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«Verne, sei proprio un cretino», sbuffò Larry, senza alcun accento montanaro. «Entra. Il capo vuole che lo porti in città e che poi torni qui. Noi due passeremo la notte qui con quella strega. Abbiamo bisogno di caffè e carta igienica e qualcosa da mangiare. Il capo deve prendere qualcosa alla stazione di polizia, roba che la farà cantare come un canarino. E ora, entra.»

Matt trattenne il fiato finché i due non scomparirono all’interno della casupola, quindi corse a mettersi al sicuro nel bosco. Grimes e Verne il cowboy sarebbero scesi in città per tornare subito dopo. Ci avrebbero messo circa quaranta minuti tra andata e ritorno, una cinquantina forse, dovendo comprare alcune cose. In quei quaranta o poco più minuti, lui doveva escogitare qualcosa per sopraffare un uomo grosso come un autobus, mettere in piedi una donna a malapena cosciente, legarla sulla Harley e fuggire verso la salvezza. Rimpianse ora di non avere nascosto una delle numerose pistole degli Slocumb nella borsa della moto. In verità, tuttavia, non si era mai sentito a suo agio vicino a qualsiasi genere di pistola, e temeva che la sua incapacità, abbinata a un temperamento imprevedibile, avrebbe solo causato disastri.

Cercò di immaginare uno scenario in cui riusciva in qualche modo a fare uscire Larry, per poi metterlo fuori combattimento con un pezzo di legno o una delle sue chiavi inglesi. Le probabilità di inabilitare quel bestione con qualcosa di meno potente di un martello gli parvero scarse e, nella scatola degli attrezzi, non aveva niente del genere. Che cosa, allora?

Grimes e Verne stavano attraversando la veranda, diretti verso la Land Rover, quando Matt cominciò a riflettere sulle sacche della moto. Le due grandi sacche laterali e la grossa borsa montata dietro il sedile del passeggero erano, tra le altre cose, piene di medicine, la sua farmacia ambulante per le visite a domicilio e le urgenze, accresciuta in tutta fretta da una serie di medicine trafugate per Lewis Slocumb.

Matt suppose che non avrebbe esitato a uccidere per salvarsi la vita o quella di una persona a lui vicina. Sapeva però anche che non l’avrebbe fatto con facilità e che le conseguenze interiori sarebbero state gravi. Inoltre, l’unico farmaco su cui poteva contare per uccidere Larry era un paralizzante dei muscoli come il curaro o l’Anectine, e lui non era sicuro di averne con sé. Aveva bisogno di qualcosa di rapido effetto che poteva iniettare per via intramuscolare e che avrebbe reso inabile Larry senza ucciderlo. Doveva poi trovare un sistema per iniettarglielo senza venire fatto a pezzi.

Verne avviò la Rover e accese i fari. Appena imboccarono la stradina d’accesso, Matt impostò l’orologio sulla modalità cronometro e iniziò il conto alla rovescia.

Quaranta minuti.

Riflettendo sulle caratteristiche della sostanza di cui aveva bisogno, corse alla motocicletta, trovò la torcia stilo e frugò furiosamente tra le medicine nel borsone, scartandole una dopo l’altra e gettandole nel bosco.

Trentotto minuti.

Calmati! gridò a se stesso. Rilassati. Fissò la boccetta che stava per gettare e trattenne il fiato.

Ketamina — 100mg/cc!

La Ketarnina, una cugina prima della fenicicloesilpiperidina e del protossido d’azoto o gas esilarante, veniva usata prima di un intervento per produrre uno stato chiamato anestesia dissociata, un’apatia come di sogno. Matt l’aveva buttata tra gli altri medicinali, caso mai le condizioni di Lewis avessero richiesto un piccolo intervento chirurgico. Da ciò che ricordava, somministrato per via intramuscolare, il farmaco agiva molto rapidamente. La dose consueta era di 100mg, ma naturalmente Larry non era un esemplare umano normale. La boccetta conteneva 10cc, per un totale di 1000mg. Mille milligrammi sarebbero stati sufficienti per far crollare quel bestione o avrebbero fatto qualcosa di più? C’era un unico modo per scoprirlo. Matt pescò una siringa da 10cc, vi avvitò un ago dal foro grosso, lungo circa quattro centimetri e aspirò il contenuto della boccetta fino all’ultima goccia. Se si voleva che il farmaco avesse effetto, bisognava iniettarlo nel muscolo, non nel grasso, dove la circolazione era minima e l’assorbimento troppo lento per essere efficace. Larry era come un pianeta ricoperto per il novanta per cento di grasso. Matt scelse il muscolo occipitale alla base del cranio, e mentalmente immaginò come avrebbe infilato l’ago e premuto il pistone senza farsi uccidere. Controllò di nuovo l’orologio. Ancora trentaquattro minuti prima del ritorno di Verne e Grimes. Il problema ora era fare uscire Larry senza metterlo in allarme e vederlo comparire con una pistola in mano.

Fuoco!

Quando il cervo gli era passato davanti di corsa, Verne aveva gettato a terra il mozzicone. Appena Larry avesse sentito l’odore di fumo, avrebbe subito incolpato l’uomo che aveva chiamato cretino. Su questo, almeno, fece affidamento Matt. Prese una scatola di fiammiferi dalla borsa, quindi infilò ancora più addentro la mano e tirò fuori uno dei due segnali luminosi che portava sempre con sé e una scatola di cuscinetti di garza da usare per accendere. Tornò quindi nel bosco di fronte alla casupola. Con grande cautela, lentamente, raccolse parecchie bracciate di foglie e rametti e le portò contro lo spigolo della veranda. Larry, un revolver nella fondina sotto il massiccio braccio sinistro, si era accomodato in una sedia dallo schienale a stecche ai piedi del letto. Nikki giaceva sulla schiena e dormiva profondamente, la mano destra che si contraeva ritmicamente ogni pochi secondi.

Verificò l’ora: ancora diciannove minuti.

Matt scelse la Viper come nascondiglio. Se tutto andava bene, Larry gli avrebbe rivolto la schiena nel momento in cui avrebbe agito. Se non fosse andata così, Matt aveva ragione di credere che sarebbe morto prima di avergli iniettato una sola goccia di Ketamina. S’inginocchiò vicino alle ramaglie e sistemò i cuscinetti di garza avvolti nella carta. Accese quindi qua e là la carta e si assicurò che avesse preso fuoco: Per sicurezza, inserì anche il fuoco di segnalazione spento. Accenderlo in quel momento avrebbe forse fatto troppo rumore.

Tenendosi basso, la siringa nella mano destra, Matt corse dietro la Viper, si appiattì e osservò da sotto la vettura la pila di ramaglia iniziare, lentamente, a bruciare.

Forza, bambina. Brucia, per amor di Dio! Brucia!

Prese fuoco un rametto, poi un altro. Pensò che avrebbe dovuto rischiare un po’ di rumore schiacciando la ramaglia, o forse accendere addirittura il fuoco di segnalazione. I rami ci stavano mettendo troppo a prendere fuoco.

Quattordici minuti.

Sperò che l’odore e il rumore del fuoco fossero sufficienti per attirare fuori Larry. Avesse fallito, il piano B prevedeva di fare rumore e di sperare per il meglio. Era un piano con poche speranze di successo e un aspetto potenzialmente letale, ma il tempo stava scadendo. Si stava preparando a fare rumore, quando fiutò il fumo. Sollevandosi per sbirciare oltre il cofano della Viper, vide che la scatola in cartone dei cuscinetti di garza aveva preso fuoco e che i rametti tutt’attorno stavano bruciando. Ora sentì anche crepitare la pila di ramaglia.

Forza, ciccione. Svegliati e senti l’odore del falò.

«Che diavolo…?»

Larry attraversò la veranda, scese l’unico gradino che portava al fuoco e cominciò a tirare calci con la punta della scarpa.

«Dannato Verne», lo sentì esclamare Matt.

Tenendo la siringa come un pugnale, il pollice sul pistone, Matt puntellò la gamba sinistra contro una radice e balzò in avanti. In quell’istante, il fuoco di segnalazione si accese con uno scoppio di luce e calore che fece barcollare all’indietro per alcuni passi Larry che si riparò gli occhi con un braccio. Era almeno cinque o sei centimetri più alto di Matt, ma lui aveva pianificato la sua mossa. Balzò da lontano e si scagliò contro la schiena di Larry, agganciando il braccio sinistro attorno alla gola del gigante. Nello stesso tempo infilò fino in fondo l’ago alla base del cranio dell’uomo e subito dopo premette il pistone. Larry, che aveva fatto solo un passo in avanti sotto la forza dell’aggressione di Matt, gridò e roteò su se stesso con la forza di un escavatore a vapore. Prima di potergli somministrare tutta la dose di Ketamina, Matt e la siringa vennero fatti volare via.