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— Armitage? — Case trasalì quando i postumi della betafenetilammina lo colpirono con la massima intensità, senza il paravento della matrice o del simstim. Il cervello non ha nervi, si disse, non può sentire sul serio questo effetto in maniera tanto radicale. — Allora, cos’è che mi vuoi dire, amico? Ti dà degli ordini… Cosa?

— Amico, Armitage, lui mi dice di dirigere verso Finlandia, sai. Mi dice che là c’è speranza, sai. Compare su mio schermo con camicia tutta insanguinata, amico, matto come cane rabbioso, parlando di pugni urlanti e in russo e del sangue di traditori che colerà su nostre mani, così dice. — Scosse un’altra volta la testa, con la cuffietta per i dreadlock che ondeggiava e sussultava a gravità zero. Le sue labbra si assottigliarono. — I fondatori dicono che voce di Muto è di sicuro falso profeta, e Aerol e io dobbiamo abbandonare Marcus Garvey e tornare, sì.

— Armitage è rimasto ferito? Sangue?

— Non posso dire, sai. No. Ma sangue e matto da legare, Case.

— D’accordo. Allora, io cosa faccio? Tu te ne vai a casa. E io, Maelcum?

— Amico, tu vieni con me. Io e tu andiamo su Zion con Babylon Rocker di Aerol. Lasciamo signor Armitage che parli pure con cassetta fantasma, fantasma che parla con altro fantasma…

Case si lanciò un’occhiata alle spalle. La tuta in affitto dondolava contro l’amaca a cui l’aveva agganciata, nella corrente d’aria generata dal vecchio condizionatore russo. Chiuse gli occhi. Vide le sacche di tossine che si dissolvevano nelle arterie. Vide Molly issarsi lungo gli interminabili pioli d’acciaio…

Riaprì gli occhi.

— Non lo so, amico — disse, con uno strano sapore in bocca. Abbassò lo sguardo sulla scrivania, sulle proprie mani. — Non saprei. — Tornò a sollevare lo sguardo. Adesso quel volto bruno era calmo, assorto. Il mento di Maelcum era nascosto dall’alto anello che bordava l’attacco del casco alla vecchia tuta azzurra. — È dentro — disse. — Molly è dentro. A Straylight, come la chiamano. Se c’è una Babilonia, amico, allora è quella. Se l’abbandoniamo, non esce più. Rasoio Danzante o meno.

Quando Maelcum annuì, la cuffia con i riccioli ballonzolò dietro la testa come un palloncino imprigionato nel cotone all’uncinetto. — Lei tua donna, Case?

— Non lo so. Forse non è la donna di nessuno. — Case scrollò le spalle, ritrovando la sua rabbia, vera come un frammento di roccia arroventata sotto le costole.

— Che tutta questa faccenda vada a farsi fottere! — esclamò. — Che vadano a farsi fottere Armitage, Invernomuto e anche tu. Io rimango qui.

Il sorriso si allargò sulla faccia di Maelcum come una luce che si accende all’improvviso. — Maelcum ragazzo forte, Case. Garvey è barca di Maelcum. — Appena la sua mano guantata batté su un pannello il pulsare basso e sordo, inflessibile, di Zion arrivò dai diffusori del rimorchiatore.

— Maelcum non scappa, no. Parlerò con Aerol, lui certo la vedrà in simile luce.

Case lo fissò. — Non vi capisco proprio, ragazzi — commentò.

— Io non capisco te, amico — replicò lo zionita, annuendo a ritmo con il pulsare del segnale. — Ma dobbiamo muoverci per amore di Jah, ciascuno di noi.

Case si collegò e si digitò nella matrice.

— Ricevuto il mio telegramma?

— Sì. — Vide che il programma cinese era cresciuto: delicati archi multicolori e cangianti si stavano avvicinando all’ice della T-A.

— Be’, si sta facendo più insidioso — disse il Flatline. — Il tuo capo ha cancellato le memorie di quell’altro Hosaka, e c’è mancato poco che facesse altrettanto con il nostro. Ma il tuo amico Invernomuto mi ha messo in sintonia con qualcosa che si trovava là prima che si azzerasse. La ragione per cui Straylight brulica di Tessier-Ashpool è che per la maggior parte si trovano ibernati. C’è uno studio legale di Londra che agisce a loro nome per procura. Devono comunque sapere sempre chi è sveglio, e quando. Armitage stava convogliando le trasmissioni da Londra a Straylight tramite gli Hosaka sullo yacht. A proposito, sanno che il vecchio è morto.

— Chi lo sa?

— Lo studio legale e la T-A. Aveva un monitoraggio medico a distanza impiantato sullo sterno. Non che il dardo della tua ragazza possa aver lasciato molto su cui lavorare a una squadra addetta alla resurrezione. Era una tossina estratta da un mollusco. Là l’unico T-A sveglio in questo momento, voglio dire a Straylight, è Lady 3Jane Marie-France. C’è anche un maschio, d’un paio d’anni più vecchio, in Australia per affari. Se vuoi la mia opinione, scommetto che Invernomuto ha trovato un modo perché quegli affari richiedessero la personale attenzione di 8Jean. Comunque sta per tornare a casa, o quasi. I legali di Londra danno il suo arrivo a Straylight per le 09:00:00 di stasera. Abbiamo inserito il virus Kuang alle 02:32:03. Adesso sono le 04:45:20. La stima migliore per il momento di penetrazione del Kuang nel nucleo della T-A sono le 08:30:00. Naturalmente il margine di tolleranza è infinitesimale. Credo che Invernomuto stia facendo qualcosa con 3Jane, oppure quella è matta tanto quanto lo era il vecchio. Ma il ragazzo di Melbourne sa il fatto suo. I sistemi di sicurezza di villa Straylight continuano a tentare di attivarsi sull’allarme totale, ma Invernomuto li blocca, non chiedermi come. Tuttavia non ho potuto scavalcare il programma basilare della porta per far entrare Molly. Armitage aveva una registrazione di tutto questo nel suo Hosaka. Riviera dev’essere riuscito a convincere 3Jane a farlo. È stata capace di entrare e uscire di nascosto, imbrogliando i sistemi, per anni. Mi pare che uno dei problemi principali della T-A sia che ogni pezzo grosso della famiglia ha ridotto le banche di memoria a un colabrodo, con ogni genere di eccezioni e pasticci privati. Come se il tuo sistema immunitario ti crollasse addosso. Bello maturo per un virus. Le prospettive per noi sono positive, una volta che avremo superato quell’ice.

— D’accordo. Ma Invernomuto ha detto che Arm…

Una losanga bianca si materializzò di colpo davanti a lui, completa d’un paio d’occhi azzurri impazziti, a distanza ravvicinata. Case non poté fare altro che fissarli. Il colonnello Willie Corto, dei reparti speciali, forza d’assalto Pugno Urlante, aveva trovato la via del ritorno. L’immagine era fioca, sussultante, sfocata. Corto stava usando il terminale per la navigazione dell’Haniwa per collegarsi all’Hosaka del Marcus Garvey.

— Case, mi serve il rapporto sui danni a Tuono Omaha.

— Ehi, dico, colonnello, io…

— Tieni duro dove ti trovi, ragazzo. Ricorda il tuo addestramento.

“Ma dove sei stato, amico?” chiese in silenzio, rivolto a quegli occhi angosciati. Invernomuto aveva costruito qualcosa chiamato Armitage dentro una fortezza catatonica chiamata Corto. Aveva convinto Corto che Armitage fosse il centro di tutto e Armitage aveva camminato, parlato, complottato, scambiato dati con somme di denaro, fungendo da facciata a Invernomuto in quella stanza dell’Hilton a Chiba… E adesso Armitage non c’era più, spazzato via dai venti della follia di Corto. Ma dov’era stato Corto durante tutti quegli anni?

Bruciato e accecato, precipitato dal cielo siberiano.

— Case, so che ti sarà difficile accettarlo. Sei un ufficiale. L’addestramento. Lo capisco. Ma, Case, Dio mi è testimone, siamo stati traditi.

Le lacrime cominciarono a sgorgare da quegli occhi azzurri.

— Colonnello, ehm, chi? Chi ci ha tradito?

— Il generale Girling, Case. Forse tu lo conosci con un nome in codice. Tu conosci l’uomo di cui parlo.