— Il tuo prezzo — disse Reich — lo conosci già. E ti avverto, non cercare di telespiarmi. Se penetri nel mio cervello sarà la rovina per te.
Il cieco Quizzard mormorò con la sua voce roca e fonda: — Io non voglio la mia rovina, Reich.
— Chi la vuole? Ma tu che vuoi di preciso, Keno?
Quizzard si chinò, con dita sicure afferrò una pila di monete e cominciò a farle cadere nell’altra mano. — Sentite un po’ che cosa voglio.
— Di’ il prezzo più alto che puoi immaginare, Keno.
— Avete sottomano un centomila…?
— Va bene.
— Per l’amor di… — Church balzò dalla sedia e fissò Reich. — Centomila?
— Pensaci, Jerry — disse Reich. — Vuoi denaro o la riammissione?
— Varrebbe quasi la pena… No. Voglio essere riammesso nella Lega.
— Allora smettila di farti venire l’acquolina. — Reich si volse a Quizzard. — Ti conosco, Keno. Tu pensi di poter trovare quello che voglio e poi andare in giro a offrirlo per un compenso maggiore del mio.
— Già — disse Keno lentamente. — Questo è proprio quello che avevo in mente, Reich. — Sorrise e i suoi occhi bianchi scomparvero tra una rete di rughe.
— Allora ti dico subito chi cercherà di comprarti. Un tale che si chiama Preston Powell. Non so quanto possa pagare.
— Bene, qualunque cosa mi offra, non accetterò — fece Keno, bruscamente.
— Voglio sentire chiaramente la tua risposta.
— M’impegno.
— Non mi basta, Keno.
Quizzard si ficcò la mano in tasca e ne trasse un portachiavi. Reich fece lo stesso. Le chiavi erano piccoli cilindri di platino, emananti radiazioni con cui agire su serrature fotoelettriche ma capaci anche, se uno le sapeva usare a questo scopo — e negli ambienti della malavita tutti conoscevano il modo — di incidere sulla pelle un piccolo tatuaggio temporaneo. Reich e Quizzard si denudarono il braccio e ciascuno incise sotto il gomito dell’altro il segno caratterìstico della sua chiave. Era la forma di contratto in uso nella malavita.
— Benissimo — disse Reich. — Ora ascolta. Primo punto. Voglio che mi trovi una ragazza. Si chiama Barbara D’Courtney.
— Ah, quel delitto? — annuì gravemente Keno. — Pensavo che si trattasse di una faccenda del genere.
— Nessuna obiezione?
Quizzard giocherellò facendo passare le monete da una mano all’altra, e annuì con la testa.
— Voglio la ragazza. È fuggita la notte scorsa da casa Beaumont e nessuno sa dove sia andata a finire. La voglio prima che la polizia metta le mani su di lei.
Quizzard annuì.
— Ha venticinque anni circa. Alta circa un metro e sessantacinque. Una bella ragazza. Capelli biondi. Occhi neri. Sopracciglia nere. Viso ovale. Bocca carnosa, e naso piuttosto aquilino… insomma, il setto nasale pronunciato. Narici dilatate. Un viso pieno di carattere. Trovamela. Ma la voglio illesa!
— Dovrò andare nei bassifondi a cercarla.
— E vacci. Perlustra ogni casa equivoca, ogni ambiente losco, ogni taverna della città. Voglio la ragazza. Capito?
Quizzard annuì, sempre giocherellando con l’oro. — Capito.
8
Una settimana di attacco e difesa, di agguati e di fughe, tutto in superficie, mentre sotto le acque agitate Powell e Augustus T8 si aggiravano silenziosi come squali, attendendo l’inizio della lotta vera e propria.
Powell ai suoi uomini: Marie Beaumont trovato l’istruzione per il gioco in un libro antico regalatole da Reich. Acquistato molto probabilmente da Winters. Informatevi. L’ha chiesto lui di sua iniziativa? Interrogate anche Cry, il perito che lo esaminò. Come mai l’unico gioco rimasto intatto nel libro era SARDINA? Peetcy vorrà saperlo. Dov’è la ragazza?
Doddo Wraught, ufficiale di polizia, ora in borghese, non voleva perdere la sua grande occasione di dimostrare l’efficacia delle maniere dolci. Ai commessi di Winters disse, con voce affettuosa: — Sono nel commercio dei vecchi libri di giochi, del genere che il mio carissimo amico Ben Reich comperò una settimana fa.
T8 a Reich: Sono andato in giro a captare notizie. Stanno dandosi da fare intorno a quel libro che regalaste a Marie.
Reich a T8: Lasciateli fare. Io sono al sicuro. Devo concentrarmi sulla ricerca della ragazza.
I commessi risposero con grande cautela, e rifacendosi da molto lontano, alle dolci domande di Wraught. Molti clienti perdettero la pazienza e se ne andarono dal negozio. Uno solo rimase tranquillamente seduto in un angolo, troppo concentrato su un rullo registratore per accorgersi che nessuno si occupava di lui. Era Charley Son.
Powell ai suoi uomini; Pare che Reich abbia trovato il libro per caso. Gli è capitato sottomano mentre cercava un regalo per la Beaumont. Fatelo sapere in giro. Dov’è quella ragazza?
Dopo una conferenza all’agenzia che aveva l’esclusiva per la Cavalletta Sacramento (l’unico reattore utilitario basato sull’antigravità che ci fosse sul mercato) Reich propose un nuovo genere di pubblicità.
— Non possiamo vendere i nostri mezzi di trasporto limitandoci ad esaltarne l’efficienza — disse. — La gente non comprerà la nostra Cavalletta solo perché è il miglior apparecchio del genere che si possa avere a questo prezzo. La vostra campagna pubblicitaria basata unicamente sulla concorrenza ha stancato.
— Il vero, signor Reich — disse premurosamente il revisore dei conti. — È stata una campagna male impostata. Le nostre previsioni erano sbagliate.
— Ecco come stanno le cose — continuò Reich. — La gente antropomorfizza sempre i prodotti che usa. Dà loro nomignoli e li tratta con affettuosa familiarità. Una persona non comprerà mai una Cavalletta solo perché funziona bene. Ha bisogno di amarla. E noi antropomorfizzeremo la nostra Cavalletta. Troveremo una ragazza adatta e la eleggeremo Miss Cavalletta. Così ogni acquirente identificherà la sua Cavalletta con questa ragazza. Comprando la Cavalletta gli sembrerà di comprarsi anche la ragazza.
— Magnifico, signor Reich.
— Iniziate subito una campagna per scoprire la ragazza adatta. Avvertite ogni rappresentante. Rastrellate la città. Che se ne parli nei Panty e nei giornali. Voglio che la ragazza sia sui venticinque anni, alta un metro e sessantacinque. Dovrebbe essere bionda con occhi neri. Bocca carnosa. Naso leggermente aquilino. Ho dato l’incarico a uno dei pittori alle mie dipendenze di preparare uno schizzo che riproduca l’immagine che mi sono fatto di Miss Cavalletta. Studiatevelo bene, fatemi delle riproduzioni e distribuitelo fra i vostri dipendenti. Chi scoprirà la ragazza che ho in mente avrà una promozione.
T8 a Reich: Sono andato un po’ in giro a captare notizie. Hanno intenzione di introdurre un agente nella Sacramento per indagare sui rapporti tra voi e quel perito Cry.
Reich a T8: Pasticci tra me e Cry? Ma è possibile che Powell sia così stupido? Forse l’ho sopravvalutato.
Alfred Finelry non badava a spese, convinto com’era dell’efficacia della chirurgia estetica. Con un viso dai lineamenti mongoloidi, di recente fattura, si fece assumere nel reparto contabilità della Sacramento col proposito di scoprire quali rapporti finanziari esistessero tra Reich e Cry. Non gli passò neppure per la mente che il capo personale esper della Sacramento aveva captato le sue intenzioni e ne aveva parlato al padrone, e così tutti ne ridevano.
Powell ai suoi uomini: L’idiota si aspettava che nei libri della Sacramento si tenesse nota delle irregolarità amministrative! Ciò dovrebbe far diminuire del 50 % la stima che Reich ha di noi, il che lo renderà del 50 % più vulnerabile. Dov’è quella ragazza?