimetterti da questo luogo deprimente. Ho invitato il Comandante Quinn a venire con noi… ecco, ero certa che questo ti avrebbe indotto a concentrarti con maggiore serietà sulla tua convalescenza.

– Sì, signora - assentì Miles, scivolando più in basso fra le coltri. Adesso le braccia cominciavano a riacquisire la capacità di avvertire sensazioni, e sfortunatamente la sensazione in questione era il dolore… ma era sempre meglio che non provarne nessuna, si disse con un pallido sorriso.

– Faremo a turno a nutrirti e a viziarti – stava proseguendo sua madre. – E… mi potrai parlare della Terra.

– Ah… sì. Ho molte cose da dirti riguardo alla Terra.

– Allora riposa.

Un altro bacio, e fu di nuovo solo.

FINE