Выбрать главу

Prou sprofondò meglio nella poltrona e incurvò un piede scalzo sul bordo del tavolo con la carta geografica. Non aveva nulla del severo formalismo che Ajao aveva notato in altri Azhiri. Il Corporato sembrava una di quelle rare persone capaci di svolgere il proprio lavoro con eccezionale bravura, divertendosi e apprezzando per questo l’intero universo. La casuale noncuranza dell’Azhiri ricordava a Bjault l’atteggiamento di certi suoi studenti vicini alla laurea, molti anni prima sul Mondo Natale.

Ajao cercò di soffocare l’istintiva simpatia che sentiva per quell’uomo. C’erano ragioni obiettive per fidarsi di lui? L’archeologo sorseggiò la sua bevanda acida e alcolica e cercò di mascherare l’indecisione. Come si spiegava la comparsa improvvisa di Prou, proprio in tempo per salvarlo dai rapitori?

— Dovete avermi sorvegliato a lungo — disse alla fine.

Il Corporato ebbe un attimo di esitazione, poi annuì. — Ero a Bogdaru quando vi hanno catturato. Ho cercato di raggiungervi prima che arrivassero le truppe del Regno d’Estate, ma era troppo rischioso. Il Prefetto del luogo mi sorvegliava da vicino.

Ajao inarcò un sopracciglio. — Mi avevano detto che la Corporazione era al di sopra dei governi e delle loro leggi.

Prou rise. — A qualcuno può anche sembrare che lo sia. Certo abbiamo molti poteri fisici. Possiamo sengare qualunque cosa su Giri e persino sulle lune, e siamo quindi in grado di teletrasportare oggetti dovunque, senza prima compiere pellegrinaggi dal punto di partenza a quello di arrivo, come la maggior parte della gente normale è costretta a fare. Scaviamo i laghi di transito semplicemente rengando a terra le rocce dalle lune. E se dovesse mai succederci di affrontare una battaglia, un Corporato da solo può distruggere un’intera città sommergendola di pietre.

La voce di Prou non tradiva spacconate, e Ajao capì che quell’uomo stava dicendo la pura verità. Se una roccia lunare di cento tonnellate veniva scambiata con un volume equivalente di… aria, per esempio, la rete di energia potenziale liberata sulla superficie di Giri sarebbe stata pari a quella di una piccola bomba a fissione. Forse questo spiegava la pianura vitrea fotografata da Draere nell’emisfero meridionale.

— Ma sai quanti Corporati ci sono in tutto il mondo? — continuò Prou.

Ajao scrollò la testa.

— Meno di seicento, un quarto dei quali sono ancora bambini. Seicento su quattrocento milioni di Azhiri normali. Sì, abbiamo potere, ma siamo tenuti a rispettare la Convenzione. Se mai i civili e gli eserciti reali si unissero contro di noi, riuscirebbero a distruggere la Corporazione, anche se a prezzo di milioni di vite.

Un equilibrio di tre forze, pensò Ajao. I Corporati con i loro temibili poteri, le aristocrazie nazionali con i loro eserciti ben addestrati e i civili con il numero. Comunque si combinino, in due possono sopraffare il terzo. Così ogni regno deve trattare i suoi sudditi con una certa giustizia, indipendentemente dalla struttura più o meno feudale, e la guerra aperta tra i vari regni è da evitare per non indebolire l’aristocrazia rispetto ai Corporati e ai civili.

— Ed ecco finalmente perché tu e la tua compagna siete così importanti, Adgao. Siete witling, eppure i poteri che dimostravate a Bogdaru erano grandi come quelli di qualunque Corporato. Ho visto il mostro volante abbattuto dalle truppe di Ngatheru. In un modo o nell’altro, la vostra esistenza cambierà il mondo intero. Voglio che questo cambiamento sia per il meglio… o forse sarebbe più obiettivo confessare che desidero avere una certa possibilità di controllo su questa futura evoluzione. In ogni caso, non potevo permettere che il reparto di spionaggio del Regno d’Estate vi tenesse per sé. Ho inviato una lettera anonima al principe Pelio per informarlo della vostra cattura. Il principe ha un discreto potere, e di certo è l’uomo più eccentrico di tutta la corte. Ho puntato su di lui per togliervi dalle grinfie di Ngatheru. In seguito avrei potuto entrare in contatto con voi, per cercare di convincervi a chiedere la protezione dei Corporati. Pelio non avrebbe potuto lamentarsene con suo padre a meno di non rivelargli anche il proprio tradimento. Inoltre, ero sicuro che voi avreste accettato volentieri, una volta capito che con noi sareste stati più al sicuro.

Ajao non era d’accordo, ma lo tenne per sé. Non importava che il protettore fosse più o meno potente. Pelio aveva il maser, e dunque rappresentava la loro unica salvezza.

— Non immaginavo di certo che qualcun altro stesse giocando allo stesso gioco — proseguì l’Azhiri dalla pelle scura. — Probabilmente avrai capito che i tuoi assalitori non erano guardie del Palazzo d’Estate. Tuttavia, si trattava di soldati esperti: tutti e tre sapevano teletrasportarsi senza l’aiuto delle polle di transito. Chiunque li abbia mandati voleva te, oltre alla tua attrezzatura. Darei molto per sapere chi è. Il principe Aleru, forse? Qualcuno del reparto di spionaggio?

Ajao prestò pochissima attenzione a quelle ultime ipotesi. — La nostra attrezzatura? Perché, che fine ha fatto?

— Pelio l’aveva nascosta nella sua sala di immagazzinaggio privata all’interno del Torrione. Ero lassù ieri, a un noiosissimo ricevimento offerto dal Re Shozheru in onore del nuovo ambasciatore del Popolo delle Nevi. Ho cercato di dare un’occhiata intorno, mettendo a frutto le mie facoltà di Corporato, e ho localizzato la stanza privata del principe. Era già troppo tardi. Ho trovato due servitori morti, che evidentemente non erano arrivati tardi per sorprendere qualcuno vicino ai forzieri del principe, chiunque fosse. Da quello che mi è sembrato di capire, i ladri hanno preso di mira la vostra attrezzatura, prendendo tutto quello che erano in grado di trasportare.

La rivelazione trafisse Ajao come la lama di un coltello acuminato. — Che cosa?

Prou annuì. — Ho controllato dappertutto. — Descrisse ciò che aveva visto e Bjault capì che parlava della scialuppa di ablazione e della carcassa semidistrutta della slitta telecomandata. Qualcuno si era impossessato di tutta l’altra attrezzatura spicciola. Maser incluso.

Il Corporato vide l’espressione sul viso di Ajao. — Anche a me dispiace, Adgao, ma la mia offerta è ancora valida. Se tu e la tua amica lo desiderate, vi porterò via da Pelio e dalla corte. In caso contrario, la famiglia reale finirà per scoprire che il principe imperiale collabora con due witling e la vita di tutti e tre correrà un gravissimo rischio.

Ajao scosse debolmente la testa. — Non capisci. — Non capisci che moriremo comunque nell’arco di pochi mesi se non riusciamo ad andarcene dal vostro dannato mondo. Avevano perso l’unico mezzo per chiedere soccorso, l’unica radio sul pianeta che avesse una potenza sufficiente a… Gli scivolò lo sguardo sulla carta planetaria che copriva il tavolo accanto a lui.

C’era un’altra radio! Laggiù, sul margine di un mostruoso oceano azzurro screziato, si vedeva l’isoletta dove gli uomini di Draere avevano impiantato la stazione telemetrica. L’isola distava almeno un quarto dell’intera circonferenza planetaria ed era circondata da migliaia di chilometri di acqua, ma se in qualche modo avessero potuto raggiungerla…

Se solo avessimo un aereo. Per la verità, se l’amministrazione coloniale di Novamerika li avesse dotati di tutta l’attrezzatura richiesta non avrebbero mai rischiato di trovarsi invischiati in una situazione così complicata. La scialuppa di ablazione non volava, era poco più che uno schermo anti-surriscaldamento, munito di paracadute. Li aveva fatti scendere dall’orbita senza problemi, ma ormai non serviva a nulla.

Ajao alzò lo sguardo sul Corporato. — Avete detto che la Corporazione può teletrasportare gli oggetti in qualunque punto del pianeta?