E infine erano giunti alla montagna… un'intera catena, in realtà: alcune montagne butterate da centinaia di bolle ambientali, alcune aperte allo spazio ma sempre densamente popolate, alcune collegate alle altre da ponti sospesi lunghi trenta chilometri o da affluenti, altre regali nel loro isolamento, parecchie vuote e formali come un giardino Zen. Poi la montagna finale, più alta di Mons Olympus e di monte Hillary su Asquith, e il penultimo tuffo del fiume verso la vetta, con Theo e il Console e Arundez, pallidi e muti, aggrappati con quieta intensità ai banchi, mentre si tuffavano per gli ultimi chilometri a velocità all'improvviso percettibile e terrificante. Infine, negli impossibili ultimi cento metri, mentre il fiume perdeva energia senza decelerare, furono di nuovo circondati da un'atmosfera più estesa e la barca si fermò in un prato erboso dove il Tribunale di Clan degli Ouster era in attesa, e le pietre si alzavano nel loro cerchio di silenzio simili a quelle di Stonehenge.
«Se volevano impressionarmi» aveva mormorato Theo, mentre la barca urtava la riva erbosa «ci sono riusciti in pieno.»
— Perché è tornato nello Sciame? — domandò Freeman Ghenga. Andò avanti e indietro, muovendosi nella bassa gravità con la grazia comune solo a chi è nato nello spazio.
— Il PFE Gladstone mi ha chiesto di tornare — rispose il Console.
— Ed è venuto pur sapendo di perdere la vita?
Da buon gentiluomo e diplomatico, il Console non scrollò le spalle, ma la sua espressione trasmise il medesimo messaggio.
— Cosa vuole Gladstone? — domandò un altro Ouster, l'uomo che Ghenga aveva presentato come Portavoce dei Cittadini Eleggibili, Coredwell Minmun.
Il Console espose i cinque punti del PFE.
Il Portavoce Minmun incrociò le braccia e guardò Freeman Ghenga.
— Risponderò ora — disse Ghenga. Guardò Arundez e Theo. — Voi due ascoltate attentamente, nel caso che il latore di queste domande non torni con voi alla nave.
— Un momento — disse Theo, avanzando di un passo per fronteggiare l'Ouster più alto di lui. — Prima di pronunciare una sentenza, dovete tenere conto del fatto che…
— Silenzio — ordinò il Portavoce Freeman Ghenga, ma Theo era già stato zittito dalla mano del Console sulla spalla.
— Risponderò ora alle domande — ripeté Ghenga. Molto in alto, una ventina delle piccole navi da guerra che la FORCE chiamava lancer passò in un lampo silenzioso, saettando a zigzag come un banco di pesci, a un'accelerazione di 300 g.
— Primo — disse Ghenga — Gladstone domanda perché attacchiamo la Rete. — S'interruppe, guardò gli altri sedici Ouster lì riuniti, proseguì. — Noi non l'attacchiamo. A parte questo Sciame, che voleva occupare Hyperion prima che le Tombe del Tempo si aprissero, nessun altro attacca la Rete.
Tutt'e tre gli uomini dell'Egemonia si fecero avanti. Anche il Console aveva perso la patina di calma assorta e quasi balbettava per l'agitazione.
— Non è vero! Abbiamo visto noi le…
— Ho visto le immagini astrotel riguardanti…
— Porta del Paradiso è stato distrutto! Bosco Divino è stato bruciato!
— Silenzio! — ordinò Freeman Ghenga. E nel silenzio disse: — Solo questo Sciame è in guerra con l'Egemonia. I nostri Sciami Confratelli sono dove i rivelatori a lungo raggio della Rete li hanno localizzati all'inizio… si allontanano dalla Rete, fuggono da altre provocazioni come lo scontro di Bressia.
Il Console si strofinò il viso come uno che si svegli. — Ma allora chi…
— Infatti — disse Freeman Ghenga. — Chi ha la capacità di portare avanti una simile sciarada? E il motivo per uccidere esseri umani a miliardi?
— Il Nucleo? — mormorò il Console.
La montagna ruotava lentamente e in quell'istante scese la notte. Una brezza di convezione passò sulla terrazza e agitò le vesti degli Ouster e la cappa del Console. In alto, le stelle parvero esplodere in tutto il loro splendore. Le grandi pietre del cerchio simile a Stonehenge parvero brillare di una sorta di calore interno.
Theo Lane si portò al fianco del Console, temendo che crollasse. — Abbiamo solo la sua parola, su questo — disse al portavoce Ouster. — Non ha senso.
Ghenga non batté ciglio. — Vi mostreremo le prove. Localizzatori di trasmissioni Vuoto Legante. Immagini in tempo reale dei campi stellari dei nostri Sciami Confratelli.
— Vuoto Legante? — disse Arundez. La voce, di solito calma, mostrò agitazione.
— Quello che voi chiamate astrotel. — Il Portavoce Freeman Ghenga si accostò alla pietra più vicina e passò la mano sulla superficie scabra, come per scaldarsi al calore interno. In alto i campi stellari piroettarono.
— Per rispondere alla seconda domanda di Gladstone — continuò — non sappiamo dove risieda il Nucleo. Per secoli l'abbiamo sfuggito e combattuto, cercato e temuto; ma non l'abbiamo trovato. Dovete darci voi la risposta a questa domanda! Noi abbiamo dichiarato guerra all'entità parassitica che chiamate TecnoNucleo.
Il Console parve afflosciarsi. — Non ne abbiamo la minima idea. Esperti della Rete l'hanno cercato fin da prima dell'Egira, ma il Nucleo è elusivo come l'Eldorado. Non abbiamo scoperto mondi nascosti, né grandi asteroidi colmi di hardware, né tracce nei mondi della Rete. — Con la sinistra fece un gesto stanco. — Per quel che ne sappiamo, il Nucleo potrebbe essere nascosto in uno dei vostri Sciami.
— No — disse il Portavoce Coredwell Minmun.
Il Console scrollò le spalle, finalmente. — L'Egira ha trascurato migliaia di mondi, durante la Grande Esplorazione. Tutti i pianeti che non raggiungevano almeno il livello di 9,7 nella scala della somiglianza alla Terra, sono stati ignorati. Il Nucleo può trovarsi dovunque, lungo queste prime linee di esplorazione. Non lo troveremo mai… e se lo trovassimo, la scoperta avverrebbe anni e anni dopo la distruzione della Rete. Voi eravate la nostra ultima speranza di localizzarlo.
Ghenga scosse la testa. Molto più in alto, la vetta colse la luce dell'alba, mentre il terminatore avanzava sui campi di ghiaccio a velocità quasi allarmante. — Terzo — continuò Ghenga — Gladstone ha domandato quali sono le nostre richieste per il cessate il fuoco. A parte questo Sciame, in questo sistema, non siamo noi gli assalitori. Accetteremo un cessate il fuoco non appena Hyperion sarà sotto il nostro controllo… cosa che dovrebbe avvenire a brevissima scadenza. Le nostre forze di spedizione hanno già il controllo della capitale e dello spazioporto.