Sapeva che l'animale aveva bisogno di un pasto più che abbondante. Volare e restare sospesi in quel modo richiedeva una tremenda quantità di energia. Sembrava impossibile che riuscissero a mantenersi in aria tanto a lungo, ma della struttura interna dei minidraghi si conosceva poco, come di qualunque altra cosa li riguardasse.
Presero a scendere con cautela, mentre Flinx ringraziava il cielo che l'albergo avesse solo tre piani. Nessuno li affrontò sulle scale, dove la luce era ancor più fioca che nei corridoi illuminati dalle lampade notturne.
Sul pianerottolo in fondo alle scale c'erano due porte, una di fronte all'altra. La prima doveva portare nell'albergo, probabilmente in cucina o nel magazzino. L'altra portava… in un vicolo di servizio che correva in mezzo ad alcune strutture commerciali, nel quale si incamminarono dopo che Flinx ebbe disattivato l'allarme antincendio sulla porta. Una stretta rotaia elettrica correva nel centro del vicolo, fornendo energia ai veicoli robotizzati delle consegne a domicilio. Mentre si affrettavano lungo l'umido corridoio, Flinx ammonì Clarity a non mettere i piedi sulla rotaia. Non l'avrebbe uccisa, ma poteva dare una scossa molto forte anche ad un uomo grande e grosso.
— Dove stiamo andando? A cercare un veicolo, vero? Ci procuriamo un mezzo di trasporto e ci dirigiamo su Alaspinport. Ci sarà un noleggio aperto così tardi?
— In una città come Mimmisompo, puoi trovare quello che vuoi a qualsiasi ora, se hai denaro. Ma non noleggeremo nulla, perché i veicoli presi a nolo possono venir notati e rintracciati.
Scrutò ansioso la strada davanti a sé e, anche se non per la prima volta nella sua vita, si chiese se non avrebbe fatto meglio a portare un'arma. L'unico problema con una pistola era il fatto che poteva costituire una provocazione e non solo una difesa. E poi Pip poteva occuparsi molto più efficacemente di qualsiasi minaccia. Le reazioni de! minidrago erano cento volte più rapide delle sue. Da ragazzo, si era trovato in situazioni in cui il possesso di un'arma sarebbe stato più d'intralcio che di utilità, quindi aveva imparato a farne a meno. Comunque, la cosa non gli impediva di desiderare di tanto in tanto il confortante peso di una pistola alla cintura o in una fondina sotto l'ascella.
Scrap era appoggiato alla spalla di Clarity e questo indicava che il pericolo, se non del tutto scongiurato, almeno non era immediato. Flinx sapeva che non poteva aspettarsi che i loro inseguitori avrebbero ritardato ancora. A quell'ora potevano già essere nella stanza, potevano aver già scoperto che la preda era fuggita. La loro prossima mossa sarebbe stata di setacciare accuratamente l'albergo e gli immediati dintorni, controllando tutte le stanze per verificare se Flinx e Clarity avessero cercato rifugio da qualche altro ospite. E di certo l'ingresso principale era il primo posto che avrebbero tenuto sotto sorveglianza.
Ci avrebbero messo un po' ad accorgersi che l'allarme della porta posteriore era stato disattivato per il tempo necessario a lasciar entrare due persone nel vicolo di servizio. Nonostante tutte le precauzioni, sapeva che stavano lasciando ogni tipo di tracce dietro di loro. L'odore dei loro corpi, reso più intenso dalla paura, i feromoni, le tracce di calore: erano tutte cose che potevano venir isolate e seguite se si avevano le attrezzature giuste. Ma non poteva farci nulla. Il fatto che i loro inseguitori fossero armati di macchinari così sofisticati dipendeva dalla possibilità che avessero progettato anche il fallimento dell'azione. Sembrava improbabile, ma non poteva fare troppo conto su possibili sviste.
— Da questa parte. — Quasi le slogò un braccio trascinandola al riparo dietro un angolo. Ora che la seconda luna di Alaspin si era unita alla compagna nel cielo notturno, c'era luce a sufficienza per cercare una nuova strada attraverso la città.
Si erano lasciati alle spalle i vicoli di servizio e stavano attraversando i quartieri residenziali. Le luci dietro le finestre ovali o rotonde facevano assomigliare queste ultime ad altrettanti occhi di gufo; l'eco della musica e del tri-di aleggiava nelle strade per il resto completamente deserte. Non c'erano insetti di cui preoccuparsi. I repellenti elettronici industriali tenevano lontane le tenaci cimici scavatrici per un raggio di almeno cento metri dalle strutture. Purtroppo Mimmisompo non era abbastanza ricca da potersi permettere un controllo del clima, che era quindi molto caldo e umido. Il sudore colava sul volto dei due fuggiaschi.
— Dove stiamo andando? — boccheggiò Clarity. — Non credo di riuscire a resistere ancora a lungo. — Respirava con difficoltà a causa dell'afa notturna.
— Resisterai tutto il tempo necessario, perché non ho intenzione di portarti in braccio.
Avevano sorpassato la zona residenziale e si trovavano in mezzo a magazzini e cupole pressurizzate. — Sto cercando il giusto mezzo di trasporto.
Lei corrugò la fronte, guardandosi intorno. — Qui? Non vedo macchine.
— Non sto cercando un'aeromacchina o un velivolo ad aria — le disse. — Quelli sarebbero i primi tipi di veicoli che terrebbero d'occhio. Voglio qualcosa che sia difficile da rintracciare. — Si fermò. — Questo va bene.
Non aveva affatto l'aspetto di una barriera, ma solo di una fila di pali piantati nel terreno a cinque metri di distanza l'uno dall'altro. Erano alti sei metri ed emanavano una debole luce gialla pulsante.
— Quella è una barriera fotica — disse Clarity. — Non ti ci puoi arrampicare sopra, perché non ci sono appigli, non puoi passarci attraverso e non puoi neppure divellere i pali. Se solo danneggi l'allineamento, farai scattare almeno una dozzina di allarmi diversi.
Flinx continuò ad ignorarla mentre studiava la mezza dozzina di macchine parcheggiate sotto uno schermo anti-pioggia dall'altra parte del cortile di servizio. Erano tutte usate e malconce, e difficilmente avrebbero attirato l'attenzione. Era esattamente quello che stava cercando per sé e la sua compagna. Decise per un grosso skimmer da trasporto, la cui parte posteriore era costituita da scomparti cubici per immagazzinare carichi preconfezionati. Avrebbe potuto servire a qualunque cosa, dal trasporto di rifiuti pericolosi, a quello dei prodotti caseari. Clarity non faceva caso a lui: era occupata a scrutare gli edifici bui che avevano costeggiato, cercando di individuare ombre silenziose che avanzavano furtive. Non girò la testa se non quando udì un rumore soffocato.
Da una tasca, Flinx aveva estratto qualcosa che aveva la forma e le dimensioni di un mazzo di carte di plastica. Allontanandosi di due passi dal muro, portò il braccio all'indietro e lanciò l'oggetto con un gesto veloce, dal basso verso l'alto. Invece di sparpagliarsi in tutte le direzioni, le strisce di plastica si unirono le une alle altre, formando una linea retta lunga cinque metri. Con le mani, Flinx la piegò in due punti, creando una U rigida più alta e decisamente più larga del suo corpo.
Clarity la osservò dubbiosa. — A cosa serve? Non è abbastanza alta o abbastanza robusta da usarla come scala.
— Non è una scala. È un cancello portatile. — Premendo le mani alle estremità interne della U, la sollevò e la tenne sulla testa come un casco sospeso. Poi attraversò la barriera fotica. I sensori non lampeggiarono quando interruppe il raggio. Nessun allarme si mise a suonare. Pip attraversò la barriera stando appollaiata sulle sue spalle.
Poi si voltò e rimise in posizione il cancello per lei. — Vieni, forza. A meno che tu non preferisca restare in mezzo alla strada.
Non trovando nessuna ragione per esitare, Clarity fece quello che le diceva, piegandosi per passargli sotto il braccio.
Una volta al riparo dietro la barriera, Flinx eseguì con le mani quello che parve un gioco di prestigio e, con immenso stupore della ragazza, il cancello sì disfece, gli tornò nella mano e lui se lo rimise in tasca.
— Pacchetto Doppler — le spiegò, — devia la luce intorno ai corpi. Non ti rende invisibile, ma nelle condizioni giuste, ci arriva molto vicino. Ha deviato i sensori intorno a noi, così non li abbiamo interrotti: semplicemente ha fatto sì che ci evitassero.