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Comizio: Un incontro pubblico fra gli Ogier. L’incontro può essere interno a uno stedding o comprenderne più d’uno. È presieduto dal Consiglio degli Anziani di uno stedding, ma qualunque Ogier adulto può parlare o scegliere un rappresentante per farlo al suo posto. Un Comizio si tiene di frequente presso il ceppo più grande di uno stedding e può durare diversi anni. Quando viene sollevata una questione che riguarda tutti gli Ogier, si tiene invece un Grande Comizio, e gli Ogier di tutti gli stedding si incontrano per discuterne. I vari stedding fanno a turno per ospitare un Grande Comizio.

Corenne: Nella Lingua Antica ‘Ritorno’. Nome dato dai Seanchan alla flotta di migliaia di navi e alle centinaia di migliaia di soldati, artigiani e altri individui trasportati da quelle stesse navi, che seguiranno i Predecessori per riprendersi le terre rubate ai discendenti di Artur Hawkwing. Il Corenne è guidato dal capitano generale Lunal Caigan. Vedi anche Hailene, Rhyagelle.

Cuendillar: Una sostanza ritenuta indistruttibile creata durante l’Epoca Leggendaria. Qualunque forza usata nel tentativo di romperla viene assorbita, rendendo il cuendillar più forte. Sebbene si credesse che il processo di creazione del cuendillar fosse perduto per sempre, sono riaffiorati nuovi oggetti fatti di questo materiale. È anche noto come Pietra dell’Anima.

Cuore: L’unità organizzativa di base nell’Ajah Nera. In effetti una cellula. Un cuore consta di tre Sorelle che si conoscono fra loro; ogni membro del cuore conosce un’ulteriore Sorella Nera, ignota alle altre due del suo cuore.

Da’covale: Nella Lingua Antica, ‘colui che è posseduto’ o ‘la persona che è una proprietà’. Tra i Seanchan il termine è spesso usato, oltre che per le proprietà, anche per gli schiavi. La schiavitù ha una storia lunga e insolita tra i Seanchan, presso i quali gli schiavi possono raggiungere posizioni di grande potere e diretta autorità, anche sulle persone libere. E anche possibile che coloro che rivestono posizioni di grande potere vengano ridotti a da’covale. Vedi anche So’jhin.

Deposito: Una divisione della Biblioteca della Torre. Ci sono dodici Depositi pubblici, ciascuno contenente libri e registrazioni relativi a uno specifico argomento o ad argomenti correlati. Un tredicesimo Deposito, noto solo ad alcune Aes Sedai, contiene documenti segreti, resoconti e storie il cui accesso è consentito solo alì Amyrlin Seat, alla Custode degli Annali e alle Adunanti del Consiglio della Torre. E, ovviamente, alla manciata di bibliotecarie che lo gestiscono.

Der’morat-: Nella Lingua Antica, ‘capo addestratore’. Tra i Seanchan il prefisso viene usato per indicare un esperto e assai talentuoso addestratore di creature esotiche, uno che insegna anche agli altri addestratori, come in der’morat’raken. I der’morat possono raggiungere una posizione sociale piuttosto elevata, e tra loro il primato spetta alle der’sul’dam, le addestratrici delle sul’dam, che sono pari agli alti ufficiali militari. Vedi anche Morat-.

Difensori della Pietra, i: La migliore formazione militare di Tear. L’attuale capitano della Pietra (comandante dei Difensori) è Rodrivar Tihera. Solo i Tarenesi possono far parte dei Difensori, e di solito gli ufficiali sono nobili, anche se spesso provenienti da casate minori o da rami minori di casate potenti. I Difensori hanno il compito di proteggere la grande roccaforte chiamata Pietra di Lear, nella città di Tear, e di fornire lo stesso servizio altrove svolto dalla Guardia Civile o corpi simili. I loro doveri li portano di rado lontano dalla città, tranne che in tempi di guerra. In tal caso, come per ogni formazione scelta, costituiscono il nucleo intorno al quale viene formato l’esercito. L’uniforme dei Difensori è costituita da una giubba nera con maniche rigonfie striate in nero e oro e risvolti neri, pettorale brunito, elmo bordato di rosso con visiera a sbarre. Il capitano della Pietra ha tre piccole piume bianche sull’elmo e, sui risvolti, tre galloni d’oro intrecciati su una fascia bianca. I capitani hanno due piume bianche e una sola linea di galloni d’oro sui risvolti bianchi, i tenenti una piuma bianca e semplici risvolti bianchi. I portabandiera hanno i risvolti delle giubbe dorati, gli uomini di pattuglia a strisce nere e d’oro.

Donna Sapiente: Titolo onorifico usato a Ebou Dar per donne famose per le loro incredibili capacità di guarire quasi ogni ferita o malanno. Una Donna Sapiente è per tradizione contraddistinta da una cintura rossa. Mentre alcuni hanno notato che molte, in effetti moltissime, Donne Sapienti di Ebou Dar non sono nemmeno dell’Altara, e meno che mai della stessa Ebou Dar, quello che è stato a lungo ignoto, ed è comunque noto solo a pochi, è che tutte le Donne Sapienti sono in realtà membri della Famiglia che usano varie versioni della Guarigione, somministrando erbe e impacchi solo come copertura. Con la fuga della Famiglia da Ebou Dar dopo che i Seanchan hanno preso la città, lì non è rimasta più nessuna Donna Sapiente. Vedi anche Famiglia, la.

Eelfinn: Una razza di esseri, perlopiù umani nell’aspetto ma con caratteristiche delle volpi, che esaudiranno tre desideri, nonostante chiedano un prezzo in cambio. Se la persona che li chiede non negozia un prezzo, saranno gli Eelfinn a sceglierlo. Il prezzo più comune in tali circostanze è la morte, ma essi onorano comunque la loro parte dell’accordo, anche se il modo in cui lo fanno è di rado quello che il richiedente si aspetta. La loro reale ubicazione è ignota, ma potevano essere visitati passando attraverso un ter’angreal situato a Rhuidean. Quel ter’angreal fu portato da Moiraine Damodred a Cairhien, dove venne distrutto. Si dice che possano essere anche raggiunti entrando nella Torre di Ghenjei. Pongono le stesse domande degli Aelfinn su fuoco, ferro e strumenti musicali. Vedi anche Aelfinn.

Fain, Padan: In passato Amico delle Tenebre, ora molto peggio di un Amico delle Tenebre; è un nemico dei Reietti oltre che di Rand al’Thor, che odia con grande trasporto, è stato visto l’ultima volta a Far Madding con Toram Riatin, morto.

Famiglia, la: La Torre Bianca aveva continuato a osservare le proprie regole persino durante le Guerre Trolloc, più di duemila anni fa (1000-1350 d.F. ca.), mandando via le donne che non superavano gli esami. Alcune di queste donne, per paura di tornare a casa nel mezzo della guerra, fuggirono a Barashta (nei pressi della zona dove oggi sorge Ebou Dar), quanto più lontano dai combattimenti era possibile arrivare a quei tempi. Si diedero il nome di Famiglia e si nascosero, offrendo riparo alle altre donne che venivano cacciate dalla Torre. Nel corso del tempo, la vicinanza con le espulse portò la Famiglia in contatto con le fuggitive, e sebbene i motivi non potranno mai essere noti, la Famiglia cominciò ad accettare anche loro. Facevano in modo di impedire che queste ragazze venissero a sapere qualcosa sul loro gruppo finché non erano sicure che le Aes Sedai non sarebbero tornate a riprenderle. In fondo, tutti sapevano che le fuggitive venivano sempre catturate, prima o poi, e le donne della Famiglia sapevano che, se non restavano nascoste, sarebbero state severamente punite anche loro.

Ma non sapevano che le Aes Sedai nella Torre erano al corrente della loro esistenza quasi fin dall’inizio, ma con la guerra non avevano avuto tempo di occuparsene. Terminato il conflitto, la Torre si rese conto che eliminare la Famiglia poteva non essere una mossa saggia. Prima di quell’epoca, molte fuggitive erano davvero riuscite a dileguarsi, per quanto la Torre dichiarasse il contrario, ma da quando la Famiglia aveva cominciato ad aiutarle, le Aes Sedai sapevano dove quelle ragazze si dirigevano, e riuscivano a riprenderle quasi tutte. Visto che le donne della Famiglia entravano e uscivano da Barashta (in seguito, Ebou Dar) per celare la loro esistenza e il loro numero, senza mai restare più di dieci anni nello stesso posto affinché nessuno notasse che invecchiavano troppo lentamente, la Torre si convinse che fossero poche, e di sicuro la Famiglia non faceva niente per contrastare tale convinzione. Così, per poterla usare come trappola contro le fuggitive, la Torre decise di lasciare libera la Famiglia, a differenza di quanto aveva fatto con tutti gli altri gruppi simili nel corso della storia, e rese l’esistenza di quelle donne un segreto noto solo alle Aes Sedai, mantenendolo tale anche nei confronti di novizie e Ammesse.