Le preoccupazioni di McCullough non erano sfuggite agli altri.
— Vorrei tornarmene a casa! — disse il dottore.
— Andate pure — replicò Morrison, secco.
— Scusatemi, colonnello — disse McCullough dopo un lungo silenzio. — Il nostro problema, o meglio, il vostro problema è questo. Ci vengono impartite istruzioni da gente che non conosce tutti i fatti, e che non li vuole conoscere per paura dei loro effetti sull’opinione pubblica. Le loro istruzioni, se possiamo chiamarle istruzioni, sono così vaghe, così prive di consigli pratici, da non avere nessun valore. Noi abbiamo bisogno di aiuto. Non solo non ce lo danno, ma ci hanno anche ordinato di non chiederlo!
“Io, personalmente, vorrei avere la conferma su ciò che ho scoperto durante l’autopsia del Tipo Due” continuò McCullough, prendendo gradatamente un tono di voce rabbioso. “Mi basterebbe il sostegno morale per formulare una teoria e per prendere una decisione che non ho il coraggio di prendere da solo. Invece di darmi l’aiuto necessario, Brady si è fatto prendere da una crisi isterica e non mi ha lasciato spiegare la situazione! Non riesco a capire cosa sia successo. Sembrano loro in pericolo, anziché noi!”
— In un certo senso lo sono… — cominciò Morrison.
— Mi sembra che siate troppo altruista, signore — disse McCullough, acido. — È mia opinione professionale, e per questa non ho bisogno di nessun sostegno morale, che gli sforzi fisici e mentali per sostenere la presente situazione siano già abbastanza pesanti, senza che ci si debba anche sentire responsabili delle beghe politiche che avvengono sulla Terra.
“È una cosa ridicola! Siamo lontani da casa come nessun altro gruppo di uomini è mai stato. Questo lo sappiamo. In un certo senso, stiamo sostenendo una prova per la nostra intera razza. Ma questo nostro lavoro potrebbe avere maggior valore e risultati più positivi se i responsabili del progetto non si lasciassero paralizzare dal panico del palcoscenico!
“Signore” concluse McCullough, con più calma “io vorrei avere il permesso di chiedere istruzioni e assistenza, senza dovermi preoccupare della massa degli ascoltatori.”
— Avete ragione, dottore — disse Morrison, dopo un attimo di pausa. — E, nello stesso tempo, non ci possiamo permettere di ignorare completamente l’opinione pubblica.
— Ma questo è lo stesso modo di parlare di Brady!
— Ci penserò — concluse Morrison, secco. — Ora dobbiamo discutere la situazione del cibo e dell’acqua, delle armi, e… di un cambiamento di base. Dal momento che non ci possiamo muovere di qui, ci conviene studiare il più attentamente possibile l’Astronave. E, mentre parliamo, dottore, date un’occhiata alla mia medicazione.
McCullough rimase sull’Astronave tre giorni. In questo periodo il gruppo si spostò due volte, sistemandosi sempre in compartimenti vicini alla cupola del generatore per facilitare il lavoro di Hollis. Nonostante i frequenti attacchi a intervalli irregolari dei Tipo Due, e le volte in cui gli uomini dovettero restare chiusi nei loro rifugi per diverse ore, la raccolta di dati sull’Astronave continuò.
Quando si verificavano attriti, cosa che capitava di frequente, McCullough si affrettava a intervenire. Si rendeva conto che le sue capacità di paciere non erano mai state messe a così dura prova in tutta la sua vita. Ma il suo tatto non aveva nessun effetto sul colonnello. Nonostante tutti i suoi argomenti sulla necessità di raccogliere nuovi dati per avere la conferma o invalidare la sua teoria, Morrison non diede il permesso di tentare nuovi contatti con i Tipo Due.
“Con i Due” aveva detto il colonnello.
Qualche tempo dopo, mentre Drew montava la guardia, McCullough fece vedere alcuni disegni geometrici a un Tre, coperto di pelo bianco. Ma prima che avesse potuto ottenere qualcosa dallo straniero a forma di tappeto volante, venne improvvisamente attaccato da un paio di Due. Drew ne uccise uno, ma McCullough sarebbe stato certamente ucciso, o seriamente ferito, se lo straniero peloso non si fosse avventato contro l’altro Due. McCullough ebbe anche la fortuna di potersi sottrarre all’attacco con la tuta indenne.
Questo incidente aumentò le sue perplessità sui Due.
Erano esseri intelligenti, affetti da xenofobia tanto intensa da spingerli ad attaccare tutti gli stranieri alla cieca, senza pensarci? Erano tipi di intelligenza inferiore, una specie di schiavi, forse, capaci solo di un ragionamento limitato, e dalle reazioni leggermente superiori a quelle di un animale? O lui aveva formulato una teoria esatta, per quanto pazza potesse sembrare?
La forma di vita extraterrestre di Tipo Due ragionava, o no?
14
Nel successivo rapporto al generale la voce di McCullough fu la più piatta e incolore possibile… All’inizio, almeno.
— Alla luce degli ulteriori dati raccolti negli ultimi giorni — disse con prudenza il dottore — noi dobbiamo considerevolmente modificare la nostra opinione circa gli scopi dell’Astronave straniera e del suo equipaggio.
“Anzitutto, l’Astronave…”
Il vascello straniero aveva fatto un avvicinamento controllato e si era inserito in un’orbita chiaramente calcolata in precedenza, sosteneva McCullough, dopodiché non aveva intrapreso azioni di nessun genere. Questo, comunque, non escludeva la possibilità che gli extraterrestri avessero l’intenzione di raccogliere dei dati, dal momento che tutta la parte anteriore dello scafo era circondata da un certo numero di cupole trasparenti che potevano benissimo contenere apparecchi di rilevamento. McCullough si dichiarò anzi convìnto che lo scopo principale, e forse l’unico, dell’Astronave, fosse quello di raccogliere dei dati.
Circa la costruzione dell’Astronave, McCullough dovette ammettere che lui e i suoi compagni erano riusciti a esaminare soltanto una piccolissima parte dell’enorme vascello, ma affermò che tutti erano giunti a conclusioni ben definite.
Secondo loro, la costruzione dell’Astronave era basata su una filosofia di disegno in cui il peso aveva soltanto un’importanza minima, e forse non ne aveva affatto. Apparentemente la fonte di energia era tanto forte da non richiedere alleggerimenti di peso mediante fori nelle strutture portanti, o di disegnare angolari portanti in grado di sopportare soltanto la quantità di sforzo necessaria alle sue funzioni, più il minimo indispensabile alla sicurezza.
Tutti i particolari indicavano che l’Astronave doveva essere stata montata nello spazio, probabilmente in una cintura di asteroidi extrasolare, o forse nelle vicinanze di una piccola luna, dove metalli e mezzi di lavoro potevano essere a portata di mano. I più complessi apparecchi di propulsione, di controllo e di sicurezza dovevano essere stati costruiti sul pianeta d’origine e trasportati pezzo per pezzo fino allo scalo. Quel poco che gli astronauti avevano visto dei corridoi, le reti appese, i numerosi punti di accesso all’interno, tutto stava a indicare che erano stati costruiti più per servire ai costruttori che per necessità dell’equipaggio.
Gli astronauti potevano essere colpevoli di avere grossolanamente sopravvalutato anche l’intelligenza e le capacità dell’equipaggio.
— Noi abbiamo i dati completi di una soltanto delle tre forme di vita — continuò McCullough — e precisamente di quella a tentacoli, il Tipo Due, a forma di stella marina. In tutti i nostri incontri, questi esseri di Tipo Due si sono dimostrati estremamente aggressivi. Dopo il secondo attacco, Drew ha detto che, dal momento che si comportano come animali selvaggi, noi li dovremmo trattare come tali. Il mio successivo esame fisiologico sul Due ha rilevato una struttura cerebrale e un sistema nervoso insolitamente piccoli e semplici e una mancanza di controllo adeguato nei confronti degli arti: il che conferma la teoria di Drew.
“Noi ora siamo tutti convinti di avere tentato un contatto di comunicazione intelligente con uno straniero equivalente a una cavia!”