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— Il lunedì prima del delitto?

— Sì. Questo scambio di messaggi fu probabilmente la scintilla che provocò il delitto. Inoltre Hassop ha con sé i registri segreti della situazione finanziaria di Reich. È probabile che essi possano dimostrare alla Corte che Reich aveva i suoi buoni motivi per uccidere D’Courtney.

— Per esempio?

— Alla Sacramento circola la voce che D’Courtney aveva messo Reich con le spalle al muro. Ho fatto cantare Jerry Church e ho capito tutto. Ma si tratta di una situazione delicata. Siamo in grado di dimostrare che Reich ebbe l’occasione di compiere il delitto. Siamo in grado di indicare il metodo usato. Lo stesso dicasi per il movente. Ma questi tre elementi sono come i tre picchetti di una tenda indiana, ognuno resiste se resistono gli altri due. Questa è l’opinione del signor Peetcy. E questa è la ragione per cui ci serve Hassop.

— Giurerei che i due non hanno lasciato Pardi. A meno che io non sia diventato del tutto idiota.

— Non deprimetevi troppo per il fatto che Reich vi abbia gabbato. Ne ha gabbati tanti. Incluso il sottoscritto.

Bible scosse il capo.

— Comincerò subito a scrutare in tutti i cervelli di Pardi per scoprire dove si celano Reich e Hassop — disse Powell mentre l’astrolancia infilava la via d’accesso a Pardi. — Ma voglio prima confermare un mio sospetto. Mostratemi il cadavere.

— Che cadavere?

— Quello ricuperato dall’incidente capitato a Reich.

Nell’obitorio notarono subito il cadavere adagiato su uno strato di aria gelata: un povero corpo maciullato, dalla pelle di un pallore cereo in contrasto con una fiammeggiante barba rossa.

— Keno Quizzard — brontolò Powell.

— Lo conoscete?

— Uno della malavita. Lavorava per Reich ed era diventato troppo pericoloso per essere ancora di qualche utilità. Cosa scommettete che l’incidente è stato organizzato per simulare un assassinio?

— Diavolo — esplose Bible. — Ma gli altri due erano feriti per bene, e lo yacht malridotto!

— Ah, sì, loro due feriti per bene e lo yacht in pezzi. E allora? La bocca di Quizzard è chiusa per sempre e Reich si sente più tranquillo, Al. Noi abbiamo spaventato Quizzard che ha tentato di battersela. Reich l’ha colto al volo e si è preso buona cura di lui. Non riusciremo mai a provarlo, naturalmente, ma non ne avremo bisogno se riusciremo a scovare Hassop. Questo sarà sufficiente per accompagnare il nostro amico Reich alla Camera di Disintegrazione.

Powell cominciò un giro di ricognizione per le varie bolle.

Girava da ore quando sentì alle sue spalle la presenza di una ragazza. Poi il tipo psichico di lei lo colpì, e Powell si voltò di colpo.

— Bene, Duffy! — disse.

Il cipiglio di lei si mutò rapidamente in un sorriso. — Ah, il signor Powell, il segugio. Mi dovete ancora un ballo.

— Vi devo le mie scuse.

— Mi fa piacere. Nessuno me ne fa mai abbastanza. Quale motivo vi induce a farmi le vostre?

— Non vi stimo più.

— È la storia della mia vita. — Gli diede il braccio e si incamminò con lui lungo il vialetto. — Mi avete osservata meglio e…

— E mi sono accorto che siete la persona più astuta che Reich abbia alle sue dipendenze.

— Sono astuta. E ho reso qualche servizio a Ben. Ma che c’è in tutto questo?

— Vi siete mangiata la pedina che avevamo messo in gioco dietro Hassop, Duffy. Congratulazioni.

Il viso vivace si alzò verso di lui, mezzo serio, mezzo divertito. — Di che cosa diavolo state parlando?

— Avevamo messo in gioco una pedina dietro Hassop. Una pedina, in questo caso, è un agente a cui viene assegnato il compito di seguire una persona sospetta.

— Capito. E che cos’è un Hassop?

— Un tale che lavora per Ben Reich. Il capo del suo Ufficio Codici.

— Che cosa ho fatto a questo vostro spione?

— Seguendo le istruzioni di Ben Reich, avete sedotto il brav’uomo, e lo avete allontanato dai suoi doveri, tenendolo seduto davanti al piano per giorni e giorni…

— Un momento! — disse Duffy vivamente. — Quel giannizzero era della polizia?

— Sì.

— E pedinava questo Hassop?

— Sì.

— Hassop… un tipo molto pallido? Capelli color paglia? Scialbi occhi celesti?

Powell annuì.

— Lo sporco verme — mormorò Duffy. — E voi pensate che io mi presti a questi loschi servizi, vero? Voi… telespia! Io guadagno abbastanza denaro per avere più di una telespia alle mie dipendenze! Reich mi chiese di fargli un favore. Disse che quassù c’era un tale che lavorava intorno a un interessante cifrario musicale. Voleva che io lo bloccassi. Come potevo sapere che si trattava di un vostro giannizzero, mascherato da musicista?

Powell la fissò stupito. — Volete dire che non sapevate niente?

— Avanti, scrutatemi per bene. Se Reich non fosse nella Riserva, potreste captare a fondo l’inganno.

— Ferma! — Powell l’interruppe d’improvviso. Indagò minutamente e profondamente nel pensiero di lei, poi si volse e cominciò a correre.

— Ehi! — urlò Duffy. — Qual è il verdetto?

— Medaglia al valore — le gridò Powell, volgendo appena il capo. — Ve l’appunterò io non appena avrò recuperato un uomo sano e salvo.

— Non voglio un uomo qualunque, voglio voi!

Powell trovò il sergente Bible al teatro Globo, dove Diana Clerisy, la meravigliosa attrice esper, commuoveva migliaia di spettatori con le sue interpretazioni. Bible, indifferente al fascino della signorina Clerisy, esaminava, persona per persona, il pubblico. Powell lo prese per un braccio e lo trascinò fuori per parlargli con comodo.

— È nella Riserva — disse Powell. — Ha portato Hassop con sé. Anche il bagaglio di Hassop. Alibi perfetto. È rimasto scosso dall’incidente e ha bisogno di riposo. Ha bisogno anche di compagnia. È a otto ore da qui.

— La Riserva, eh? — rifletté Bible. — Duecentocinquanta miglia di animali, geografia e clima da far impazzire.

— Se vogliamo liberare Hassop, dobbiamo balzare su un elio e fare una rapida ricognizione in quella zona.

— Nella Riserva è vietato il transito a qualsiasi mezzo meccanico.

— Ma questa è una situazione di emergenza! Peetcy ha bisogno di avere Hassop a sua disposizione.

— E allora lasciate che ci pensi Peetcy a trattare con le autorità di Pardi. Vedrete che non si riuscirà a ottenere un permesso speciale prima di tre o quattro settimane.

— Già. Nel frattempo Hassop sarà morto e sepolto. Che ne dite di usare il radar o il sonar? Potremmo individuare la località in cui si trova Hassop e…

— Non si possono portare con sé apparecchi di nessun genere nella Riserva, se escludete le macchine fotografiche. Dovete trascinarvi sui vostri propri piedi, là dentro, portarvi con voi i vostri viveri. Munirvi di uno speciale schermo protettivo che impedisca agli animali di farvi sparire in un solo boccone. Se volete riscaldarvi, dovete farvi il vostro fuoco. Se volete andare a caccia dovete costruirvi armi di fortuna. Siete solo contro la natura. E vi fanno firmare un documento nel quale vi dichiarate pienamente responsabile della vostra sorte, nel caso che la natura abbia la meglio.

— Come faremo allora a trovare Hassop?

— Firmiamo il documento e andiamo a cercarlo a piedi, così come siamo.

— Noi due? Percorrere duecentocinquanta miglia quadrate di territorio dalle più varie caratteristiche geografiche? Di quanti agenti potete disporre?

— Forse dieci.

— Venticinque miglia quadrate a testa. Impossibile.

— Forse potreste tentar di convincere le autorità di Pardi… No. Anche se ci riusciste non potremmo radunarli in meno di una settimana. Non potreste per caso radunarli mediante trasmissioni telepatiche?